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Interstellar. La fantascienza adulta di Nolan
È stato uno dei film evento del 2014, senza particolari anticipazioni, appartenente ad un genere come la fantascienza di cui spesso viene celebrato il funerale, ma che riesce sempre in un modo nell’altro a risorgere dalle sue ceneri. Interstellar, diretto da Christopher Nolan, mescola l’attualità del tema della distopia, l’utopia negativa, stimolato da situazioni attuali non certo rassicuranti ma già presente durante la guerra fredda, a quello dei viaggi nel cosmo, che ultimamente non incontravano più molti consensi.
Big Eyes. Gli "occhioni" di Margaret
A comporre la colonna sonora di questo nuovo film di Tim Burton, la title track di Lana del Rey figura proprio come Big Eyes, ed è stata scritta appositamente per il film: e viene da struggersi a sentire quelle “big lies” (le grandi bugie) correlate agli occhi grandi, gli “occhioni” che dipingeva Margareth, mentre Walter Keane, il marito, si prendeva tutti i meriti.
Ouija. Mai giocare da soli con gli spiriti...
Lo sceneggiatore ed esperto in effetti speciali Stiles White debutta alla regia senza cambiare genere: difatti dagli horror The Possession e Boogeyman - L'uomo nero, passa a dirigere un film sulla celebre tavoletta degli spiriti chiamata brevemente Ouija – dall'unione si “oui” e “ja”, rsipettivamente “si” in francese ed in tedesco -, prodotta dalla Hasbro che ne mantiene i diritti come uno dei “giochi” preferiti dagli adolescenti. E di adolescenti si tratta, sia come target sia come protagonisti del film, con Olivia Cooke (Le origini del male, Bates Motel) che interpreta Elaine Morris, a cui muore la sua migliore amica dopo una serata trascorsa a giocare da sola con la tavoletta...
Il ragazzo invisibile. Eredità speciali
Una delle poche volte in cui si parte dal film per arrivare al romanzo e alla graphic novel: la pellicola di Gabriele Salvatores, Il ragazzo invisibile, ha dato seguito ad entrambe a cura di Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, che sono gli autori della sceneggiatura del film che presentiamo.
Pride. Un'inedita alleanza nell'Inghilterra del thatcherismo
Se Ken Loach e Paul Laverty nello scrivere le sceneggiature dei loro film mutuassero elementi delle situation comedies, otterrebbero un risultato simile a Pride, il nuovo film di Matthew Warchus.
TFF32. I Premi tra l'atipicità rom e la lucidità della Quatriglio
Sabato 29 novembre è terminata la 32esima edizione del Torino Film Festival. Il movimento che ha animato la città durante i giorni di proiezione è stato un chiaro segno del trend positivo dell’edizione che, dati alla mano, difatti, ne confermano le prime impressioni: le rilevazioni parlano di un’affluenza in crescita, tenendo conto che i posti a disposizione del pubblico sono diminuiti data la mancanza di due sale rispetto al passato. Ecco l’elenco dei premi ufficiali dei film in concorso nella sezione Torino32 – Concorso Internazionale Lungometraggi.
Magic in the Moonlight. Lussureggiante soprannaturale
La magia alla luce della luna è da sempre un tema per innamorati, quindi cosa c'è di meglio per titolare un film a metà fra magia e innamoramento, in cui quest'ultimo è capace di scatenare l'altra? Woody Allen ha scelto quindi di assemblare due topics da sempre legati ed interdipendenti per un pacchettino di Natale ben confezionato e dal titolo appunto di Magic in the Moonlight. Attori di grido come Colin Firth ed Emma Stone protagonisti, sono le due cigliegine sulla torta.
Ogni maledetto Natale. Un Natale a Spurchia
Dalla compagnia di attori di Boris – sia il film sia la serie – anche i più critici tra i giornalisti non si aspettano che il meglio di una verve comica italiana che rappresenta piuttosto realisticamente i costumi ed i vizi (le virtù un po' meno!) tipicamente italioti. E quindi il team di registi Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo, si è messo al lavoro su un tema naturalmente “fortunato” come il Natale per farsene beffe e raccontare come invece potrebbe essere Ogni maledetto Natale.
I ponti di Sarajevo. Tredici riflessioni: i cento anni della città-ponte
Non può che colpire profondamente lo spettatore odierno il film collettivo “I ponti di Sarajevo” (Les ponts de Sarajevo), proiettato il 20 novembre in streaming sulla piattaforma di MyMovies, in contemporanea con la programmazione del Balkan Florence Express (nell'ambito dei “50 Giorni di cinema internazionale a Firenze”), dopo l'anteprima al Festival di Cannes – ma anche il 27 giugno scorso, proprio nella città di Sarajevo, in occasione del “Sarajevo Heart of Europe celebration”.
Finding Happiness. La perfezione di Ananda
Ogni tanto è giusto che anche i giornalisti cerchino la felicità come tutti gli altri e quindi, perchè non andare a visitare una comunità Ananda dove trovarla? Finding Happiness è una vera e completa presentazione di quello che succede nelle comunità fondate nel 1968 da Swami Kriyananda, discepolo del più conosciuto Paramhansa Yogananda, che ha pubblicato Autobiografia di uno yogi. Nel film documentario un'attrice, Elizabeth Rohm, impersonerà la giornalista Juliet Palmer in visita per la rivista Profiles la comunità madre in California.