Globe Theatre. La fuggevolezza del Sogno di Shakespeare

Articolo di: 
Giuseppe Talarico
Song to Song

La necessità di indagare intorno ai contenuti di un grande classico deriva dalla convinzione che ha sempre qualche elemento nuovo da offrire per comprendere la natura ambigua e sfuggente dei sentimenti umani, i quali, per  la loro essenza, sono mutevoli e cangianti. Al Globe Theatre Silvano Toti di Villa Borghese a Roma è in scena fino al 15 luglio 2012 lo spettacolo tratto dalla celebre commedia di Shakespeare Sogno Di Una Notte Di Mezza Estate con la regia di Riccardo Cavallo. Su questo grande testo della letteratura inglese in un suo saggio Italo Calvino, grande scrittore, osservava lucidamente che vi sono tre diversi livelli del reale che vengono rappresentati e descritti.

In primo luogo vi è la corte di Teseo, che sta per sposarsi con Ippolita. Il mondo onirico e soprannaturale è incarnato da personaggi come Oberon, Puck e Titania. Inoltre vi è la presenza della realtà teatrale, rappresentata dalle persone che lavorano per allestire lo spettacolo in cui mettere in scena la vicenda di Piramo e Tisbe. Nella prima parte dello spettacolo sulla scena compare Teseo, che ricorda a Ippolita come, oramai, sia imminente la data in cui verrà celebrato il loro matrimonio.

Dentro la Corte irrompono altri personaggi. Egeo informa il suo Duca che sua figlia Ermia presto sposerà Demetrio. Tuttavia, contro la volontà di suo padre che viene presentato come un uomo incline al dispotismo ed alla violenza, Ermia ama Lisandro, sicchè non desidera unirsi in matrimonio con Demetrio.

In questa prima parte dello spettacolo vi è una penetrante e significativa raffigurazione della inconciliabilità tra il mondo dei sentimenti e le convenzioni imperanti in una corte dominata dall'idea del potere arbitrario e privo di limiti. Ermia, posta di fronte alla scelta tra il matrimonio con Demetrio ed una vita condannata e votata alla solitudine ed al dolore, per sottrarsi alle angherie e alle prepotenze del padre, fugge nel bosco con l’uomo cha ama, Lisandro.

Intanto un nuovo personaggio appare sulla scena. Si tratta di Elena, una giovane donna che si strugge e soffre in preda al tormento, poiché ama, senza essere corrisposta, Demetrio. Poiché Elena è l’amica  di Ermia, con cui ha condiviso fin dall’infanzia la vita senza che fra di loro vi fossero segreti, apprende che Ermia sta per fuggire nel bosco. Per dissuadere Demetrio dal continuare ad amarla e per poterlo finalmente conquistare, gli rivela che Ermia è sul punto di rifugiarsi nel bosco con il suo amato compagno Lisandro. 

In questa parte dello spettacolo è straordinario assistere al modo in cui nella rappresentazione si sovrappongono ed intersecano i tre livelli del reale, di cui parlava Calvino.

Infatti, mentre Lisandro e Ermia dormono nel bosco, lontani dalla corte e dal dispotico genitore insensibile ed odioso, Oberon, figura che appartiene alla dimensione soprannaturale, compare in scena e, dopo aver avuto un dialogo aspro e violento con Titania che non vuole soggiacere al suo arrogante dominio, attraverso Puck decide di intervenire sui giovani innamorati, per influenzarne la volontà ed le scelte sentimentali.

Puck, secondo le indicazioni che ha ricevuto da Oberon, dovrà instillare negli occhi dei giovani un liquido tratto dai fiori, sicchè al loro risveglio i loro sentimenti muteranno repentinamente. Questo episodio, che ha un enorme importanza nel teso di Shakespeare, è utile per capire come i sentimenti umani abbiano una forma ed un contenuto che confina con il mondo di sogni, e, quindi, siano effimeri e destinati a una breve durata nel tempo.

