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Brilliant Classics. Vivaldi cameristico con l'ensemble L'Archicembalo
L'ensemble L'Archicembalo, Marcello Bianchi, Paola Nervi,violini, Claudio Merlo, cello, Matteo Cicchitti, violone e violone in sol, Daniela Demicheli, clavicembalo, in un triplo CD Brilliant Classics propongono tutte le Sonate per due violini e basso continuo di Antonio Vivaldi, completando un progetto che ha già visto protagonista l'ensemble in un'altra incisione, sempre per Brilliant, con un altro cofanetto di quattro CD con tutte le Sinfonie e Concerti per archi.
Abbiamo già incontrato su queste pagine l'Ensemble L'Archicembalo in occasione dell'uscita di altre registrazioni vivaldiane. Con questo triplo CD Briliant Classics è possibile apprezzare le conosciute qualità artistiche degli artisti che lo compongono, che affrontano in questa occasione una serie di sonate per due violini e continuo di Antonio Vivaldi nelle quali emergono le caratteristiche della scrittura del veneziano per un organico ridotto e squisitamente cameristico.
Nello sterminato panorama della produzione musicale barocca, le composizioni per uno o due strumenti espressivi con il continuo, seguendo il modello proposto da Corelli con le sonate cosiddette da chiesa o da camera, rappresentano probabilmente il genere più utilizzato dai compositori europei. Anche Vivaldi ovviamente non poteva esimersi dall'utilizzare questo schema compositivo, e L'Archicembalo con questa imponente registrazione offre all'ascoltatore la possibilità di avere un quadro completo della sua produzione in questo ambito. Nei tre CD che costituiscono il cofanetto sono presenti infatti le dodici Sonate op.1, le due sonate dell'op.5 e sei Sonate senza numero d'opera.
Si accennava alla definizione di Sonata da chiesa e Sonata da camera, due tipologie che differivano non per il luogo di esecuzione ma per l'utilizzo o meno di forme di danza al loro interno, mantenendo comunque in entrambi i casi un'alternanza di tempi lenti e veloci. In questo caso Vivaldi utilizza entrambi gli schemi, proponendo anche, nella Sonata n.12 dell'Op.1, la sua lettura e realizzazione delle variazioni sul celeberrimo tema de “La Follia”, così come aveva fatto Corelli nella dodicesima Sonata dell'opera quinta.
Chi conosce ed ama Vivaldi riconoscerà immediatamente il linguaggio del compositore: un'inventiva inesauribile di idee ritmiche e melodiche, un'energia inarrestabile nei tempi veloci, il dialogo fra gli strumenti mai banale e perfettamente calibrato, grande liricità nei tempi lenti, proporzioni perfette. Tutte caratteristiche impeccabilmente evidenziate dagli esecutori: Marcello Bianchi, Paola Nervi, violini, Claudio Merlo, cello, Matteo Cicchitti, violone e violone in sol, Daniela Demicheli, clavicembalo.
Un organico del genere non consente mimetizzazioni: tutto appare, anzi si ascolta, con molta chiarezza e gli esecutori, oltre ad un ottimo affiatamento, devono possedere un bagaglio tecnico di prim'ordine se l'obiettivo è quello di raggiungere alti livelli qualitativi. Come abbiamo già evidenziato in passato, questi requisiti sono posseduti dai componenti L'Archicembalo ed anche in questa occasione l'ascolto non solo è gradevole ma consente all'ascoltatore di avere un quadro completo, accurato ed autorevole del pensiero e della visione estetica vivaldiana per questo genere di composizioni.
Ottima la presa di suono, sempre equilibrato il fraseggio ed il rapporto dinamico e timbrico fra gli strumenti, impeccabilmente e con grande fantasia e perizia realizzato il continuo dal clavicembalo. Anche in questa occasione L'Archicembalo non delude le aspettative.