34° FANTAFESTIVAL 2014. I primi due giorni fantahorror

Articolo di: 
Livia Bidoli

I primi due giorni di horror alla 34° edizione del Fantafestival di Roma, che si svolge fino al 18 luglio al cinema Barberini con un prolungamento a settembre dal 5 al 7 presso il cinema Trevi, sono stati nutriti di anteprime e fantacorti, molti, e interessanti. Il Festival diretto da Adriano Pintaldi e Alberto Ravaglioli ci è parso ben organizzato, comodo da raggiungere per pubblico e stampa, ed anche con un finale, il 23 luglio, ad inviti, ma aperto al pubblico con Apes Revolution. Il pianeta delle scimmie di Matt Reeves.

Dragon Trainer 2.Il 3D per l'amico e domatore di draghi

Articolo di: 
Livia Bidoli

Il giovane vichingo Hiccup, figlio di Stoick, il vichingo capo dell'Isola di Berck, ha un giovane drago soprannominato Sdentato che però è uno degli ultimi draghi della generazione di Furia Buia, un draghetto nero ma molto forte e pervicace difensore del suo padroncino. Questo nuovo episodio a firma Dean DeBlois ed in 3D – con la sceneggiatura dello stesso regista – approda in sala per divertire i bambini con un fantasy approdato qualche mese fa al Festival di Cannes fuori concorso.

Gebo e l'ombra. La crisi economica e interiore secondo Manoel de Oliveira

Articolo di: 
Eleonora Sforzi

I grandi Maestri sono in grado di irradiare la propria poetica in tutte le produzioni, di qualunque ambito artistico e culturale si tratti.
Una considerazione di apertura che appare quanto mai necessaria per il celebre regista portoghese Manoel de Oliveira, il cui ultimo film – intitolato “Gebo e l'ombra” (Gebo et l'ombre) e presentato nel 2012, fuori concorso, durante la 69° edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia – è stato proiettato in anteprima, rispetto all'imminente uscita ufficiale nelle sale italiane, sulla piattaforma streaming di MyMovies.

X-MEN. Giorni di un futuro passato. Distopia e diversità

Articolo di: 
Elena Romanello

Gli X-Men, capostipiti di tutto il filone di successo che ha rilanciato i supereroi come icone del fumetto dopo anni di vacche magre, sono tornati al cinema con di nuovo la regia di Brian Singer, che cerca di ricostruire le fila di una saga che ha avuto alti e bassi. 

Maleficent. La strega diventa eroina femminista

Articolo di: 
Elena Romanello

Le fiabe, antenate del genere fantasy che da loro ha preso atmosfere e personaggi, stanno vivendo un momento di grande interesse e fortuna nell’immaginario di film, telefilm e fumetti, e dopo le due versioni di Biancaneve, gli Hansel e Gretel guerrieri e la Cappuccetto rosso pro lupi, è il momento della rilettura di una fiaba come La bella addormentata, che divide forse con Cenerentola quella di essere stata considerata per secoli simbolo archetipo della sottomissione femminile.

Grace. L'algida Principessa

Articolo di: 
Livia Bidoli

Perfetta nella sua parte elegante ed algida di Grace Kelly, Nicole Kidman si muove come sul palcoscenico che fu suo e di Hitch, il regista che le diede immediato successo ed i tre film più importanti per i quali è soprattutto ricordata – a parte Mezzogiorno di fuoco di Zinneman con Gary Cooper,- oltre al caro amico Cary Grant. Olivier Dahan si confronta con l'altro mito principesco del Novecento: Grace di Monaco, la Principessa di uno degli stati più piccoli d'Europa e direttamente incatenato alla sua parte francese, nonostante sia dal 1297 uno stato indipendente.

Ritual. Lia e l'ancestrale psicomagia

Articolo di: 
Livia Bidoli

Con l'assenso di Alejandro Jodorowsky ad usare la psicomagia come base e sviluppo del film, e la partecipazione di lui stesso con un cameo, i due giovani esordienti alla regia Giulia Brazzale e Luca Immesi, hanno dato vita a questo racconto attuale sito nel territorio veneto più profondamente legato a riti ancestrali, che la zia di Lia, Agata, metterà in atto durante il film, proprio come il titolo recita: Ritual.

Grand Budapest Hotel. Il racconto straordinario di Zero

Articolo di: 
Eleonora Sforzi

L'ultimo film di Wes Anderson, contraddistinto da un cast che conta alcuni fra i nomi più celebri nel panorama cinematografico odierno (per citarne alcuni Ralph Fiennes, Edward Norton, Adrien Brody, Jude Law, Owen Wilson e Harvey Keitel), si presenta fin dai primi minuti come una commedia divertente e brillante, in cui gli avvenimenti si susseguono l'uno all'altro con un ritmo serrato, mentre accidenti e imprevisti variano senza interruzione l'avvicendarsi degli eventi.

Tracks. Il deserto in solitario

Articolo di: 
Livia Bidoli

La storia vera di Robyn Davidson e dei suoi cammelli attraverso il deserto, raccontata dal film Tracks con la regia di John Curran, riprende una storia vera: la scrittrice nel 1977 fece un viaggio di 2700 chilometri per il deserto australiano, con il supporto del National Geographic e Rick Smolan che nel film appare – perfettamente identico all'originale, nelle vesti dell'attore Adam Driver. Il ruolo principale di Robyn è interpretato da una molto somigliante Mia Wasikowska.

Bologna 2014. Incontro con Edgar Reitz

Articolo di: 
Eleonora Sforzi

Lo scorso 16 aprile, la Cineteca di Bologna – in collaborazione con il Festival del film di Locarno – L'immagine e la parola e Goethe-Zentrum Bologna – ha proiettato in lingua originale con sottotitoli Die andere Heimat - Chronik einer Sehnsucht (L'altra Heimat – Cronaca di un desiderio), ultimo capolavoro della saga a cui Edgar Reitz lavora da  trent'anni.