Torino Reggia di Venaria. Fatto in Italia alla Venaria

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Elena Romanello

La Reggia di Venaria, alle porte di Torino, ha riaperto i battenti dopo la pausa invernale, con nuove mostre e iniziative, tra tradizione e modernità. Fino al 5 giugno prosegue al primo piano delle Sale delle Arti L'arte della bellezza, con i gioielli di Gianmaria Buccellati, mentre il parco ospita le sculture contemporanee di Giuseppe Pennone.

Chiostro del Bramante. L'Ottocento italiano dei Macchiaioli

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Nica Fiori

La macchia di colore in opposizione alla forma: ai suoi tempi doveva apparire ben spregiudicata la tecnica dei Macchiaioli, usata per paesaggi e soggetti di vita quotidiana, ben lontani dai temi aulici caldeggiati dalle accademie. Quella pittura veristica, tipica del movimento più importante dell’Ottocento italiano, dopo un periodo di oblio è stata giustamente rivalutata ed è protagonista a Roma nel Chiostro del Bramante della grande mostra I Macchiaioli. Le collezioni svelate, ricca di oltre 110 dipinti, alcuni dei quali inediti.

Palazzo Madama di Torino. La Francia secondo l'Ermitage

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Elena Romanello

Continua a Palazzo Madama di Torino la collaborazione con il Museo Ermitage di San Pietroburgo con la mostra, fino al 4 luglio prossimo presso la Sala del Senato, Da Poussin agli Impressionisti.

Torino. Fashion tra ieri e oggi a Palazzo Madama

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Elena Romanello

Fino al 2 maggio prossimo la Corte medievale di Palazzo Madama a Torino presenta la mostra Fashion, un nuovo tassello di collaborazione tra l'ente sabaudo e il National Geographic, stavolta per parlare di moda, ma in maniera inedita.

Mufant di Torino. Gotico e pulp in collezioni rare

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Elena Romanello

Il Mufant, Museo del fantastico e della fantascienza di Torino in via Reiss Romoli 49 bis, presenta due mostre per questi mesi che vanno verso la primavera, incentrate su due aspetti del fantastico, il gotico e la cultura popolare

Margutta Art Village. L’arte della (dis)abilità

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Nica Fiori

Anche le persone diversamente abili sono in grado di realizzare vere opere d’arte, con grande sensibilità e potenza espressiva. Le loro composizioni possono tranquillamente competere con le opere di artisti normodotati, come possiamo constatare nel Margutta Art Village, che ospita fino al 28 febbraio 2016 la mostra Without borders. Senza confini. La grande arte della disabilità.

Ara Pacis. Et voilà, La Vie Parisienne di Toulouse -Lautrec

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Daniela Puggioni

Al Museo dell’Ara  Pacis di  Roma si è aperta il 4 dicembre  una mostra che terminerà l'8 maggio 2016 dedicata all'opera grafica di Henri de Toulouse-Lautrec (1864 – 1901). Le opere, circa 170, provengono dal Museo di Belle Arti di Budapest, la cui vastissima collezione si estende lungo un arco di tempo che parte dall'antico Egitto per arrivare alla contemporaneità. La raccolta di arte grafica di Lautrec è ricchissima, con grande competenza e lungimiranza è stata iniziata all'alba del secolo scorso, prima della prima guerra mondiale, la prima fu acquistata nel 1901,l'anno della morte dell'artista, a solo dopo pochi anni dalla fondazione del Museo, avvenuta nel 1870.

L’estasi di Santa Teresa. Il restauro della berniniana Cappella Cornaro

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Nica Fiori

Quando il cardinale Federico Cornaro chiese ai padri Carmelitani scalzi di Santa Maria della Vittoria di concedergli la parte sinistra del transetto della chiesa per realizzare la cappella di famiglia, Gian Lorenzo Bernini aveva 50 anni. Era quindi all’apice della sua carriera e in effetti egli creò uno dei massimi capolavori dell’arte barocca, la Transverberazione (trafittura del cuore) di Santa Teresa alla quale assistono, da due palchetti laterali, i membri della famiglia Cornaro, compreso lo stesso cardinale Federico. Così come allora la Cappella Cornaro (inaugurata nel 1651) lasciò tutti a bocca aperta per l’incredibile ricchezza dei marmi e per l’invenzione artistica, altrettanto avviene oggi dopo un restauro che l’ha riportata all’originario splendore.

Balthus. L'enigma insoluto o il simulacro del rimosso

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Livia Bidoli

In una straordinaria doppia mostra tra Italia e Francia, alle Scuderie del Quirinale ed a Villa Medici, il percorso pittorico di Balthasar Klossowski in arte Balthus, si snoda attraverso le sue opere più importanti a cominciare da La Rue (La Strada, 1933) fino al boudoir turco de La Chambre turque, (1965-66) che vediamo dal vivo nella torretta di Villa Medici, fra le maioliche policromatiche dall'alto di Trinità dei Monti. Fino al 31 gennaio 2016 e a cura di Cécile Debray del Centre Pompidou in collaborazione con Matteo Lanfranconi, ed Evelyn Benesch per il Kunstforum Wien dove la mostra si muoverà a febbraio, si può dire la più corposa retrospettiva sul pittore europea e la prima monografica a Vienna con oltre duecento opere a disposizione dell'occhio dello spettatore.

Museo Bilotti. In volo sui muri dipinti di Mimmo Frassineti

Articolo di: 
Livia Bidoli

Entriamo al Museo Bilotti di Roma come in una passeggiata tra l'Urbe meno conosciuta, quella dipinta sui muri delle periferie, a testimoniare un passaggio di consegne tra passato e presente: tutto derivante dalla seconda metà del Novecento, da quegli anni '70 in poi che si adagiano sulla fine del secolo scorso a ricordargli movimenti di protesta che piano piano si sono tradotti in pittura su muro, un'arte che voleva prima comunicare messaggi ora anche figurative mosse d'apertura verso la tipica purezza spuria di opere che abbelliscono il tessuto urbano di per sé stesse. A cura di Alberta Campitelli e Carla Scagliosi, la mostra fotografica di Mimmo Frassineti risiederà qui fino al 17 gennaio 2016, mostrando a tutti i muri “pinti” spesso al di fuori delle “Mura “di Roma.