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Qualcosa di straordinario. Fred Wilma e Bamm-Bamm a Point Barrow
A Point Barrow nel 1988 si è scatenata una lotta per salvare tre balene grigie prigioniere in questo luogo sperduto nell'Alaska degli eterni ghiacciai. Dal libro pubblicato l'anno dopo di Thomas Rose ed intitolato Freeing the Whales (Liberando le balene), è stato tratto il film Qualcosa di straordinario (Big Miracle) diretto da Ken Kwapis e starring Drew Barrymore nella parte dell'attivista Greenpeace Rachel Kramer e John Krasinski in quelle del giornalista Adam Carlson.
Un gigantico clamore mediatico e ciò che salverà le balene da interessi di partito e petroliferi, come ben chiarisce la vicenda, vera, che ha fatto intervenire lo stesso Presidente degli Stati Uniti con la Guardia Nazionale, dopo aver capito che l'intera opinione pubblica americana tifava per la salvezza delle tre balene grigie, un'intera famiglia, intrappolata sotto il ghiacciaio del Circolo Polare Artico. Lo stesso scopo promozionale e mediatico su cui si è mossa l'attivista di Greenpeace nel film, Rachel Kramer – la bravissima Drew Barrymore – per far intervenire prima il magnate della trivellazione petrolifera, nel ruolo l'attore Ted Danson, e non ultimi i russi con la loro gloriosa rompighiaccio (l'ultima possibilità per le balene), chiamati a contribuire dagli stessi Stati Uniti, guidati da un repubblicano come Ronald Reagan alla fine della Guerra Fredda.
Il film effettivamente commuove ed è ben diretto con virate ironiche tipicamente americane (l'affare della vendita dei cartoni per restare sul ghiaccio da parte del piccolo del luogo Ahmaogak Sweeney, esordiente), ed una sottostoria che conduce i due ex – l'attivista Rachel e Adam, protagonisti – a ricontrarsi su un terreno ostile come l'Alaska.
Per le tre balene grigie si mobilita tutto il mondo ed il giovane giornalista Carlson guadagna i monitor mondiali dal Circolo Polare Artico grazie alle tre balene chiamate Wilma, Fred e Bamm-Bamm, che respirano grazie ad un buco che viene costantemente tenuto aperto per farle respirare. Tensione e compassione per la loro sorte tengono in allerta il mondo e hanno aiutato Greenpeace a sostenere una lotta che oggi si può considerare vinta (Giappone escluso: ma l'attenzione e l'azione sono deste).