Editoriale. Libertà è il nome di chi manifesta. Exit Strategy il dovere del Governo

Articolo di: 
Livia Bidoli
Libertà

Mentre la Corte suprema americana boccia l'obbligo vaccinale contro il covid-19 per le grandi aziende, il Belpaese si avvia verso una china di sconfitte basandosi su obblighi surretizi e non, tutti orientati all'obbligo crescente di green pass (che di verde non ha proprio nulla, sic!) mentre i contagi salgono allo stesso ritmo della vaccinazione, ormai giunta intorno all'80% con due dosi o monodose, al 90% con anche una sola dose (fonte Gedi visual: 79,7%; sopra i 47 milioni), e l'immunità di gregge sempre piu' lontana, ad ogni, prevista, variante.

Viene il dubbio, dati alla mano, che il contagio è direttamente proporzionale al vaccino, diversamente da come ci comunicano le fonti governative. Inoltre, i sanitari, tutti vaccinati per decreto, fanno esplodere contagi nelle terapie intensive determinando ulteriori focolai, come a Gela (Caltanisetta), dove è stato chiuso un intero reparto.

Nonostante le innumerevoli proteste in tutte le città d'Italia contro il certificato sanitario - tra cui l'ultima a Roma con 50.000 persone riunite a San Giovanni il 15 gennaio da tutta Italia (vedi foto di Giulio Meschini) - denominato impropriamente “green pass” (perchè verde? Un semaforo per i diritti non c'è mai stato, sono costituzionalmente garantiti), si prosegue con un colore che vieta di lavorare esattamente come la tessera fascista, anche questa verde, una strana coincidenza. Eppure Carl Gustav Jung sottolineava che le coincidenze non esistono...

Come però la gente piu' varia è giunta a non fidarsi dei vaccini contro il covid-19?
Nelle forme piu' varie, e soprattutto coinvolgendo il personale piu' variegato: dall'Esercito ai vigili urbani passando per la polizia; fino agli RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) oppure agli informatici, fino agli stessi medici (tanti sono sospesi per non aver adempiuto all'obbligo); questo perchè né il governo tantomeno i medici hanno fornito risposte coerenti ed univoche alle loro domande sui vaccini e sulla vaccinazione. Per esempio; un guarito dalla malattia covid-19 perchè si dovrebbe vaccinare visto che, per le malattie da vaccino obbligatorio risulterebbe immune? Esempio: prendo la varicella e guarisco, sono immune al 100% e non ho nessun bisogno di eseguire la vaccinazione. Quesito posto anche alla ex-Ministra della Salute Lorenzin, che non ha titolo per occuparsi di Salute, come Speranza, laureato in Scienze Politiche, e che non sa rispondere a questo semplice quesito del Dottor Frajese.

Forse sarebbe meglio prendere un'altra strada, quella della cure, come ha fatto il tennista campione mondiale Novak Djokovic, investendo in un’azienda farmaceutica danese, la QuantBioRes, impegnata a sviluppare una cura per contrastare il Covid, e apportando il 40% dei fondi per lo sviluppo insieme alla moglie Jelena, detentrice dell'altro 40%.

Sarebbe ora che il governo italiano mettesse in moto una exit strategy che non continui a dissanguare il paese ed i suoi lavoratori.

Pubblicato in: 
GN12 Anno XIV 21 gennaio 2022