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Clariloqui per Pasqua. José Daniel Cirigliano al clarinetto
Per augurare la buona Pasqua abbiamo scelto questa volta un cd tutto dedicato a clarinetto, o ai "clarinetti", visto che ne esistono vari ed antichissimi, di questi strumenti a fiato ad ancia semplice battente, il cui antenato è il memet egizio ed anche il launeddas sardo. José Daniel Cirigliano quindi giustamente appone la scritta "clarinets" come strumenti del suo cd intitolato Clariloqui, un titolo che comprende brani di compositori soprattuto dell’ultima parte del Novecento, in particolare le prime due sezioni, sottotitolate Amicizia e ed Epitaphs.
Queste due prime sezioni dell'album sono dedicate rispettivamente a due autori che sono Ingvar Lidholm (1921-2017, svedese; la seconda all'americano William Overton Smith (1926-2020). La prima sezione, ovvero Amicizia, è stata composta dal Lidholm nel 1980 e si compone di quattro brevi sezioni aforistiche, che dipingono paesaggi con infuenze chiaramente jazzistiche. Lidholm lavorà alla Rado Svedese e cooperò anche con o Studio di Fonologia di Milano, sempre negli stessi anni '50 del Novecento. Amicizia lo scrisse per il suo amico compositore Ingmar Bengtsson. Diviso in quattro sottosezioni è arricchito da un tocco à la Carl Nielsen, il piu' noto e prolifico compositore danese dell'ultimo Ottocento e primo Novecento, in particolare dal punto di vista sinfonico, ma non solo.Il quarto movimento, Amabile, è in assoluto il piu' lirico ed affascinante dei momenti di Lidholm e Cirigliano vi aggiunge un tocco assolutamente unico, e non solo timbricamente.
L'americano William Overton Smith fece parte del celebre ottetto di Dave Brubeck e negli anni '60 collaborò anche con Luigi Nono, questa sua composizione Epitaphs del 1993 sembra un project con una storia raccontata a voce e clarinetto da Cirigliano. L'impronta jazz di Bill Smith, il suo nome da palcoscenico, è evidentissima ed è movimentato ed energetico ogni brano: grandissimo clarinettista lui stesso, Smith sperimentò in tutti gli anni '60 con i piu' grandi del jazz, anche con il sassofonista Paul Desmond. Fra i vari riconoscimenti vi sono il Prix de Rome ed il Guggenheim Fellowship. Epitaphs è stato scritto per due clarinetti in si bemolle che suonino simultaneamente: l'epigramma che precede (e che narra ogni "storia") è letto da Cirigliano, come sopra detto. I testi letti sono di una poetessa greca del III secolo. a.C., Anite di Tegea, come questo, dedicato ad un delfino e che descrive la realtà marina intorno ad una statua:
È sacro a Cipride il luogo, poiché fu caro a lei sempre scorgere dalla riva il luccicante mare, per dar felice la rotta ai navigatori: dintorno trema l’onda alla vista della sua fulgente statua.
Le altre pagine, di ben otto autori diversi, in maggioranza italiana ancora viventi, sono piccole preziosità che José Daniel Cirigliano esegue con attento e periglioso slancio sia col clarinetto di bassetto sia con il clarinetto soprano, confermando la sua eccellente preparazione che ha ottenuto attraverso gli studi con il M° Michele Pepe, presso il Conservatorio di musica di Benevento, e i corsi di perfezionamento e interpretazione clarinettistica con il M° Ciro Scarponi. Nella scheda del cd annotiamo e consigliamo di ascoltarlo a Roma nel suo prossimo concerto il 26 aprile al Conservatorio di Santa Cecilia.