Mondadori. Holly Black e la sua bambola da cold case e gothic fantasy

Articolo di: 
Elena Romanello
Holly Black Doll Bones

A molti appassionati il nome di Holly Black ricorda la serie di libri per bambini Spiderwick, in cui comunque l’autrice mostra un talento non certo comune a rielaborare folklore e riti di passaggio, come dimostrano le sue altre opere, sia romanzi che fumetti, fiabe nere dove il fantastico emerge dalla realtà di tutti i giorni, anche da quella più cruda, visto che nelle sue pagine trovano spazio ragazzi disagiati e ai margini.

La sua ultima fatica, Doll bone la bambola di ossa racconta una storia di formazione e crescita, con protagonisti tre ragazzini delle nostre vecchie medie, Zach, Poppy e Alice, che evadono dalla realtà di famiglie disgregate e assenti, inventandosi saghe fantasy e avventurose con pupazzi e bambole, non sempre ben viste da adulti ormai troppo distratti. Ad un certo punto la Duchessa, antica bambola da collezione realizzata in un’antica manifattura su cui grava una maledizione, presente nella casa di uno dei tre, comincia ad apparire nei sogni, raccontando di essere stata fatta con i resti di una ragazzina morta anni prima e di voler tornare nella tomba della sua famiglia. Per portarla a casa Zach, Poppy e Alice affronteranno un viaggio rocambolesco verso l’ignoto e oltre, che servirà loro ad appianare divergenze, a scoprire nuove persone e luoghi, e a consolidare la loro amicizia, perché le loro avventure non sono finite.

Dopo aver parlato di fate inquietanti che interagivano con adolescenti con problemi, stavolta Holly Black esamina un’età precedente, sospesa tra l’infanzia e l’adolescenza, dominata dallo scontro tra fantasia e realtà e dalla voglia di scoprire il mondo con i propri schemi, vivendo avventure che poi rimangono per sempre nel cuore, anche quando sono solo immaginate.

Ci sono echi di Neil Gaiman ma soprattutto di Stephen King nelle pagine di questo libro, soprattutto del King di It e Stand by me, per raccontare questo microcosmo di tre ragazzini dotati di un’enorme fantasia e il loro viaggio, in cerca di pace per una ragazzina morta che è tornata da loro nei loro sogni e di qualcosa anche per loro. La storia è raccontata con i toni della fiaba dark, ma potrebbe essere tutta una suggestione di Zach, Poppy e Alice, ci sono tanti elementi che fanno pensare a questo, e il libro è leggibile sia come storia gotica (ci sono anche tematiche che piacerebbero a Tim Burton) ma anche come una vicenda di crescita, il ricordo di un’età irripetibile e di avventure che non si vivono poi più in nessun altro modo, perché forse le vite di Zach, Poppy e Alice cambieranno ma quei momenti tra fantasia e realtà  non torneranno più.

Tra le righe l’autrice parla di famiglie in crisi, di passati scabrosi e misteriosi, di cold case, un argomento che oggi va molto, di presenti in cui non si è capiti e accettati, di anticonformismo nella scelta di passatempi e compagnie e anche di ruoli legati al genere di appartenenza e di giovanissimi che non vogliono seguirli.

Presentato dalla Mondadori come un libro per ragazzini, Doll bones è una storia di poco più di duecento pagine che colpisce anche chi ha molti anni più dei tre protagonisti, e che magari ha vissuto qualcosa di genere in un’epoca ormai remota o avrebbe voluto vivere un’avventura così e che percepisce un groppo in gola in fondo, ricordando chi si era e cosa si è diventati. Un libro divertente ma con pezzi e momenti profondamente struggenti e malinconici, con il sapore di un’età che sta volando via, lontano dai tre amici, e che diventerà presto un ricordo.

Pubblicato in: 
GN22 Anno VII 23 aprile 2015
Scheda
Autore: 
Holly Black
Titolo completo: 

DOLL BONES - La bambola di ossa
228 pagine € 17,00
14,0 x 21,5 cm
Brossura
In vendita dal 27 maggio 2014
Traduttori: Giuseppe Iacobaci
Illustratori: Barbara Canepa

Mondadori

ISBN 9788804635260