No. L'arcobaleno sulla dittatura

Articolo di: 
Livia Bidoli
No. I giorni dell'arcobaleno

Pablo Larraín ha scelto un tema ostico su un evento mondiale realizzatosi dopo 15 anni di dittatura di Pinochet in Cile: un referendum che nel 1988 ha cambiato le sorti di un regime attraverso la scelta democratica della popolazione di dire NO al proseguimento della dittatura con un arcobaleno di colori. Insieme agli attori Gael García Bernal, che impersona René Saavedra, e Alfredo Castro in quella di Lucho Guzmán, assistiamo allo svolgersi degli avvenimenti in tempo reale, un biopic sull'anno e l'episodio clou che pose fine alla dittatura cilena.

Dietro la campagna del NO vi è stato un famoso pubblicitario cileno, René Saavedra (figlio di una delle vittime della dittatura di Pinochet), che si è offerto di collaborare con l'opposizione ideando un manifesto ed una serie di video per spingere la gente a votare ed a scegliersi un futuro libero e democratico.

Pinochet ha preso il potere in Cile dopo aver soppresso la democrazia e le scelte di un popolo, quello cileno, che aveva votato il partito socialista di Allende, Unidad Popular, che aveva vinto le elezioni democratiche nel 1970. Con un golpe sostenuto dagli Stati Uniti in fermento perché in America Latina si stava creando un forte fronte socialista, anche con Cuba. Il generale Augusto Pinochet attacca il Palazzo Presidenziale della Moneda l'11 settembre 1973, attacco durante il quale morì il Presidente Allende. Pinochet instaura, con l'appoggio dei militari, una dittatura che produsse una serie di atrocità per cui non fu mai effettivamente condannato (spesso sfuggì agli stessi arresti domiciliari per una supposta demenza vascolare per le sue pessime condizioni di salute), in un processo che venne inoltre intrapreso da un giudice spagnolo, Baltasar Garzón, per crimini contro l'umanità: 28.000 casi del tutto provati. Nel film si nota in proposito la visita di Papa Wojtila nel 1987, che lo abbraccia sulla terrazza della Moneda, e per cui fu apertamente criticato.

Il film di Larrain, che racconta quest'ultimo episodio e rappresenta compiutamente quale fosse il clima di esasperazione del Cile e la continua sospensione dei diritti democratici per la popolazione civile (con arresti e processi sommari, pestaggi della polizia, centinaia di migliaia di morti, desaparecidos e torturati), mette a fuoco il vero motivo della vittoria al plebiscito richiesto a Pinochet (che altrimenti lo avrebbe fatto governare liberamente per altri 8 anni) dalle nazioni democratiche per prendere in considerazione il suo regime come stato legittimato a tutti gli effetti – nonostante alcune nazioni, come la Gran Bretagna della Thatcher cui fornì piena collaborazione durante la guerra delle Falklands, non si siano sottratte mai a tale riconoscimento.

Non sempre però le vittorie sono facili e questa pellicola lo dimostra: il senso su cui si sofferma prima di tutto è la ricerca di un vero motivo di voto per la popolazione, che non debba provocare paura e far pensare alle condizioni terribili della dittatura, piuttosto faccia nascere la speranza del futuro puntando sui valori positivi e colorati ben raffigurati dall'arcobaleno di colori disegnato da Saavedra. È a questo punto che la battaglia ha inizio per due fazioni che puntano ad interessi e spinte opposte: l'una, quella di Pinochet, sceglie una pubblicità basata sulla conservazione degli effetti economici conquistati dall'economia liberista con lo slogan del País ganador (paese vincitore) per tutti; l'altra, di Saavedra, sulla possibilità di scegliersi un futuro diverso ed allegro, e che cerca segnatamente un unione tra tutti i cileni, vittime e soldati del regime, in una comunione solidale di intenti.

Il film, ben diretto e ben interpretato dal protagonista principale Gael García Bernal (I diari della motocicletta, La mala educación), l'8 maggio ha aperto il MIFF – Milano International Film Festival Awards 2013; e nella 5° edizione del Festival di Cannes, si è aggiudicato il premio della Quinzaine des Réalisateurs e una candidatura agli Oscar 2013 come Miglior Film Straniero: tutti titoli perfettamente meritati.

Pubblicato in: 
GN27 Anno V 14 maggio 2013
Scheda
Titolo completo: 

No - I giorni dell'arcobaleno
(No)
GENERE: Drammatico
REGIA: Pablo Larraín
SCENEGGIATURA: Pedro Peirano
ATTORI: Gael García Bernal, Christopher Reeve, Richard Dreyfuss, Jane Fonda, Alfredo Castro, Nestor Cantillana, Augusto Pinochet, Alejandro Goic, Antonia Zegers, Marcial Tagle, Jaime Vadell

Uscita al cinema 9 maggio 2013

FOTOGRAFIA: Sergio Armstrong
MONTAGGIO: Andrea Chignoli
PRODUZIONE: Fabula, Participant Media, Funny Balloons
DISTRIBUZIONE: Bolero Film
PAESE: Francia, Cile, USA 2012
FORMATO: Colore