Vizio di Forma. Hippie spy postmoderno

Articolo di: 
Teo Orlando

Vizio di Forma è l’adattamento e la trasposizione cinematografica, diretta da Paul Thomas Anderson, del settimo romanzo di Thomas Pynchon, uno degli scrittori più controversi della letteratura americana contemporanea, i cui lavori culturalmente caleidoscopici non avevano finora trovato nessun adeguato corrispettivo filmico.

Birdman di Iñárritu. Fare i conti con la propria immagine a Hollywood

Articolo di: 
Eleonora Sforzi

È contraddistinto da un'impostazione metacinematografica l'ultimo film di Alejandro Gonzalez Iñárritu, uscito nelle sale italiane giovedì 5 febbraio e presentato in apertura della scorsa 71° Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia.
Una produzione che si configura come una grande riflessione sul mondo del cinema e, in particolare, su cosa significhi Hollywood per chi fa parte del suo sistema tanto ricco, sfavillante e pieno di attrattive, quanto controverso coacervo di contraddizioni e competizione.

Selma. La lunga marcia per il voto

Articolo di: 
Livia Bidoli

E' davvero sconcertante pensare che il primo film sulla figura di Martin Luther King sia stato prodotto a 56 anni dalla sua morte avvenuta per mano di un assassino nel 1968. Selma, diretto dalla coraggiosa regista Ava DuVernay, racconta di come i “neri” d'America (allora chiamati “negri” ad indentificare la razza) conquistarono quello che è un diritto civile fondamentale: il voto negli Stati Uniti d'America.

Jupiter. Il tempo della “mietitura” nello spazio

Articolo di: 
Livia Bidoli

I fratelli Wachowski Lana ed Andy hanno diretto un altro film di fantascienza dopo Cloud Atlas del 2012, che probabilmente si trasformerà in una serie, immaginiamo subito. Il primo film dei Wachowski in 3D con protagonisti Channing Tatum e Mila Kunis si chiama Jupiter (Giove) e parte dalla lontana Russia ed uno strano omicidio per poi spostarsi subito nel cuore della Grande Mela e presentarci le sorti “stellari” di un'emigrata russa che sarà la protagonista della storia.

Il restauro di Tempi Moderni. La grande attualità di Chaplin

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Eleonora Sforzi

Proseguendo con la programmazione, soprattutto nelle sale d'essai nazionali, di classici del cinema restaurati, lo scorso dicembre è stato il mese dedicato al capolavoro di Charlie Chaplin del 1936, Tempi moderni, uno dei grandi film senza tempo della storia della Settima Arte che, a distanza di ottant'anni dalla sua prima uscita americana, continua ad essere straordinario per la sempreverde attualità che testimonia.

Exodus 3D. Il Dio dell'Invisibile

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Livia Bidoli

Il kolossal di Ridley Scott tratto da uno dei miti per antonomasia, l'Esodo di Mosè con gli Ebrei dall'Egitto tratto dal Vecchio Testamento per i cristiani e dal secondo libro della Torah per gli ebrei, è gigantico di per sé, e di certo l'opera di Scott dedicata al fratello regista Tony scomparso nel 2012, non ha di certo paragoni. Tanto meno con I dieci comandamenti di Cecil De Mille del 1956, per mezzi e realismo storico. Il protagonista Christian Bale è Mosè o Moshé, il principe egizio cresciuto nella reggia del Faraone sotto mentite spoglie.

Cattedrali della Cultura. Gli Edifici parlanti di Wenders

Articolo di: 
Livia Bidoli

In 3D e HD, Sky presenterà a gennaio una serie di sei mediometraggi diretti da registi del calibro di Michael Madsen, Robert Redford, Karim Aïnouz, Michael Glawogger e Margreth Olin: tutti chiamati da Wim Wenders a collaborare per presentare questi edifici che riassumono la storia della cultura ed il senso odierno dell'umanità.

Lo Hobbit 3D. Termina l'avventura di Bilbo

Articolo di: 
Elena Romanello

E con il terzo film si è giunti alla fine de Lo Hobbit, nuova trilogia fantasy di ispirazione tolkeniana con al timone Peter Jackson, già autore oltre una decina d’anni fa della saga de Il signore degli anelli. C’è già chi scommette su un possibile adattamento de Il Silmarillion, l’ultimo tassello sulla Terra di mezzo di J. R. Tolkien, anche se la canzone dei titoli di coda de Lo Hobbit. La battaglia delle cinque armate, "The last goodbye", cantata da Billy Boyd, già Pipino nel Signore degli anelli, sa tanto di addio definitivo.

The Imitation Game. Turing e la mela conquistatrice

Articolo di: 
Livia Bidoli

Il regista norvegese Morten Tyldum ha diretto The Imitation Game, una pellicola che narra di come Alan Turing – interpretato da Benedict Cumberbatch -, matematico geniale e crittografo altrettanto dotato, è riuscito a decodificare il sistema di comunicazione Enigma tra le potenze dell'Asse, cambiando le sorti della Seconda guerra mondiale. La storia di come lo decodificò con una macchina – antesignana del moderno computer -  e l'aiuto di altri scienziati, fra cui una donna, Joan Clarke, nella cui parte recita Keira Knightley.

Adieu au langage di Godard. Realtà, immagini alterate e smarrimento

Articolo di: 
Eleonora Sforzi

Godard torna al cinema e lo fa con un film, “Adieu au langage" (Addio al linguaggio), che si configura subito come una nuova sfida allo spettatore già a partire dallo stesso formato di visione, in quanto il 3D è sostanzialmente assente se non in alcune sequenze, collocandosi per questo a metà tra finzione e realtà, tra una traccia narrativa iniziale e una struttura che la sconfessa.