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Qualcuno da amare. Rapporti impari nel dedalo di Tokyo
Dopo Copia conforme, con cui Juliette Binoche si è aggiudicata il premio come migliore attrice a Cannes nel 2010, il regista iraniano Abbas Kiarostami si sposta in Giappone per realizzare questo film, Qualcuno da amare, che racconta la storia di una strana relazione che s'instaura tra i due protagonisti: Rin Takanashi (protagonista di Goth nel 2008 di Gen Takahashi), qui giovane entreneuse, e Tadashi Okuno in quelli di un anziano professore.
La città ideale e l'inverosimiglianza della verità
Con La città ideale, presentato al 69° Festival di Venezia (2012) e nelle sale dall'11 aprile, Luigi Lo Cascio fa il suo esordio alla regia nel segno di un cinema che fonde tematiche morali ed esistenziali col racconto di genere, in questo caso il giallo. E lo fa elaborando uno stile personale onirico, notturno, che attinge con consapevolezza alla tradizione filmica anni '70 (Rosi, Petri e Polanski su tutti).
L'ipnotista. Crime made in Sweden
Il best seller L'ipnotista di Lars Kepler diventa un omonimo crime diretto dal regista, svedese come l'autore, Lasse Hallström: noto per esser approdato negli Stati Uniti con la commedia La mia vita a quattro zampe nel 1988, è autore del poetico Le regole della casa del sidro (1999), e di una serie di film tratti dalla nota autrice svedese di libri per bambini Astrid Lindgren. A L'ìpnotista, in uscita in questi giorni, seguiranno ben otto film con protagonista l'ispettore Joona Linna impersonato da Tobias Zilliacus, al suo esordio su pellicola.
Il figlio dell'altra. La Palestina come territorio comune
Il cinema d’autore deve avere l’ambizione di raccontare una storia esemplare per offrire elementi di riflessione in grado di favorire la comprensione delle ragioni di un conflitto politico che si perpetua, malgrado i reiterati tentativi di ricercare una soluzione pacifica, da lungo tempo, come quello che vede contrapposti in Medio Oriente lo Stato Ebraico ed i cittadini palestinesi privi di una patria autonoma e indipendente. Rientra in questa categoria il bel film della regista francese di religione ebraica Lorraine Lévy, che con il titolo Il Figlio Dell’Altra è in questo momento in visione nei cinema italiani che propongono film d’autore e di grande spessore intellettuale.
La madre. Un horror sulle bambine selvagge
Il regista argentino Andy Muschietti insieme alla sorella Barbara hanno scritto questo horror-thriller, nato da un cortometraggio che ha colpito Guillermo del Toro qualche anno prima. Mama, tradotto in La madre per la versione italica, dipinge un quadro gotico-fantasmatico intorno alla scomparsa di due bambine in mezzo alla foresta, ritrovate qualche anno dopo piuttosto disturbate nel comportamento e nella psiche. Attori principali sono Jessica Chastain nel ruolo di Annabel, compagna di Lukas, interpretato da Nikolaj Coster-Waldau, lo zio paterno che se ne prende cura.
Ai Weiwei - Never Sorry. Semi di girasole come libertà
La giovane giornalista americana, Alison Klayman, fa il suo debutto alla regia con il film documentario dedicato interamente alla figura di Ai Weiwei, il celebre artista e designer cinese, famoso al livello mondiale per l'impegno dimostrato come attivista per i diritti civili. Il progetto di questo documentario prende forma nel 2008 e, dalla sua uscita ufficiale nelle sale cinematografiche nel 2012, "Ai Weiwei – Never Sorry" ha ricevuto molti importanti riconoscimenti, tra cui il premio Special Jury Prize, "For spirit of defiance", in occasione del Sudance Film Festival, ed è stato recentemente proiettato in streming su "MyMovies Live!".
Just like a woman.Un'alleanza al femminile
Il film di Rachid Bouchareb dal titolo semplice e significativo, Just like a woman, è un consapevole ritratto di due giovani donne, Mona e Marylin, dalle culture differenti ed interpretate rispettivamente da Sienna Miller e Goldshifteh Farahani, un'americana ed un'indiana, che in una specie di fuga à la Thelma e Louise (ma senza epilogo tragico), si confrontano sul loro essere donne oggi, nella società americana con tutte le sue storture e discriminazioni.
Tutti contro tutti. Una commedia sul dramma della casa
Rolando Ravello fa il suo esordio alla regia con Tutti contro tutti, nelle sale dal 28 febbraio, riuscendo nell'arduo intento di declinare in chiave comica temi di drammatica attualità come quelli dell'emergenza abitativa e dell'occupazione abusiva nelle periferie delle grandi città. E lo fa con buoni risultati, grazie soprattutto a una scrittura a tratti fresca, mordace e a un ottimo cast multigenerazionale, in cui spicca un impagabile Stefano Altieri.
The Summit. La scioccante ricostruzione di un giallo
The Summit è molto più di un documentario sul G8 di Genova. È una ricostruzione attenta e meticolosa che consegna alla Storia un importante tassello di verità su quei fatti. È un passo ulteriore e mai così approfondito verso l'elaborazione di una delle pagine più drammatiche del nostro recente passato e con esso la messa in luce di zone d'ombra che ancora oggi impediscono la piena decodifica delle sue cause.
Viva la libertà. La folle leggerezza che smaschera la politica
Il film Viva la libertà con la sceneggiatura, scritta da Roberto Andò e Angelo Pasquini, tratta dal romanzo Il trono vuoto dello stesso regista, si articola attorno alla crisi interiore del segretario del principale partito d'opposizione italiano. In calo di consensi e (auto)stima, Enrico Olivieri (Toni Servillo), fugge di nascosto a Parigi in piena campagna elettorale. Il suo assistente/eminenza grigia Andrea Bottini (Valerio Mastandrea), per ovviare alla catastrofe imminente, in combutta con la moglie di Olivieri, Anna (Michela Cescon), ricorre all'unica soluzione in grado di salvare la situazione: sostituire Enrico con Giovanni Ernani (sempre Servillo), suo fratello gemello.