Adelphi. Georges Simenon ed il cinico impero dei Ferchaux

Articolo di: 
Giuseppe Talarico
Il primogenito dei Ferchaux di Georges Simenon

I libri di Georges Simenon rimangono nella mente del lettore per la perfezione stilistica con cui sono scritti e per la capacità di questo grande scrittore di indagare il lato oscuro della psiche umana. Nel suo celebre romanzo Il primogenito dei Ferchaux, edito in Italia nella collana Biblioteca Adelphi, Simenon racconta con un ritmo narrativo incalzante e intensissimo la vicenda dei due fratelli Ferchaux, due imprenditori che, all’epoca del colonialismo, nel Congo Belga riuscirono ad edificare un immenso impero economico con metodi truffaldini ed illeciti.

Nella premessa a questo meraviglioso romanzo, un classico del Novecento, l’autore ammette di avere tratto lo spunto per scriverlo da uno scandalo finanziario, di cui si occuparono i giornali francesi nella prima parte del Novecento, e nel quale furono coinvolti uomini politici, banchieri, esponenti del mondo finanziario ed economico. All’inizio del romanzo compare un giovane, Michel Maudet che si muove nelle vie di Parigi insieme alla sua giovane moglie Lina, alla ricerca di un lavoro e di una opportunità. Maudet, casualmente, viene a sapere che un signore, Diedonnè Ferchaux, è alla ricerca di un segretario.

Maudet lascia Parigi e si reca a Caen per incontrare Ferchaux, sperando di essere assunto. Vivendo in una villa isolata, situata in mezzo alle dune di fronte al mare, Frechaux suscita curiosità e ammirazione nell’animo di Maudet, che rimane soggiogato dalla sua forte personalità. Ferchaux comprende che il giovane ha l’ambizione che da giovane lo ha spinto a lasciare la Francia per intraprendere le sue attività nel Congo Belga, grazie alle quali è riuscito ad edificare un immenso impero coloniale, insieme a suo fratello Emile Ferchaux. Per questo motivo assume il giovane Maudet come suo segretario.

Frequentandone la casa Maudet scopre che Ferchaux è un uomo ricchissimo e che rischia di finire in galera in Francia, poiché durante la su permanenza nel Congo Belga, dove era denominato il satrapo dell’Ubanghi, ha ucciso tre neri. In un primo momento questa vicenda era stata ignorata dalla giustizia francese, ma, in seguito all'iniziativa di un dipendente dell’amministrazione francese Arondel, il quale svolgeva le sue attività nello stesso Congo Belga, viene scatenata una guerra contro l’impero economico dei Ferchaux mediante una persecuzione amministrativa. Per questo motivo, Ferchaux si trova impegnato, quando assume come segretario il giovane Maudet, ad evitare il giudizio penale, a soffocare lo scandalo finanziario e giudiziario, ed a ricattare gli uomini politici e del mondo economico per scongiurare il rischio che il suo immenso patrimonio sia annientato e che lui finisca, per i crimini di cui si è reso responsabile, in carcere.

In questa parte del romanzo è straordinario vedere come Simenon rappresenta  il rapporto tra ricchezza e potere economico e il tema della giustizia, descrivendo tutti i sistemi abietti e deplorevoli a cui gli uomini ricchi ricorrono per sottrarsi alla giustizia penale, perché si considerano al di sopra delle leggi degli uomini, sui cui si basano le società democratiche di antica tradizione liberale. Malgrado i suoi ripetuti tentativi di evitare lo scandalo, Frechaux viene accusato del delitto di cui si è reso responsabile, ed è costretto a fuggire, in compagnia del suo segretario e della moglie, verso la Francia profonda, rifugiandosi a Dunkerque. In questa città Ferchaux viene a sapere dai giornali che il fratello, Emile Ferchaux, in seguito allo scandalo, si è ucciso avvelenandosi nel suo castello. Questi tre personaggi in fuga, Ferchaux, Maudet e la moglia Lina, vivono in questa città, a Dunkerque, per un breve periodo di tempo in una anonima pensione.

Ricercato dalla polizia francese, dopo che contro di lui è stato emesso un mandato di cattura per omicidio, Ferchaux fugge verso Panama con una parte cospicua dei suoi capitali in compagnia del suo segretario,  che senza scrupoli abbandona sua moglie a Dunkerque. Qui i due uomini Ferchaux e Maudet vivono la loro vita per alcuni anni. Nel libro Panama con il suo famoso canale, crocevia di scambi commerciali e del turismo internazionale, viene descritta con delle immagini letterarie indimenticabili per la loro perfezione poetica.

L’aspetto singolare del libro è legato ai motivi misteriosi per i quali un giovane uomo intelligente come Maudet avverte il bisogno di seguire uno spregiudicato uomo di affari come Ferchaux nel suo esilio a Panama. Ferchaux nel libro viene presentato come un uomo privo di sentimenti e condannato per questo alla solitudine, mentre Maudet incarna la figura del giovane ambizioso che, pur di raggiungere la ricchezza e godersi la vita, è capace di superare il limite imposto agli uomini dal rispetto del codice etico e morale, che precede le leggi codificate dagli uomini. Innumerevoli sono i personaggi che il lettore incontrerà in questo variopinto romanzo, delineati con grande profondità psicologica da Simenon, nel quale viene descritta la vanità e l’ambizione umana.

Pubblicato in: 
GN10 Anno IV 16 gennaio 2012
Scheda
Autore: 
Georges Simenon
Titolo completo: 

Il primogenito dei Ferchaux
Traduzione di Laura Frausin Guarino
Editore Adelphi Collana Biblioteca
Pagine 363
€ 16,00