Fra druidi e unicorni. Comics dal Medioevo

Articolo di: 
Elena Romanello
L'unicorno

Dopo aver già presentato altre interessanti opere del genere, la Panini Comics aggiunge al suo catalogo due nuovi titoli fantasy franco-belgi, I druidi del terzetto franco-canadese Jean Luc Istin, Thierry Jigourel e Jacques Lamontagne, e L’unicorno di Mathieu Gabella e Anthony Jean. Due storie ascrivibili all’universo del fantastico, ma in realtà molto diverse tra di loro, con l’unico punto in comune di partire dalla realtà storica per costruire i loro intrecci, fantastici ma anche con riferimenti e tematiche al mondo attuale.

I druidi, di cui finora in italiano sono usciti i due volumi Il mistero degli Ogham e La lancia di Lug, raccontano uno dei tanti scontri di civiltà nel corso della Storia, avvenuto non in Oriente o nelle Americhe, ma in Europa, quando la civiltà celtica si dovette confrontare e cominciare a soccombere davanti al crescente potere del cristianesimo nell’ormai caotico Impero romano. Non è la prima volta che un certo tipo di fantasy tratta questo argomento, ma I druidi è interessante e originale, scegliendo come luogo dell’azione una terra mitica come la Bretagna, di cui rielabora le leggende e le tradizioni legate a questo periodo storico, grazie alla conoscenza dello sceneggiatore Thierry Jigourel per la cultura celtica e bretone.

L’unicorno, una serie conclusa dopo i due volumi usciti in italiano, vira invece più nel territorio del thriller esoterico, ma non l’ennesima copia del celeberrimo Codice da Vinci di Dan Brown. Protagonista della vicenda è un personaggio realmente esistito nella Francia del Cinquecento, divisa tra la voglia di cultura e di scienza del Rinascimento e l’oppressione delle guerre di religione, e cioè Ambroise Parè, medico considerato uno dei padri della medicina e chirurgia come la conosciamo oggi. In un mondo in cui è facile essere accusati di eresia, Parè ha un approccio verso il corpo umano: scientifico e non basato su superstizioni, mentre intorno a lui, vari suoi colleghi vengono assassinati.

L’anziano saggio indaga e scopre l’esistenza di un complotto per sterminare l’antica confraternita degli Asclepiadi, devoti ad Asclepio o Esculapio, ma anche per annientare le creature legate alla mitologia loro alleate. Sarà a Venezia che ci sarà la resa dei conti, non certo scontata. Il tema qui è il rapporto tra scienza e società, tra superstizione e ragione, e il rapporto con la diversità, che di fronte alla scienza dovrebbe svanire in nome dei suoi principi: cose tornate di attualità nel nostro mondo, sia pure in maniera diversa dal Cinquecento.

Entrambe queste opere si distinguono per la cura di disegni e colorazione, più vivace e brillante per I druidi, più cupa per L’unicorno - di cui esistono i meravigliosi arazzi al Musée national du Moyen Âge di Parigi -, dimostrando ambedue la cura e la considerazione che il mondo della Bande Dessinée ha da tempo ormai oltralpe, quella di un mezzo adulto capace di trasmettere storie e emozioni senza dimenticare cultura e erudizione. In ogni caso, anche qui in Italia ci sono e ci saranno estimatori di questo tipo di narrativa disegnata.

Pubblicato in: 
GN5 Anno Vi 3 dicembre 2013
Scheda
Titolo completo: 

L’unicorno, Mathieu Gabella e Anthony Jean, Panini Comics 13 euro

I druidi, Jean Luc Istin, Thierry Jigourel e Jacques Lamontagne, Panini Comics, 13 euro