Vittorio Sereni. Mani intrecciate ad un esile realtà

Articolo di: 
Carlo Taddeo

Dopo la pubblicazione delle traduzioni dell'intera opera poetica di Sylvia Plath – davvero inattesa – Mondadori ci sorprende con una nuova perla, uscita da qualche mese nella collana popolare degli Oscar. Con Poesie e prose, infatti, torna disponibile al vasto pubblico l'intera scrittura in versi di Vittorio Sereni, a trent'anni dalla morte, e buona parte della prosa narrativa e saggistica. Inoltre, il nutritissimo libro (più di mille e duecento pagine) raccoglie anche la scelta di traduzioni apparse con il titolo Il musicante di Saint Merry.

Sándor Márai. Sindbad ed i frammenti perduti di Budapest

Articolo di: 
Marianna Dell'Aversana

L’opera di Sándor Márai, Sindbad torna a casa, edita recentemente da Adelphi, ma pubblicata per la prima volta nel 1940, si configura come un viaggio attraverso la complessa realtà di una città come Budapest, illuminando anche sull’intrinseco valore della letteratura nell’Ungheria comunista.

Lippman. I morti sanno come sparire

Articolo di: 
Elena Romanello

Accanto alle più celebri Patricia Cornwell, Kathy Reics e Tess Gerritsen, da qualche anno si è affacciata al panorama delle autrici di thriller a stelle e strisce Laura Lippman, molto amata dalla Gerritsen, che coniuga ricerche della verità su crimini e affini e introspezione psicologica dei suoi personaggi, realistici e poco stereotipati. I morti lo sanno  edito da Giano, parte da un incidente stradale, in cui la donna coinvolta in maniera colpevole rivela di non essere quello che dicono i suoi documenti, ma una delle due sorelline Bethany, scomparse trent’anni prima, in un pomeriggio degli ormai lontani anni Settanta, in un un centro commerciale.

Emma Romero. L'utopia del Giardino

Articolo di: 
Elena Romanello

Fino a qualche tempo fa sembrava che la letteratura fantastica per adolescenti, o come si dice oggi young adults, si esaurisse  con storie romantiche e forse a tratti un po’ improbabili tra vampiri, lupi mannari e soavi fanciulle. La saga di Hunger Games ha però dato nuova vitalità, e per fortuna, ad un genere che sembrava sopito, la fantascienza distopica, gloriosissima nel passato grazie a autori come Orwell e Bradbury, e quanto mai attuale visti gli sviluppi storici e sociali attuali. In questo filone si inserisce l’interessante Garden, pubblicato da Mondadori, della nostrana Emma Romero, che immagina un futuro più o meno remoto dove non ci sono giochi al massacro, ma dove tutto è strettamente irregimentato in nome della pace sociale, tra varie sovranazioni che hanno sostituito i Paesi di oggi.

Donnelly. La rosa esploratrice di Willa

Articolo di: 
Elena Romanello

Si chiude con La rosa selvatica, sempre edito da Sonzogno, una trilogia dell’autrice britannica Jennifer Donnelly, iniziata una decina d’anni fa con I giorni del thé e delle rose e poi continuata con Come una rosa d’inverno.

Giancarlo Marinelli. La verità frantumata delle penultime labbra

Articolo di: 
Marianna Dell'Aversana

Un’atmosfera inquietante e misteriosa travolge il lettore che si accosta alle pagine di Le penultime labbra di Giancarlo Marinelli, romanzo edito da Bompiani e presentato alla Fandango Incontro di Roma il 24 ottobre scorso. Antonio Branco è scomparso, lasciando come unica traccia una telefonata registrata sulla segreteria della moglie, prima di imbarcarsi su un volo dal Brasile all’Europa.

Il ghostwriter. Una narrazione che riflette sul mestiere dello scrittore

Articolo di: 
Eleonora Sforzi

L'amore per la lettura e la scrittura sono le costanti sempre presenti nei romanzi di Zoran Živković, scrittore, saggista e blibliofilo serbo che attualmente insegna scrittura creativa all'Università di Belgrado, già conosciuto al livello internazionale per i precedenti "L'ultimo libro" (2010), "Sette note musicali" (2011), "Sei biblioteche" (2011) e il cui ultimo testo, "Il ghostwriter", è stato pubblicato in Italia a ottobre, ancora una volta grazie alla casa editrice TEA.

Alice tradotta da Artaud. Excursus tra i linguaggi immaginari. Seconda Parte

Articolo di: 
Livia Bidoli

La ‘forma’ (shape in inglese) dell’oggetto esprime, nella parole di Humpty Dumpty, sia il ‘significante’che l’oggetto enunciato ed il suo significatomy name means the shape I am»(14). Questa logica riflette precisamente la posizione che Artaud rivela nella sua teorizzazione sul teatro (e che riguarda anche il linguaggio): «il linguaggio fisico, materiale e solido […] consiste in tutto ciò che occupa la scena, in tutto ciò che può manifestarsi ed esprimersi materialmente su una scena, e che si rivolge anzitutto ai sensi, invece che rivolgersi anzitutto allo spirito, come il linguaggio della parola»(15).

Yoram Kaniuk. La fondazione dello Stato di Israele

Articolo di: 
Giuseppe Talarico

Dall'8 al 12 settembre 2012 a Roma, nel cuore del ghetto ebraico, si è tenuta un'importante manifestazione culturale, un festival interamente dedicato al tema della letteratura e cultura ebraica. L’evento è giunto alla quinta edizione e questo anno è basato sul tema Oltre I Confini.

Antonio Damasio. L'architettura del cervello umano

Articolo di: 
Giuseppe Talarico

Antonio Damasio è professore di Psicologia e Neurologia presso la University of Southern California di Los Angeles ed è considerato uno dei maggiori studiosi nel campo delle scienze cognitive. Il suo ultimo libro, Il Sé viene alla mente edizioni Adelphi, offre al lettore una affascinante e preziosa analisi dei processi evolutivi in virtù dei quali si è formata la mente dotata di coscienza ed è sorto il Sé.