Ciò che l'isola dice. Un onirico viaggio tra le dune ed il verdemare

Articolo di: 
Livia Bidoli
Ciò che l'isola dice

Cosa suggerisce un'isola? Un melologo composto da Ugo Magnanti e Cristina Annino, con il tessuto musicale del Maestro Fausto Ciotti si avventura sulle ciclabili della poesia, inoltrandosi sulle dune, sui rami che si sporgono sul mare, nei tramonti di un perimetro, come quello della Sardegna, che sembra uno smeraldo oblungo alla ricerca delle sue acque.

Edito da FusibiliaLibri, questa perla raccolta dal mare è anche materialmente preziosa: stampata in carta pregiata e cucita a mano, riporta una tavola di Stefania Sergi e si compone di un disco allegato, alla chitarra Fausto Ciotti, mentre le voci che decantano la poesia sono dei due autori, Cristina Annino e Ugo Magnanti, nonché di Maria Luisa Bigai. Rispettivamente, queste voci sono presentate come in un testo teatrale: Ugo Magnanti è il Ciclista essenziale;  Cristina Annino, una Bruxa (cioè una creatura a metà strada fra il fantastico e il reale) e Maria Luisa Bigai riveste il ruolo di Testimone insulare.

In fondo questa Bicinuragica poetica, riprendendo le prime esplorazioni poetiche di Ugo Magnanti con Claudia Tifi ed altre poetesse e poeti, è quel che si dice una “quest” una “ricerca spirituale”, un wandering, un pellegrinaggio fra le rive ed i dossi, tra i paradisi afrodisiaci delle spiagge sarde e le alture piu' adunche, aride, dell'entroterra battutto dal sole. Riassumerlo possiamo con l'epigrafe di Carlo Levi da “Tutto il miele è finito”, che introduce la silloge:

Questo selvatico spazio vuoto di storia, che colma il cuore di un antichissimo, delizioso spavento.

Ardua è la terra di Sardegna e, sebbene accompagnati dal dolce schitarrare del Maestro Ciotti, sulle vette albeniziane nuragiche, sentiamo che le asprezze accompagnano quelle “bacche odorose” che denota il Ciclista Magnanti, nonostante “Nessuno mai muore” di quelle, e che “Il loro giorno lo fanno e lo rifanno, per la seguente purezza”, come afferma il Testimone Bigai, sebbene si riferisca all'andare ed al tornare che sfumano.

Questo libro si può leggere ed ascoltare, sussurrare ed obliare nei ritmi adunchi delle parole, dipinti tra le note e, come la Bruxa Annino ricorda; “La mia bella Majarza mai dorme e sogna/ le amiche sulla riva sottile”: un gioco tra l'onde, un dipinto di Giorgione, una malìa che accomuna le sonde di muliebri declivi che nascondono, immergendolo nel verdemare, il sottile andirivieni del sussulto d'amore.

Ciò che l’Isola dice. Capriccio sul mal di Sardegna è un viaggio onirico scritto da poeti, dal quale suggere un idromele dolcissimo, teneramente appoggiati su materne rotondità, che siano dune, pelle riarsa dal sole, morbidamente spruzzata di gocce rinfrescanti, oppure polvere di sabbia colorata che riprende le nostre sembianze accogliendole.

Pubblicato in: 
GN11 Anno XV 18 gennaio 2023
Scheda
Autore: 
Cristina Annino e Ugo Magnanti
Titolo completo: 

Ciò che l’Isola dice. Capriccio sul mal di Sardegna
Musica di Fausto Ciotti
Editore: FusibiliaLibri
Collana: palco n° 6 – edizione speciale
Anno 2022
pp. 40
formato 17×15
15,00 euro
ISBN 9788898649891