De Chirico, Ernst e altri. Sguardo nell’invisibile (una parabola d’inconscio personale, parte II)

Articolo di: 
Alberto Balducci

Tutto in quest’opera (Il Trovatore, De Chirico) è al massimo dell’espressività e della precisione.

State of Mind. Introduzione alla minimal art

Articolo di: 
Alberto Balducci

Il minimalismo ha una storia piuttosto lunga per essere una corrente che ancora non si è inaridita nel panorama dell’arte contemporanea. Tutto nasce da Duchamp e i suoi readymades, incrociato con il suprematismo di Malevitč, passando poi per l’espressionismo astratto alla Rothko e per finire con Frank Stella prima che scoccasse il ‘60. Tutto questo percorso è tangibile nell’esposizione State of Mind a Lucca dal 10 aprile fino al 27 giugno 2010, dove otto minimalisti contemporanei ci offrono un degno sunto di questa corrente.

Inca a Brescia. Origine e misteri delle civiltà dell'oro

Articolo di: 
Emanuele Amoroso

Nel museo di Santa Giulia a Brescia una mostra sugli Inca dettagliata e comprensiva di una lettura non solo storica, ma anche simbolica, parte dagli oggetti di decorazione fino ad arrivare ad un intero complesso funerario. La mostra comprende inoltre gli sviluppi della cosiddetta arte novoispanica introdotta dall’arrivo degli europei. Fino al 27 giugno 2010.  

Caravaggio alle Scuderie del Quirinale. L'impetuosa sacralità degli umili

Articolo di: 
Livia Bidoli

Dal 20 febbraio fino al 13 giugno 2010 in mostra alle Scuderie del Quirinale di Roma di ventiquattro opere di sicura attribuzione a Michelangelo Merisi da Caravaggio. I Curatori della mostra sono Rossella Vodret e Francesco Buranelli, l’ideazione di Claudio Strinati e l’allestimento di Michele De Lucchi.

Zoe Vida Porumb. Ricami di luce in fulgida Rubedo

Articolo di: 
Livia Bidoli

L’Accademia di Romania ha presentato l’11 settembre una mostra dedicata alle cosiddette arti decorative, in particolare al ricamo, dal titolo I messaggeri della luce dell’artista rumena Zoe Vida Porumb, nella Sala Esposizioni fino al 25 settembre 2009.

Diabolik. Un antieroe progressista

Articolo di: 
Livia Bidoli

Le due sorelle Angela e Luciana Giussani nel 1962 fecero uscire il primo numero di Diabolik, uno dei primi fumetti negativi della storia italiana. Due donne determinate che aspiravano in un mondo provinciale e retorico, e maschilista come quello italiano, all’indipendenza economica mentre le altre facevano le casalinghe e allevavano pargoli nelle case. La mostra con le tavole originali del fumetto a Palazzo Incontro di Roma dal 10 luglio fino al 13 settembre.

Hiroshige. La linea serpentina del Sé

Articolo di: 
Lorena Carpentieri

La mostra di Utagawa Hiroshige (1797-1858)  Il maestro della natura al Museo Fondazione Roma iniziata il 17 marzo e prolungata fino al 13 settembre 2009 ti accoglie in un giardino alla giapponese, fatto di terra, pietra e piante, ma soprattutto acqua.

Galileo a Roma. L'astronomia della memoria

Articolo di: 
Lorena Carpentieri

E' stata prorogata al 20 giugno 2009 la mostra Galileo e la Minerva, Il processo e la memoria,  inaugurata il 23 aprile scorso dalla Biblioteca della Camera dei deputati, nell'ambito delle manifestazioni per l'Anno internazionale dell'astronomia, a memoria dei 400 anni (1609) dall'utilizzazione astronomica del cannocchiale da parte di Galileo Galilei.

Predatori dell'Arte perduta. Il Nostos rapito nella sua dimora

Articolo di: 
Alessandro Palmieri

Il libro di Fabio Isman, uscito di recente per Skira, I predatori dell’arte perduta. Il saccheggio dell’archeologia in Italia recita così:  “Escluso il prete, ma neppure per lui metterei la mano sul fuoco, a Capodimonte scavano tutti. Dal 1975, se cercavi qualcuno andavi in necropoli, non in piazza”. In questa testimonianza di un “tombarolo” di medio calibro può essere condensata la vastità del saccheggio e commercio di beni culturali cui il nostro paese è stato, ed in parte continua ad essere esposto.

Messori. Vibrazioni luminose tra fotodinamismo e modernità

Articolo di: 
Florinda Podestà

Le foto di Rosetta Messori tra 1988 e 2008 alla Biblioteca Nazionale per rievocare il valore artistico del Fotodinamismo Futurista di Anton Giulio Bragaglia, pubblicato per la prima volta nel 1911 e duramente rinnegato a causa dell’idea che attraverso il medium della macchina fotografica non si potesse fare arte.