The Lost Dinosaurs. Un'inverosimile avventura criptozoologica

Articolo di: 
Alberto Giovenco

Prendete un’equipe di ricercatori sulle tracce di uno spaventoso mostro acquatico, un fragile rapporto padre – figlio da rinsaldare, dei dinosauri sopravvissuti all’estinzione di 65 milioni di anni fa ed aggiungeteci una piccola thriller story interna al gruppo. Agitate il tutto per 83 minuti, con forza ed una certa continuità. Mal di mare? Allora ci siamo quasi. The Lost Dinosaurs si presenta come l’ennesimo film “ad alta tensione” in cui animali sconosciuti al mondo scientifico tentano puntualmente di uccidere tutti. Sotto quest’ottica vengono probabilmente rispettate le intenzioni del regista Sid Bennett che firma così il suo primo progetto cinematografico all’attivo.

The Spirit of '45. Lo spirito collettivo dell'unità

Articolo di: 
Claudio Lugi

Quando si guarda un film di Ken Loach si ha sempre la sensazione che le nostre capacità critiche risultino amplificate, probabilmente perché il regista britannico possiede quella rara dote di rendere estremamente chiaro qualsiasi argomento tratti. Il più delle volte Loach ci ricorda chi siamo e da dove veniamo con storie semplici e quotidiane (Riff Raff, Piovono pietre, My name is Joe...), oppure con lavori di grande precisione documentaria (Terra e libertà, Il vento che accarezza l'erba...). E come nel caso di The Spirit of '45, la sua ultima fatica, sugli schermi a partire dal 12 settembre.

Le parti e il tutto. Se sposti un posto a tavola

Articolo di: 
Matteo Brufatto

Marie (Louise Monot) si sposa e nel tavolo “Mimosa” siedono i suoi amici. Eric (Lannick Gutry), che vuole riconquistare il suo amore perduto, Marjorie combatte per trovare l’uomo giusto, Arnaud ed Edith devono superare una crisi difficile. Tra loro si creano relazioni, rapporti e intese che li porteranno a risultati inattesi… Ma che succederebbe se i loro posti a tavola venissero spostati? Altre relazioni, altre storie: il destino e il caso entrano in gioco nella commedia romantica di Raynal.

Trashed. Non più sostenibile: dove stiamo andando?

Articolo di: 
Eleonora Sforzi

Si sente spesso parlare di "problemi ambientali" e di inquinamento, ma in generale scarseggia una informazione e una consapevolezza approfondita sulle cause concrete dell'attuale condizione di pericolo dell'ecosistema terrestre.
Il film documentario "Trashed", diretto da Candida Brady, dopo anni di ricerche sulla questione dell'impatto dei rifiuti sull'ambiente, è stato proiettato per la prima volta al Festival di Cannes del 2012, è uscito nelle sale cinematografiche lo scorso 12 giugno ed è stato riproposto recentemente in streaming su "MyMovies Live!".

In another country. La Huppert lost in Corea

Articolo di: 
Alessandro Menchi

In concorso al 65° Festival di Cannes, giovedì 22 agosto esce nelle sale italiane In another aountry, l'ultimo film del misconosciuto (in Italia) regista coreano Hong Sang-soo. Protagonista Isabelle Huppert, la cui presenza conferma i profondi legami di Sang-soo con il cinema europeo e in particolare francese. Ma se l'influenza più evidente è quella della poetica, trasognata eppure impegnata della Nouvelle Vague, la narrazione rituale e minimalista attinge pienamente alla tradizione cinematografica coreana.

I maghi del crimine. I quattro cavalieri illuminati

Articolo di: 
Livia Bidoli

Il nuovo film del prolifico Louis Leterrier, che si agita sempre intorno a film action più o meno originali – da Danny the Dog del 2005 fino allo Scontro di Titani del 2010, passando per L'incredibile Hulk del 2008 – è interessante: si intitola I maghi del crimine (Now You see me in originale) ed è girato tra New York, New Orleans e Paris: un trio di città in fermento, le prime due per l'arrivo di questi personaggi che più che dei maghi sembrano delle star; l'ultima città invece subisce una rapina in pieno centro, attraverso una magia che veicola cose e persone nello spazio e nel tempo.

To the Wonder. La sospensione dall'incredulità di Malick

Articolo di: 
Livia Bidoli

Amerai, che ti piaccia o no”. L'assioma principale del nuovo film di Terrence Malick, seguito a The Tree o Life (2011) e a The New World (2005): un regista che per anni è svanito dal panorama cinemaografico, finchè non ha ritrovato l'ispirazione. Ed uscirà ancora con due film prossimamente: Kings of Cups (Cavaliere di coppe; simbolicamente: l'annuncio di una buona novella) e V, un titolo provvisorio. Con Ben Affleck come protagonista maschile e Olga Kurylenko nel ruolo della compagna Marina, la pellicola gira intorno ad un sentimento fluido e impervio come l'amore, che: “quando pensi sia finito, sta per trasformarsi in qualcosa di più elevato”.

La Quinta Stagione. Il rito dell'apocalisse

Articolo di: 
Livia Bidoli

Mi viene subito in mente Camus con La peste (1947) a vedere questo film: un clima apocalittico e vibrante di colori spenti, delle atmosfere ed una natura à la Brueghel che diventa grigia come la neve sporca: questo film di due registi (un belga ed un'americana che chiunque si immagina cosi distanti), Peter Brosens e Jessica Woodworth, che si chiama tristemente La Quinta Stagione, si trova a calcare la mano su un'irrevocabilità già intrinseca in questa dichiarazione d'intenti che fa tutt'uno con il titolo.

World War Z. Il virus di grado Zero

Articolo di: 
Livia Bidoli

Con l'ombra di Danny Boyle e quella di Romero alle spalle, Marc Foster, che prima si è dato a Monster's Ball nel 2001, facendo premiare Halle Berry con l'Oscar come Migliore Attrice ; poi Neverland con Johnny Depp aggregato a Peter Pan (o meglio il suo creatore, J.M. Barrie); il bellissimo Il cacciatore di aquiloni nel 2007, ed ancora il blockbuster con Daniel Craig Quantum of Solace per James Bond, ora Foster approda ad un apocalittico World War Z, che spinge la paura per la crisi a trasformarsi in macabri morsi di zombie assetati di sangue.

L'uomo d'acciaio. Il nuovo Superman vive di conflitti

Articolo di: 
Alessandro Menchi

Quello che diventerai sarà il frutto delle tue scelte. Anche se sei Superman. Giovedì 20 giugno esce nelle sale italiane L'uomo d'acciaio, di Zack Snyder (300, Watchmen), il nuovo film sul celebre supereroe DC Comics ideato da Jerry Siegel e Joe Shuster. Un reboot che attinge alla nuova tendenza autoriale nei film tratti da fumetti lanciata da Christopher Nolan, che non a caso veste i panni di produttore e di autore del soggetto insieme a David S. Goyer, già suo collaboratore nella trilogia di Batman. Tuttavia, benché l'operazione sulla carta sia lodevole e, sempre sulla carta, gli ingredienti siano simili (supereroe/azione/introspezione), ne L'uomo d'acciaio l'alchimia risulta diversa, disarmonica, ben sotto i livelli della saga del Cavaliere Oscuro, ma anche quella molto più dichiatamente action e disimpegnata dei supereoi Marvel.