Dante a Palazzo Incontro. Il sorriso in folio della Commedia

Articolo di: 
Livia Bidoli
Commedia col commento di Cristofaro Landino

Un excursus a Palazzo Incontro a Roma, sul nostro primo "linguista" e poeta in italiano, Dante: per riaffermare ancora una volta l’unità della nostra penisola nell’anno del settecentocinquantenario, attraverso i primi manoscritti e le prime stampe, dal '300 fino al XX secolo, tutte di proprietà di Livio Ambrogio che, insieme alla Casa di Dante di Roma e al Centro Pio Rajna - Centro di studi per la ricerca letteraria, linguistica e filologica, ha organizzato una mostra in collaborazione con Civita e con la Libreria antiquaria Philobiblon, aperta dal 21 giugno fino al 31 luglio 2011. Il catalogo, compensivo di tutte le illustrazioni, e con la cura tra gli altri di Enrico Malato e Andrea Mazzucchi, è pubblicato dalla Salerno Editrice.

Il titolo della mostra prende spunto da alcuni dei più celebri versi danteschi, tratti dal canto conclusivo del Paradiso: Nel suo profondo vidi che s'interna,/legato con amore in un volume,/ciò che per l'universo si squaderna:/sustanze e accidenti e lor costume/quasi conflati insieme, per tal modo/che ciò ch'i' dico è un semplice lume (Paradiso, XXXIII, vv. 85-90). Ed è proprio l’amore per i volumi, del sommo poeta, “la prima bella edizione che ho comprato era Martello (col commento di Niccolò Tommaseo, del 1965, N.d.C.), un’altra, strapagata dal diffidente libraio, una Roviglio del 1552”, che guida la voce di Livio Ambrogio nella scelta del suo peregrinare tra i folii danteschi, non solo della Commedia ma anche degli altri testi a suo nome, dalla Vita nuova al Convivio, e degli altri scrittori che formarono la “corona” della letteratura italiana: Petrarca e Boccaccio.

Innamorato di Lorenzo Da Ponte, librettista per Mozart, cui lo collegava la stessa passione per gli studi danteschi, seguì la sua biografia d’emigrante (in mostra il volume delle Memorie, New York, Gray & Bunce, poi John H. Turney per l'autore, 1829-30) in America e poi di insegnante di italiano, cui si deve la trasmissione dei nostri poeti nelle lande pionieristiche conquistate; ed il modello di Don Giovanni, ripreso dall’Inferno del poeta, che inghiotte il dissoluto fra le fiamme e i diavoli, mentre il Coro intona: “Resti dunque quel birbon Con Proserpina e Pluton”.

Il vero viaggio, tra questi libri, si ha a cominciare dalle copertine e dall’oggi fino al Trecento, da quelle, coloratissime, le meraviglie della Stamperia di Tallone nel Novecento, assicurandoci che il culto continua, come anche quella, prettamente esoterica, con un triangolo dorato ed un mezzo sole sulla copertina rosso-nera della Bottega Fangola del 1997.

All’indietro e ricopriamo con l’oggi, per esempio attraverso le visionarie illustrazioni di Monika Beisner, nella versione a cura di Giorgio Petrocchi della Stamperia Valdonega di Verona (dicembre 2005), che l’immaginario delle Cantiche non è scaduto come si pensa a scuola, dove l’insegnamento non è impartito come un diletto (sic!) e tantomeno al passo coi tempi, eccetto determinate scuole d’insegnamento d’avanguardia - penso alla Montessori ed altri come lei, che ha aperto il guado per l’istruzione come gioco e che potrebbe essere applicata con varianti alle superiori -, che stentano a farsi largo in questo paese gerontofilo e “contro” la cultura.

Qui, nella mostra, questi volumi, con i loro contenuti, mai da considerare a parte, hanno posto, nei luoghi deputati e liberi in cui il respiro è unico, un afflato continuo per respirare l’aria delle parole miniate e stampate, dai protografi di Sweynheim e Pannartz del 1468 alla Commedia col commento di Cristofaro Landino, che la Casa di Dante ha lasciato in esposizione in una stanza apposita nel percorso della mostra. Quest’ultima, pubblicata a Venezia nel 1491 da Pietro Piasi (noto come Pietro Cremonese) è un esemplare la cui ricchezza in illustrazioni di pregio non ha confronto, ed è corredata da 400 figurazioni a cura di Antonio Grifo (Venezia, 1430-1510).

Oltre alle miniate, raccolte nella sala della Casa di Dante ma anche in tutte le altre, ciò che stupisce maggiormente è la dedicazione di tanti artisti, dalle visioni profetiche di William Blake (Blake's Illustrations of Dante, London 1892, incerta la data) che ha inciso i primi sette disegni che sono in mostra quando ne erano prospettati almeno cento (ma morì prima di continuare nel 1827); alle illustrazioni di Salvador Dalì, della Stamperia Valdonega per Arti e Scienze-Salani di Verona (1963-64); la pubblicazione di Dante Gabriel Rossetti, Early Italian Poets (London, Smith, Elder and Co., 1861) con autografo, che ha nel nome incisa la sua stessa passione; John Flaxman nell’edizione di Tommaso Piroli di Roma del 1802; il manoscritto autografo di Jorge Luis Borges, sul saggio La última sonrisa de Beatriz, (1948); la versione Alinari della Commedia, fino alla Lettera a Dante di Roberto Benigni, del 2007, da cui estrapolo qualche riga, a ‘contare il lavoriò dei fregiatori dell’opera massima: “che in poesia si usa lo stesso amore e lo stesso numero di parole per descrivere gli ordini angelici e il gesto di un sarto che con poca luce introduce il filo nella cruna di un ago”. Come a dire, Dante e Dio sono artigiani della stessa opera, la poesia che come ogni arte ci sorprende ed affascina e che, come la bellezzanasce terribilmente” (dalla Lettera a Dante di Roberto Benigni del 2007 poi messa in scena da lui stesso; pubblicata in The Divine Comedy, edizioni Valdonega, di Robert e Jean Hollander. Inoltre è presentata in un video inedito di 15 minuti allegato al primo cofanetto dei Dvd di TuttoDante.)

Pubblicato in: 
GN58 Anno III 27 giugno 2011
Scheda
Titolo completo: 

Dante poeta e italiano «legato con amore in un volume»

Roma, Palazzo Incontro, via dei Prefetti 22
dal 20 giugno al 31 luglio 2011
Promotore Provincia di Roma

Progetto scientifico della mostra
Casa di Dante in Roma
Centro Pio Rajna. Centro di studi per la ricerca letteraria, linguistica e filologica

Mostra a cura di
Livio Ambrogio
Enrico Malato
Andrea Mazzucchi

Organizzazione Civita: 06 692050220

In collaborazione con Enel

Orari 10-19. Lunedì chiuso
Biglietto: Intero 6€, ridotto 4€
Informazioni e prenotazioni:
06 32810; www.fandangoincontro.it