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Torino Palazzo Madama. Da Tina Modotti al Portogallo
Palazzo Madama a Torino continua a raccontare le storie di donne artiste della fotografia, presentando, dopo Eve Ensler, Tina Modotti, di scena fino al 5 ottobre negli spazi della Corte medievale. Definire Tina Modotti solo una fotografa è ovviamente riduttivo: di origini italiane, era nata infatti nel 1896 a Udine, fu attrice, musa di artisti, attivista politica, militante comunista, sindacalista, icona femminista e lesbica, protagonista della vita culturale di Città del Messico, dove morì, in circostanze mai chiarite e probabilmente assassinata, nel 1942.
La mostra mette in luce i vari aspetti della sua vita, presentando alcuni suoi ritratti fatti da colleghi e colleghe, relativi anche al breve periodo della sua vita passato in California, dove si fece strada nel nascente cinema come attrice, e poi il suo lavoro come fotografa, in Messico, di cui ritrasse gli aspetti più moderni, come le lotte sindacali, e quelli eterni, come le donne indios nei loro abiti tradizionali, ma anche in altri Paesi, come la Germania sull’orlo del nazismo, la Spagna e la Russia, che visitò durante il suo unico viaggio in Europa. Il tutto si chiude sul tributo in poesia che scrisse per lei l’amico Pablo Neruda, che con Tina Modotti condivideva gli ideali di libertà e l’aver fatto una fine ancora oggi non chiarita del tutto, trent’anni dopo lei e nei giorni bui del regime di Pinochet.
L’omaggio di Palazzo Madama a Tina Modotti permette di scoprire o riscoprire un personaggio interessante del cosidetto Secolo breve, la protagonista e la testimone di eventi e ideali che hanno alimentato movimenti e leggende.
La mostra su Tina Modotti è aperta, con un biglietto separato rispetto al Museo di arte antica di Palazzo Madama, dal martedì al sabato dalle 10 alle 18, domenica dalle 10 alle 19.
All’interno invece del percorso espositivo di Palazzo Madama, nella barocca Sala del Senato al primo piano, è in corso fino al 28 settembre la mostra Tesori dal Portogallo, una raccolta di oggetti sacri e non solo dal Medio Evo al barocco per ricordare quella che fu all’epoca una grande potenza coloniale e artistica. Gli orari di apertura sono gli stessi della mostra di Tina Modotti, il biglietto è a parte e permette di visitare tutte le collezioni permanenti del Museo di Arte antica in Palazzo Madama e il Giardino medievale nel fossato.