Al risveglio, Lisandro abbandona Ermia nel bosco, la quale, sconcertata e in preda alla angoscia, si chiede come mai il suo giovane uomo l’abbia lasciata da sola senza una ragione ed un motivo. Elena, che in un primo momento era stata respinta da Demetrio, in seguito all’intervento di Puck, è desiderata sia da Demetrio che da Lisandro. Questo capovolgimento dei ruoli, nelle vicende amorose in cui sono coinvolti i quattro giovani personaggi, è notevole, poiché rivela come nella condizione umana tutto sia soggetto alla provvisorietà e come la felicità non possa che essere legata a brevi ed intensi momenti, irripetibili e unici.

Nella seconda parte di questo spettacolo, nel quale colpiscono sia i brani musicali il cui contenuto è simbolicamente capace di racchiudere i significati della commedia, sia i costumi che la scenografia, evocando i tre livelli di realtà presenti nella rappresentazione, tutto cambia.

Intanto sulla scena appaiono gli attori che stanno preparando l’allestimento di uno spettacolo, per fare rivivere sul palcoscenico la vicenda mitologica dell’amore contrastato tra Piramo e Tisbe, narrato da Ovidio nel grande libro Le  Metamorfosi.

In tal modo il tema del teatro nel teatro, che è ricorrente nella produzione letteraria di Shakespeare, basti pensare all’Amleto, nello spettacolo costituisce il terzo livello del reale, che rende ancora più complesso e ricco di senso questo spettacolo di Roberto Cavallo.

Con la definitiva riconciliazione tra Oberon e Titania, personaggi soprannaturali che abbandonano i mortali per ritornare nella loro naturale dimensione metafisica, le vicende amorose assumono uno sviluppo diverso.

Proprio mentre sta per essere celebrato il matrimonio tra Teseo ed Ippolita nella corte ad Atene, Ermia si ricongiunge con Lisandro ed Elena riesce a conquistare Demetrio, sicchè alla fine della commedia si hanno tre matrimoni, con l’approvazione del Duca.

Nella parte finale dello spettacolo, dopo che è avvenuta in modo esilarante la rappresentazione della storia mitologica di Piramo e Tisbe, una voce recitante ricorda agli spettatori che la vita è breve e che la nostra anima di essere mortali possiede la stessa sostanza e natura di cui sono fatti i sogni. Uno spettacolo emozionante e profondo.

Pubblicato in: 
GN36 Anno IV 16 luglio 2012
Scheda
Titolo completo: 

Globe Theatre di Villa Borghese - Roma
Sogno di una notte di mezza estate
dal 4 al 15 luglio ore 21.15
(lunedì riposo)

Regia Riccardo Cavallo
Traduzione di Simonetta Traversetti
Produzione Politeama Srl

Interpreti (in ordine alfabetico)

Nick, Bottom Gerolamo Alchieri
Titania, Regina delle fate Claudia Balboni

Elena Federica Bern
Demetrio Sebastiano Colla
Ippolita, Regina delle Amazzoni Francesca De Berardis
Snug Roberto Della Casa
Teseo, Duca d’Atene Nicola D’Eramo
Lisandro, Innamorato di Ermia Daniele Grassetti
Puck Fabio Grossi
Ermia Valentina Marziali
Tom, Snaout Claudio Pallottini
Fairy Andrea Pirolli
Maestro di cerimonie Raffaele Proietti
Egeo, Padre di Ermia Alessio Sardelli
Oberon, Re degli Elfi Carlo Ragone
Peter Quince Marco Simeoli
Francis ,Flut Roberto Stocchi

Costumi Manola Romagnoli
Scene Silvia Caringi e Omar Toni
Assistenti alla regia Francesca De Berardis, Mario Schittzer e Elisa Pavolini
Disegno Luci Umile Vainieri
Disegno Audio Franco Patimo