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Nuovi universi fantastici al Mufant di Torino
Il Mufant, Museo del fantastico di Torino in via Reiss Romoli 49 bis, inaugura nuove sezioni e allestimenti, grazie al bando Culturability, che ha premiato il suo impegno di realtà di cultura di frontiera in periferia. La sezione sulla Rai è stata spostata al piano terra, con un allestimento di arte contemporanea che racconta una stagione tra anni Sessanta e Settanta fatta di produzioni e coproduzioni, con sceneggiati come A come andromeda e la partecipazione a serial cult come Spazio:1999.
Al primo piano ci sono però i cambiamenti più interessanti.La sezione sulla protofantascienza è stata ampliata e rinnovata: molti pensano solo a Verne e Wells, ma ci furono anche molti autori di fantascienza di fine Ottocento italiana, con nomi come quelli di Yambo, Motta e Salgari, più noto come cantore di imprese di pirati e corsari. In mostra ci sono prime edizioni, gadget in tema, vecchi periodici, ma la sezione non trascura di parlare di vere e proprie chicche, come i film di protofantascienza italiana, tra trabiccoli comici, viaggi sulla luna in stile Melies e primi robot, o il fumetto Saturno contro la Terra, risposta nostrana a Flash Gordon, con tematiche che ricordano non poco Star Wars e i robot di Go Nagai.
Spostandosi verso altri spazi, ci sono poi alcune teche che raccontano una delle figure più iconiche della fantascienza, il robot, partendo da Pinocchio ed arrivando a George Lucas e ai manga, a sottolineare quanto i giganti d’acciaio abbiano ancora molto da dire.
Da una collaborazione nuova con il Centro di studi ufologici è nata una sezione sugli alieni e su come gli avvistamenti di oggetti volanti non identificati sono stati visti dal cinema e dalle serie televisive, dalla storica Invaders al cult The X-Files di prossimo ritorno sui teleschermi.
Nella sezione gotica, che sarà pronta nella sua interezza dopo l’estate, si segnalano un nuovo allestimento del tributo a Buffy the vampire slayer, serie che negli anni Novanta ha creato una nuova icona di eroina del fantastico, ma soprattutto anche l’esposizione dedicata ai quarant’anni di Suspiria di Dario Argento, con locandine, foto di scena, magliette e cd, con un documentario in onda sulla lavorazione del film, con interviste e curiosità su quello che resta uno dei film migliori del regista italiano, storia di streghe che parte dalle fiabe più dark.
La nuova sezione più importante è però quella sul fantasy, per raccontare un immaginario che nasce dalle fiabe e dal poema epico per arrivare ai grossi fenomeni di culto di oggi. In mostra ci sono edizioni d’epoca di libri di fiabe, un Topolino apprendista stregone, prime edizioni di classici come Il signore degli anelli e di titoli della mitica collana Fantastica della Nord. Il tutto è completato da un angolo su Game of thrones con tanto di trono a grandezza quasi naturale, da un’esposizione di vestiti dal Signore degli anelli e da un muro dedicato a Harry Potter, con memorabilia varie per raccontare uno dei titoli che oggi ha avvicinato le giovani generazioni al genere.