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Gothic Oldies. Ratatouille. La ricetta dolceamara dell'esistenza
Il famoso film d’animazione della Pixar, Ratatouille, diretto da Brad Bird nel 2007, che vede il simpatico topolino Remy nei panni di un aspirante cuoco, è una favola dolce-amara, una vera e propria allegoria della vita, piena di desideri, aspirazioni, ma anche di ostacoli e ingiustizie sociali.
Ratatouille, il piatto, che porterà Remy ad affermarlo come cuoco dietro la figura del giovane sguattero imbranato, Linguini, con il suo miscuglio di ingredienti né è infatti il simbolo: ricetta povera della cucina francese composta da un misto di verdure di tutti i tipi, che insieme formano un “mirabile concerto di sapori dissonanti”, proprio come il primo critico nel film definisce la prima zuppa creata da dal topolino.
Bird, in un’ora e cinquanta minuti, attraverso la scanzonata storia di un ratto ci fa vivere tutte le prepotenze e le difficoltà della vita, ma anche il costante e grande desiderio di realizzare i propri sogni, che alimenta l’esistenza di ognuno. E Remy lo sa bene fin dall’inizio: nonostante la sua grande ambizione di diventare cuoco, ci avverte “io sono un topo, il che significa che la vita è dura”.
Benché conscio di appartenere ad una classe inferiore, il piccolo topo non si arrende: va contro la sua famiglia, sopravvive ad una vecchia signora che voleva ucciderlo assieme a tutta la sua colonia. Remy scappa attraverso una fogna e si salva aggrappandosi al libro di cucina di Gusteau, simbolo del suo Sapere, nonché l’essenza stessa della sua ambizione.
Emerso dalle fogne, scopre l’affascinante Parigi, ma assieme a questa stupenda città scopre anche la solitudine: ora è nient’altro che un ratto solo e sperduto nella pericolosa metropoli degli umani. Sarà l’anima di Gusteau, il più grande cuoco francese con cui stabilisce un dialogo immaginario, a dargli la forza di andare avanti: “se guardi quello che ti sei lasciato dietro, non riuscirai mai a vedere quello che hai davanti”.
Così inizia la sua avventura di aspirante cuoco e, soprattutto, di vita indipendente. Per realizzare i propri desideri bisogna avere il coraggio di affrontare ogni impedimento, ma nella vita tutto è possibile, tutti possono avere una seconda possibilità e tutti possono realizzare i propri desideri. Bird, che oltre ad aver curato la regia, ne ha scritto anche la sceneggiatura, sembra proprio voler dire questo, non soltanto attraverso Remy, ma anche tramite gli altri cuochi del ristorante Gusteau: Colette, l’unica donna a lavorare in cucina perché questo mestiere è considerato essere riservato agli uomini, Horst ex ergastolano o Larousse che forniva armi durante la resistenza.
Ma il lieto fine della storia del cuoco Remy conserva però sempre dell’amaro, come la vita: Remy sarà presentato come il vero artefice della cucina di Linguini, ma il ristorante chiude e il piccolo ratto potrà continuare la sua attività nell’anonimato del ristorante aperto dal critico Anton Ego, il più temibile e l’unico che abbia riconosciuto la sua abilità di cuoco e soprattutto il valore dell’affermazione di Gusteau: “chiunque può cucinare”. E’significativo infatti, l’ultimo commento di Ego: “Non tutti possono diventare grandi artisti, ma un grande artista può celarsi in chiunque”, sebbene, aggiungeremmo noi, si resta nell’anonimato.
Con Ratatouille, Bird, già affermato regista di film d’animazione, tra cui ricordiamo Gli Incredibili del 2004, ci regala una storia per grandi e piccini che, divertendoci e affascinandoci per la sua grafica perfetta, ci infonde una grande lezione. Ratatouille è sicuramente destinato a entrare a far parte della storia dei grandi film d’animazione, da rivedere di tanto in tanto.
Ed è proprio un paradosso che il successo del film rispecchia la sua filosofia dolce-amara: costato circa 150 milioni di dollari, Ratatouille ha incassato in tutto il mondo oltre 600 milioni di dollari ed ha vinto l’Oscar per miglior film d’animazione nel 2007. In Italia è stato, secondo Univideo, Unione italiana editoria audiovisiva, in testa alle classifiche dei DVD più venduti nel 2008. Ma tanto successo nasconde un pizzico di amaro: Ratatouille non è mai riuscito ad eguagliare il buon risultato economico raggiunto da Alla ricerca di Nemo, film di animazione della Walt Disney diretto da Andrew Stanton e Lee Unkrich, che nel 2003 era costato meno di 95 milioni di dollari e ne aveva incassato in tutto il mondo più di 850 milioni.