Torino. Amore e Psiche e Robert Capa tra Palazzo Barolo e Palazzo Reale

Articolo di: 
Elena Romanello
Amore e Psiche

Fino al 16 giugno prossimo la storia di Amore e Psiche, tra mito e fiaba, rivive nelle sale barocche di Palazzo Barolo, nel cuore di Torino, in via delle Orfane 7, presentando un percorso suggestivo tra passato e presente. Amore e Psiche, la favola dell’anima è organizzata da DNart, già occupatasi delle mostre su Nefer e la donna nell’antico Egitto e di Luxus dedicata alla vita quotidiana in Roma e permette di scoprire o riscoprire uno dei palazzi aulici più belli del Quadrilatero romano, abitazione dei filantropi conti di Barolo e oggi sede del Museo della Scuola e del Libro per l’infanzia e dell’archivio ad esso connesso.

La mostra si snoda in un percorso che parte dagli infernotti di Palazzo Barolo, per poi salire al piano terra e scoprire alcune delle sontuose sale barocche, e segue la storia della fiaba di Apuleio, raccontata ne L’asino d’oro, storia morale sulla ricerca dell’anima e del divino, ma anche fiaba con dentro elementi che torneranno nelle storie successive, da Cenerentola a La Bella addormentata passando per La Bella e la bestia. E, come ha ricordato il semiologo e studioso di fiabe Gianpaolo Crapettini, la storia di Amore e Psiche rappresenta una società matriarcale, in cui si scontrano una donna mortale e una dea (Venere, madre di Amore, e Psiche di cui si innamora ricambiato lui), e in cui è la ragazza ad affrontare prove per la conquista del suo amore e non viceversa, come capiterà poi nelle fiabe di tradizione cavalleresca, diventando un prototipo del protagonismo femminile che è venuto fuori nella finzione solo in epoca contemporanea.

Nel percorso della mostra si alternano antico e moderno, con pezzi che vanno da statue della Magna Grecia e Roma alla Venere di Tamara de Lempicka, dalla Venere di Palma il Vecchio all’orologio di Salvador Dalì, senza dimenticare Tiepolo, Canova e i Preraffaelliti, con suggestioni anche olfattive, al profumo di violetta

Amore e Psiche la favola dell’Anima è aperta dal martedì alla domenica dalle 9 e 30 alle 19 e 30, per un percorso tra fiaba, mito, inconscio e arte.

Robert Capa a Palazzo Reale

Il Palazzo Reale di Torino continua la sua opera di polo di cultura nel centro di Torino rioccupandosi di nuovo di fotografia del Novecento, con una mostra dedicata ad uno dei suoi sommi maestri, Robert Capa, uno dei fondatori dell’agenzia Magnum e forse primo vero fotoreporter di guerra, capace di catturare gli attimi delle guerre sempre più sanguinose e invasive che hanno caratterizzato il Ventesimo secolo.

Robert Capa, ebreo di origine e fuggito dalla natia Ungheria, viaggiò per il mondo documentando i conflitti del Secolo breve, il Novecento, tra anni Trenta e anni Cinquanta, raccontando non tanto la retorica militare ma le tragedie della popolazione civile, bambini in testa, i soldati feriti e morti, gli esuli. Le sue foto in bianco e nero sono capaci di catturare l’attimo e di diventare emblematiche rendendo assoluto il momento dello scatto, come dimostrano ad esempio quelli concitati scattati durante lo sbarco in Normandia, ma anche gli attimi di tranquillità in Spagna o i profughi in un’Europa dell’Est contesa tra due dittature.

La mostra ospita immagini di tutti i reportage di Capa, dal primo lavoro che fece, dal 1936 al 1938, durante la guerra civile spagnola, con la collega e compagna Gerta Taro, che cadde sul fronte. La mostra ricorda poi i reportage di Capa nella Cina invasa dal Giappone nel 1938, della Seconda guerra mondiale tra il 1941 e il 1945, che il fotografo passò tra Londra, la Normandia dove seguì lo sbarco e il fronte dell’Europa orientale, durante il primo conflitto arabo israeliano nel 1948, per finire nell’Indocina del 1954, dove Robert Capa morì, saltando su una mina antiuomo, a soli 40 anni.

Una parte della mostra racconta anche le amicizie di Capa per personaggi come Matisse, Picasso, Ernest Hemingway con cui divise l’avventura in Spagna, e Ingrid Bergman, che fu l’altro grande amore della sua vita. La mostra di Robert Capa è aperta fino al 14 luglio, con biglietto distinto rispetto alle collezioni di Palazzo Reale e della Galleria Sabauda, dal martedì alla domenica dalle 9 e 30 alle 18 e 30.

Pubblicato in: 
GN28 Anno V 21 maggio 2013
Scheda
Titolo completo: 

Amore e Psiche, la favola dell’Anima

Palazzo Barolo, Torino
via delle Orfane 7, dal 28 marzo al 16 giugno 2013.

Orari: Da Martedì a Domenica 9.30 - 19.30 Giorno di chiusura: Lunedì
Info e prenotazioni: 02-29010404; 011-6502833
info@fondazionednart.it; prenotazioni@fondazionednart.it

Robert Capa. Retrospettive

Galleria della Sindone - Palazzo Reale - Torino

15/Mar/2013 - 14/Lug/2013 - 9:30 - 18:30 (ultimo ingresso ore 18:00) -Chiuso il lunedi
Biglietti: Intero: 8 € nel prezzo del biglietto è compresa l’audioguida. Ridotto: 5 € ragazzi tra i 13 e i 18 anni d’età; visitatori in possesso di un biglietto d’ingresso unico a Palazzo Reale, Armeria Reale e Galleria Sabauda; aziende convenzionate. Nel prezzo del biglietto è compresa l’audioguida Omaggio: bambini da a 0 a 12 anni; dipendenti Ministero Beni Culturali; Abbonamenti Musei Torino Piemonte; abbonamneti Torino + Piemonte Card (1 adulto + 1 bambino minore di 12 anni); Abbonamenti Torino + Piemonte Card Junior (dai 13 ai 18 anni); è compresa l’audioguida.

Catalogo: Silvana Editoriale