Accademia Xiling alla Calcografia. Antichi sigilli cinesi che obbediscono al cuore del pittore

Articolo di: 
Livia Bidoli
La bellezza del monte Yan Dang

I cento anni dell’Accademia Xiling L’arte dei sigilli cinesi, viene festeggiata nella sede della Calcografia costruita da Valadier ed ancora attiva per quanto riguarda la stampa delle oltre 23.000 matrici patrimonio della Stamperia. I 100 sigilli cinesi in mostra rappresentano i 190 paesi che sono stati ospiti dell’Expo di Shangai nel 2008: ad ogni paese è dedicato un sigillo ed un timbro che ha ricevuto in regalo stampato su carta. Nella mostra aperta fino al 30 settembre 2010 è presente una serie di dipinti di raro pregio eseguiti seconda l’antica tradizione cinese.

I sigilli nell’epoca antecedente a Cristo secondo il calendario occidentale, venivano adoperati dagli sciamani incidendo ossa oracolari per arti divinatorie. Con la dinastia Xià e la successiva Shang (ca. 1600 A.C. - ca. 1046 A.C.) vengono adoperati gusci di tartaruga ma è solo con la dinastia Zhou (1045 A.C. - 221 A.C.) che i funzionari diffondono i timbri per suggellare i loro documenti ufficiali.

Insieme ad essi nascono anche i sigilli personali per attestare l’identità della persona che li possedeva. Con la dinastia Ming (1368 D.C. - 1644 D.C.) si combina l'arte della pittura e della calligrafia con l'arte dell'intaglio ed i sigilli diventano la firma sui quadri dell’artista, come possiamo rilevare nella mostra. I timbri del sigillo dell’artista compaiono tuttora in calce al dipinto o sotto l’epigrafe del quadro, solitamente rapportata ai cicli delle stagioni ed alle condizioni atmosferiche relative agli elementi (aria, acqua, fuoco, terra), alla natura ed agli animali in genere.

Prima della dinastia Qin (221 A.C. - 206 A.C.) il termine Xi (da cui prende nome l’Accademia Xiling o Xiling Seal Engraver's Society nella sua dicitura internazionale) si riferiva sia al sigillo di un funzionario dello stato sia di un privato cittadino, dopo la fine della dinastia cominciò ad indicare solo i sigilli utilizzati dagli imperatori, le imperatrici oppure i principi mentre i sigilli utilizzati dai funzionari vennero chiamati Yin. Durante e dopo la dinastia Tang (618 D.C. - 907 D.C.), il sigillo venne rinominato Bao, ma solamente se utilizzato da un'imperatrice, mentre mantenne il nome Xi per l'imperatore (o principe) e Yin se utilizzato da un funzionario governativo.

In origine per i sigilli erano usati metalli come bronzo, oro, argento e ferro ma anche la giada, l’avorio, l’ambra ed il quarzo che venivano fusi a cera persa oppure molati da artigiani specializzati. Dal XIII secolo sotto la dinastia Ming (1368 D.C. - 1644 D.C.), si iniziò ad usare una pietra più morbida come la pirofillite nella varietà agalmatolite o koreite.

L’arte dei sigilli cinesi, riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio Culturale Immateriale, presenta i sigilli in pietra intagliata con la scritta “Pietra di”, che si riferisce al tipo di pietra adoperata proveniente da un’area particolare della Cina da cui prende il nome: le più diffuse sono la pietra Qingtian, la pietra Changhua, la pietra Shoushan e la pietra Balin. Per quanto riguarda i timbri, per tradizione si utilizza l’inchiostro rosso ottenuto da una mistura di polvere fine di cinabro, olio di lino e fili di seta oppure polvere di moxa (Artemisia vulgaris).

Le opere di calligrafia dipinta a mano sono accomunate ai sigilli come anche le opere di antica pittura cinese, contraddistinte da aspetti simbolici predominanti come abbiamo indicato prima per i timbri. L’avvento della primavera rivelato da un passero su un ramo in fiore di Xu Jiachang, oppure l’autunno, annunciato dal crisantemo di Ma Qikuan nel dipinto Brina sui crisantemi d’autunno. Siamo rapiti poi da una pittura favolistica come quella di Zhou Cheng in Il paese delle fate tra le nuvole, oppure la Notte di primavera di Guo Chaoying. La bellezza del monte Yan Dang di Du Gaojie scorre tra nuvole e sorgenti tra le rocce e la Distesa di fiori di Xiong Boqi ci assicura che la scritta sul dipinto “Distesa di fiori dopo aver mostrato lo spettacolo della vita” ci conduce fino al Lago di Shifu nella zona di Hangzhou dove splende la primavera nel suo rigoglio, ritratta dalla sapienza di pittori prima saggi filosofi, come ricorda Shi Tao (1642-1718): "la pittura obbedisce all’inchiostro, l’inchiostro al pennello, il pennello alla mano, la mano al cuore del pittore".

Pubblicato in: 
GN21 Anno II 18 settembre 2010
Scheda
Titolo completo: 

L'arte degli antichi sigilli cinesi. Centenario dell'Accademia Xiling
Calcografia, via della Stamperia, 6
Date: 16 – 30 settembre 2010
Orario: tutti i giorni 10 -19; chiuso il lunedì
Ingresso gratuito
Informazioni: +39 06 69980242

Organizzatori: Xiling Seal Engraver's Society, in collaborazione con B.T.E. Beng Teng Business
European & B.T.T. Agenzia Viaggi – mostraxiling@travelbtt.com
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Istituto Nazionale per la Grafica