Paul. Gli scanzonati alieni di Greg Mottola

Articolo di: 
Erika Romeo

Dimenticate le suggestioni di Incontri ravvicinati del terzo tipo (Close Encounters of the Third Kind, 1977) e la commovente vicenda dell’omino verde di Steven Spielberg, Paul, diretto da Greg Mottola, è una commediola brillante e dissacrante allo stesso tempo, tesa a sfatare tutti i luoghi comuni su U.F.O. & Co, ma senza troppe pretese. I protagonisti, Nick Frost e Simon Pegg, già insieme per altri progetti in passato, ne hanno scritto la sceneggiatura.

La misura del confine di Papini. Un film indipendente in Valsesia

Articolo di: 
Livia Bidoli

Girato fra le montagne ed il ghiacciao del Parco Naturale della Valsesia, tra Alagna e Varallo, il lungometraggio di Andrea Papini si snoda attorno alla scoperta di un uomo sotterrato nella neve e rinvenuto sul confine tra Svizzera ed Italia. Viene chiamato il topografo italiano Giovanni interpretato da Giovanni Guardiano, che dall’Etna parte e raggiunge le alture intorno a Varallo, per stabilire insieme a quello svizzero, Mathias Valletti, ovvero Paolo Bonanni, di chi è il corpo rivenuto e a quale dei due stati appartiene.

Christopher Walken. Il fulgore luciferino della zona morta

Articolo di: 
Livia Bidoli

La Sala Petrassi del Parco della Musica il 18 aprile 2011 ha accolto gli occhi verdi gelidi e magneticamente attraenti di Christopher Walken (Ronald Walken, New York, 1943), il suo pallore estatico e luciferino, la sua compostezza ed educazione. Controbilanciati dagli intervistatori italiani Mario Sesti e Antonio Monda insieme a parte del pubblico che ha riempito la sala e per un quarto almeno composta da colleghi giornalisti.

Scream 4. Il trionfo del franchise

Articolo di: 
Simone Vairo

Scream 4: il ritorno di un franchise cinematografico firmato Wes Craven che si conferma come tale; una sceneggiatura senza iniziative, ma che analizza il mondo 'odierno' dei giovani ponendoli come elemento cardine per la ricezione odierna dei film horror.

Ladri di cadaveri. Serial killer antelitteram

Articolo di: 
Elena Romanello

Dopo un po' di anni di assenza dagli schermi John Landis torna sul grande schermo con una pellicola che mescola film d'epoca e macabro, fatti criminali e risate, sentimento e splatter: Ladri di cadaveri, storia di un fatto di sangue realmente avvenuto ad Edimburgo tra 1827 e 1829.

Non lasciarmi. Gli eroi dolenti di un mondo dimesso

Articolo di: 
Elena Romanello

Un futuro nel passato tra anni Settanta e Novanta, una realtà parallela in cui le malattie incurabili sono state sconfitte ad un prezzo altissimo, una riflessione sui limiti della scienza, ma anche sulla mancanza di limiti dell'amore e dei sentimenti: Non lasciarmi di Mark Romanek, dall'omonimo romanzo di Kazuo Ishiguro è un film che difficilmente lascia indifferenti, tra riflessione e commozione.

Pom Poko in DVD. L'Inno alla Natura di Isao Takahata

Articolo di: 
Giuseppe Piacente

Strano destino è toccato ai manga Made in Japan. Da realtà pop a metà anni ’80, si ritrovano oggi ad essere uno dei generi più “di nicchia” del panorama cinematografico mondiale. A pochi giorni dalla sua distribuzione in DVD (Lucky Red), Pom Poko (Titolo originale: Heisei TanukiGassen Ponpoko), opera di Isao Takahata del 1994, rivede la luce completamente tradotto e doppiato in italiano.

Il gioiellino con Toni Servillo. Il latte di Famiglia

Articolo di: 
Antonella D'Ambrosio

L’ex assistente alla regia di Nanni Moretti, il regista Andrea Molaioli, che molto successo ha ottenuto con la sua opera prima, La ragazza del lago, torna a narrarci le ombre della provincia italiana con Il gioiellino, protagonista Toni Servillo e la vicenda Parmalat.

Un gelido inverno. Un'eroina nell'impietoso West

Articolo di: 
Elena Romanello

Trionfatore al Torino Film Festival, da sempre attento al cinema indipendente, e sconfitto agli Oscar, che gli hanno preferito film più tradizionali, Un gelido inverno (Winter's Bone), ispirato all'omonimo romanzo di Daniel Woodrell, rappresenta in pieno i risultati che raggiungono i cineasti indipendenti d'oltreoceano, lontani da lustrini e effetti speciali, capaci di raccontare volti nuovi, inediti e a tratti inquietanti del loro Paese, anche senza fare un cinema di tipo militante.

Il discorso del re di Tom Hooper. L'uomo che non si aspettava di divenire Re

Articolo di: 
Elena Romanello

Parte con il più alto numero di nomination a questa edizione degli Oscar, ben dodici, tra cui miglior film, miglior regia, migliore attore protagonista, migliore attore non protagonista e migliore attrice non protagonista. Il discorso del re (The King's Speech) di Tom Hooper ha la concreta possibilità di portarne a casa più di uno, e non solo per l'incantevole fattura da period movie in cui gli inglesi sono maestri.