Firestarter. Il paranormale e la forza del male

Articolo di: 
Teo Orlando
Firestarter

Dal 12 maggio è in uscita nelle sale cinematografiche il remake di Firestarter, di uno dei thriller nati dalla penna di Stephen King: è la storia  di una ragazza (in realtà poco più di una bambina, con soli 11 anni) dotata di straordinari poteri pirocinetici che deve lottare per difendere sé stessa e la propria famiglia da poteri oscuri che tentano di catturarla e sottometterla al loro dominio. Il regista Keith Thomas (The Vigil – Non Ti Lascerà Andare), con lo sceneggiatore Scott Teems, è riuscito a riprodurre molto bene il continuo senso d'angoscia che traspare nelle pagine dello scrittore americano.

Nella apparentemente tranquilla profonda provincia americana (che, come da stereotipo, dietro un'apparenza di piatta tranquillità e di routine quotidiana nasconde le più truci violenze e i più gravi disagi psichici), una coppia di genitori, Andy (Zac Efron, già in film come Ted Bundy, Fascino Criminale, The Greatest Showman) e Vicky (Sydney Lemmon, distintasi in Fear the Walking Dead e Succession) ha dovuto convivere con la disperata necessità di nascondere la propria figlia Charlie (Ryan Kiera Armstrong, nata nel 2010, ma già distintasi in film come American Horror Story: Double Feature e La guerra di domani/The Tomorrow War) da una pericolosa e semi-illegale agenzia federale (chiamata The Shop) che vuole sfruttare una virtù particolare della bambina: quella di poter generare emissioni di calore incendiario al livello di armi di distruzione di massa. In questo potrebbe ricordare The Human Torch, leggendario eroe dell'universo Marvel, poi identificato come membro più giovane dei Fantastic Four (quasi contrapposto a The Iceman degli X-Men).

Il padre ha insegnato alla piccola Charlie come gestire il proprio potere, su cui non ha un controllo totale, tant'è vero che esso si manifesta soprattutto in situazioni di panico o quando  sopravvengono rabbia o dolore. Purtroppo, a mano a mano che Charlie cresce e matura, diventa sempre più problematico controllare un potere la cui origine – come alludono alcuni indizi disseminati nel film – non ha soltanto un'origine fisica né dipende solo da mutazioni organiche della bambina, ma potrebbe dipendere da fattori sovrannaturali.

Un incidente e un successivo incontro casuale con una coppia di anziani mette in moto un misterioso agente federale, John Rainbird (Michael Greyeyes, a cui il ruolo di villain sembra particolarmente congeniale e che ha già dato buone prove di sé in film come Wild Indian e Rutherford Falls), il quale si prefigge il compito di trovare la famiglia e prendere in consegna Charlie una volta per tutte. Ma la vicenda prenderà una piega inaspettata, soprattutto dopo la morte di Vicky.

Nel film troviamo anche altri notevoli attori, come Kurtwood Smith (Amityville: Il Risveglio - Amityville: The Awakening, Hitchcock), John Beasley (Anarchia: La Notte del Giudizio - The Purge: Anarchy, Al Vertice della Tensione - The Sum of All Fears) e Gloria Reuben (Lincoln, Mr. Robot). La colonna sonora è invece dovuta al leggendario John Carpenter, il quale ha saputo creare un tessuto sonoro molto adatto a scandire i momenti di maggiore suspense.

In realtà, il romanzo Firestarter venne pubblicato nel 1980 e  trasformato in sceneggiatura per il cinema dopo quattro anni, nel 1984: diretto da Mark L. Lester, venne interpretato da una giovane Drew Barrymore e impreziosito da una colonna sonora dei Tangerine Dream. Il produttore del remake, Jason Blum, ha dichiarato che “esiste una nuova generazione di amanti del genere horror che probabilmente hanno sentito parlare del primo film, ma non lo hanno visto". Ha così pensato che fosse una grande opportunità "per rendere la storia più contemporanea e scoprire nuovi personaggi.”

Nel romanzo di King regista e sceneggiatore hanno visto l’opportunità di enfatizzare alcuni elementi non presenti nel film precedente: ad esempio il disagio e i crescenti ostacoli per la bambina, Charlie, oltre alle paure, alle ansie e alla determinazione dei genitori di difenderla a ogni costo. Si nota anche l'influsso dei film tratti dai fumetti Marvel, dove si distinguono i mutati, ossia coloro che acquisiscono i superpoteri tramite mezzi artificiali, e i mutanti, ossia coloro che li posseggono già nel loro corredo genetico: qui Charlie sembra appartenere alla prima categoria, perché ha ottenuto i propri poteri come risultato di esperimenti medici completamente top-secret a cui i genitori avevano partecipato anni prima della sua nascita. Ma alcuni particolari vengono lasciati nell'ombra (ad esempio, i poteri dei genitori stessi, la capacità di leggere nei pensieri altrui del padre, e la telecinesi della madre hanno un'origine indeterminata), così come spesso scompare il confine fra naturale e soprannaturale.

Un ulteriore elemento qualificante del film è quello della gestione del dolore: in Firestarter, la rabbia di Charlie può arrivare a uccidere: l’idea della pirocinesi – stimolata da rabbia, amore, paura – in grado di manifestarsi fisicamente e, nel caso specifico, nella forma del fuoco, è  il modo fisico di affrontare disperazione e sofferenza. E, come spesso accade in Stephen King, non sembra esserci una via di redenzione, né si possono identificare i personaggi "buoni" distinguendoli dai "cattivi" di turno, perché il Male sembra un virus pandemico che coinvolge l'intera umanità.

Pubblicato in: 
GN28 Anno XIV 14 maggio 2022
Scheda
Titolo completo: 

Firestarter
Regista  Keith Thomas
Sceneggiatura   Scott Teems
Basato sul romanzo  Firestarter di Stephen King
Prodotto da:
Jason Blum
Akiva Goldsman

Interpreti   

Zac Efron
Ryan Kiera Armstrong
Sydney Lemmon
Kurtwood Smith
John Beasley
Michael Greyeyes
Gloria Reuben

Musica  John Carpenter

Distribuzione    Universal Pictures