La danza va al museo. Discorso tra arti visive

Prosegue la collaborazione tra le due istituzioni romane, la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea, diretta dal Segretario Regionale per il Lazio, Dott.ssa Daniela Porro e l’Accademia Nazionale di Danza, diretta dal Maestro Bruno Carioti con gli incontri incentrati sulla valorizzazione e sul recupero del patrimonio storico dell’arte coreutica, ideati e coordinati da Francesca Falcone ed Emanuela Garrone (storico dell’arte presso la Galleria), con la collaborazione di Elena Viti (docente di Propedeutica della danza presso l’AND).

Il terzo incontro il 24 ottobre 2015 sarà incentrato su Marius Petipa, il grande coreografo francese che emigrato in Russia creò alla fine dell’Ottocento balletti celeberrimi tra cui Bella Addormentata, Lago dei Cigni, Don Chisciotte, ancora oggi rappresentati sulle scene dei più grandi teatri del mondo e interpretatidai nostri beniamini. Ma come si sono trasformati nel tempo questi balletti, cosa è cambiato e quanto si è perduto nella memoria corporea delle versioni originali?

Doug Fullington, attualmente direttore dei programmi educativi e assistente del direttore artistico del Pacific Northwest di Seattle, tra i massimi esperti di notazione della danza secondo il metodo di trasposizione grafica di Vladimir Stepanov (contemporaneo di Petipa e autore del sistema omonimo di “notazione del movimento), ci guiderà in questo viaggio a ritroso nel tempo, collegando gli anelli mancanti di una tradizione coreografica che si credeva perduta. Fullington terrà uno stage con gli allievi del VII e dell’VIII corso dell’Accademia, accompagnati al pianoforte da Tania Pallabazzer. Gli allievi interpreteranno alcune variazioni solistiche tratte da Bella Addormentata e Lago dei Cigni, inizialmente nella versione da loro studiata nelle classi di Repertorio e poi nella ricostruzione di Fullington rimessa in vita grazie alla “notazione” Stepanov.
Incontri già svolti: Master-class dedicate ad August Bournonville, con Flemming Ryberg e Francesca Falcone (1 marzo 2015) e a Enrico Cecchetti, con Flavia Pappacena e Alessandra Alberti (12 aprile 2015). Al pianoforte: Tania Pallabazzer e Natale Garufi.