Festival del Cinema di Roma 2010. Tre film tre Premi per coraggiosi film in Concorsol

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Livia Bidoli

Tre film coraggiosi e tutti nella Selezione Ufficiale in Concorso: The Poll Diaries di Chris Kraus, regista dello sfolgorante 4 minuti (Vier Minuten, 2006); Dog Sweat, il film girato clandestinamente in Iran dal regista Hossein Keshavarz; Las Buenas Hierbas, appassionante storia di amore filiale tra una madre magica erborista e sua figlia, la regia è di Maria Novaro.

Festival del Cinema di Roma 2010. Il primo novembre in nome del crimine

Articolo di: 
Livia Bidoli

La programmazione della Festa del Cinema del primo novembre è ruotata tutta intorno al crimine per due film: l’ultimo postumo di Alain Corneau Crime d'amour, e la versione americana dell’horror svedese uscito un anno fa, ovvero la vampira bambina di Let me in che, quanto a splatter, fa quasi gara con gli horror trash della Troma. Rabbit Hole con Nicole Kidman è stato piuttosto deludente, sia per ritmo – mancante – che per debolezza della storia.

Festival del Cinema di Roma 2010. Tornano i diritti e tra i film la topografia del crimine

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Livia Bidoli

Una manifestazione ha inaugurato il pomeriggio del 28 ottobre 2010 verso le 17.30 la Festa del Cinema di Roma: l’occupazione pacifica e loquace del red carpet, tanti i discorsi e soprattutto le parole di solidarietà tra i lavoratori dello spettacolo e gli attori presenti sul tappeto rosso come Keira Knightley in primis, protagonista del film di apertura della Selezione Ufficiale in Concorso Last Night, film da vedere e che fa pensare, raffinatissimo escursus sul rapporto di una coppia con il  tradimento.

Festival del Cinema di Roma 2010. My Name is Khan. L’epica moderna di Bollywood

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Francesca Mazzoleni

Rizvan Khan è un bambino intelligente, con capacità intellettuali anche al di sopra della norma, capace di riparare qualsiasi oggetto e con una particolare sensibilità che non sempre riesce ad esternare senza problemi. Lo vediamo muoversi dapprima da bambino nella sua terra (l’area suburbana di Borivari, a Mumbai), mentre una particolare forma di autismo mette a rischio la sua possibilità di socializzare ed esternare i suoi sentimenti.

Due cuori e una provetta. Una questione di "donazioni"

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Cristiano De Vincenzi

Kassie (Jennifer Aniston), è stanca di aspettare l'uomo giusto da sposare e farci figli. Decide, ed è molto determinata in questo, di farselo "donare". Convoca il suo migliore amico Wally (Jason Bateman) per dargli la notizia. Lui da parte sua non è d'accordo, e vorrebbe fosse lui il donatore, ma alla fine Kassie trova in Roland (Patrick Wilson) l'uomo perfetto che possa fare da padre a suo figlio, ritenendolo un uomo attraente, ottimista e sempre di buon umore, l'esatto contrario di Wally.

Wall Street di Oliver Stone. Un sistema "intrinsecamente disfunzionante"

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Francesca Mazzoleni

Gli ambienti e le complesse dinamiche di Wall Street prendono di nuovo forma, con una meticolosità di spiegazioni e dettagli tecnici sorprendenti, in questa sorta di sequel del film del 1987 di Oliver Stone. A viverla in prima persona è il giovane Jake Moore (Shia La Beouf), abile intermediario finanziario della Keller Zabel Investments, in crisi dopo che preoccupanti voci riguardo all’investimento dell’azienda in miliardi in titoli tossici che hanno iniziato a diffondersi causando il fallimento dell’azienda e il suicidio dell’amministratore (Frank Langella).

The Horde. Tutti i limiti degli zombie alla francese

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Marco Ragni

Parigi brucia ma non per le rivolte che devastarono le banlieue francesi cinque anni fa. Questa volta i responsabili sono i morti viventi, cadaveri resuscitati per chissà quale motivo che ora si muovono alla feroce ricerca di carne fresca. Yannick Dahan e Benjamin Rocher provano a mettersi sulle tracce di George Romero, battendo la pista del sottogenere zombie e dirigendo un film che risente dell'influenza di Carpenter come della cosiddetta Nouvelle Trouille d'oltralpe.

L’ultimo dominatore dell’aria. Dharma for Aang

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Livia Bidoli

I quattro elementi si mischiano in questo ultimo film diretto da M.Night Shyamalan, dove un giovane e vero campione di Taekwondo, ovvero il protagonista Noah Ringer nelle vesti di Aang, incomincia un’impresa di riconciliazione tra le nazioni simbolo di aria, acqua, terra e fuoco, dando esito ad un sequel preannunciato dalle ultime scene di L’ultimo dominatore dell’aria.

Innocenti bugie. Sequenze acrobatiche tra Cruise e Diaz in amore

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Cristiano De Vincenzi

L'agente segreto Roy Miller (Tom Cruise) è inseguito dagli agenti (corrotti) della CIA, e da altri criminali. Deve proteggere una batteria di due centimetri, nuova tecnologia energetica inventata dal giovane scienziato Simon Feck (Paul Dano). Nella sua fuga incontra, per puro caso, su un aereo, June Havens (Cameron Diaz). Da questo momento scatta subito una forte passione tra loro.

The American. Il cieco zampillìo nel tempo di una farfalla

Articolo di: 
Livia Bidoli

Le atmosfere illibate e granulose di Control (2007) di Anton Corbijn qui in The American si staticizzano: diventano delle immobilità desuete che dipingono sui volti una tristezza immalinconita, che emerge dal volto di George Clooney quasi agonizzante in termini di impossibilità ad agire. Ed è solo la compagnia di Clara, interpretata da Violante Placido, che lo distoglie fino a dargli una direzione che, per tutto il film, è l’unico slancio dell’attore quanto del personaggio.