[1]La mostra estiva del Museo del cinema di Torino alla Mole Antonelliana, in scena fino al 23 settembre, è Fuori dal set, fotografie di Chiara Samugheo per il cinema, una raccolta di foto che raccontano l’apporto dato al mondo del cinema, non solo italiano, della prima donna fotografa italiana, che scelse di intraprendere questa strada nella Bari degli anni Cinquanta, trasferendosi poi a Roma e Milano, e occupandosi ancor prima, di mettere in immagini i reportages di un Paese che cambiava, e poi di dare corpo ai sogni di Cinecittà e alle sue e suoi protagonisti.
Le intenzioni di Chiara Samugheo erano di intraprendere la strada di reporter d’attualità e sulla sua strada incontrò anche Henri Cartier-Bresson, rifiutando di entrare nella Magnum perché oberata di lavoro nel suo Paese, ma poi si trovò a lavorare per il cinema, e la mostra di Torino ricorda la sua attività in particolare in questo settore, con una raccolta di immagini che comincia con un assaggio sulle cancellate intorno alla Mole, per poi continuare all’interno.
Si inizia con un pannello che mette insieme una parte delle copertine di celebri riviste internazionali, da Panorama a Stern, da Epoca a Paris Match, con attrici ritratte da Chiara Samugheo, per poi proseguire con una galleria di foto di donne del cinema come Claudia Cardinale, ancora oggi amica personale della fotografa, Liz Taylor, Kim Novak, Brigitte Bardot, Sofia Loren, Joan Collins, Michèle Mercier, Geraldine Chaplin, solo per citare alcuni nomi. Non mancano gli attori, tra cui Nino Manfredi, Marcello Mastroianni, Franco Nero, Clark Gable, e le immagini di una serie di coppie, nella vita o anche solo sullo schermo, tra cui spiccano una bella foto di Federico Fellini e Giulietta Masina e una di Raimondo Vianello e Sandra Mondaini. La mostra si conclude con una serie di scatti in bianco e nero di registi italiani e stranieri e con alcune sperimentazioni grafiche di Chiara Samugheo con la grafica e il fumetto.
Chiara Samugheo, classe 1935, oggi risiede a Nizza, in Costa Azzurra, ma collabora spesso con un archivio a Parma: la mostra del Museo del cinema di Torino, che mette in risalto il suo stile spiritoso e quotidiano, con le dive, bellissime, ritratte senza fronzoli, è l’occasione per riscoprire un’artista oggi inspiegabilmente caduta nel dimenticatoio da una ventina d’anni, salvo che tra gli addetti ai lavoro e le persone della sua generazione.
Il Museo del cinema e la mostra su Chiara Samugheo, all’interno, come sempre per le mostre, del percorso di visita, sono aperti dal martedì al venerdì e la domenica dalle 9 alle 20, sabato dalle 9 alle 23. Da segnalare nella collezioni permanente, la sezione precinema con lanterne magiche ed altre magie al primo ammezzato e la parte sul divismo nel salone centrale, con una vetrina dedicata a Marilyn Monroe, di cui ricorre quest’anno il cinquantenario della morte.