La rosa in pectore di Orecchio Acerbo

Articolo di: 
Livia Bidoli
La rosa

Da poco uscito per Orecchio Acerbo, una casa editrice attenta e raffinata agli autori di illustrazioni, nonché alla Letteratura – ricordo L'ombra e il bagliore di Jack London ora Vincitore della quarta edizione del CJ Picture Book Award – La rosa di Ljudmila Petruševskaja con le illustrazioni di Claudia Palmarucci e la traduzione di Raffaella Belletti, si sfoglia come una fiore che a poco a poco rivela il suo odore.

Dalle rose petillées (sprizzanti) e vellutate, un pastello rosa che annuncia una storia delicata quanto i petali della regina dei fiori. Un uomo che “odora di rosa ma rosa non è”, che fa ombra come una rosa, cui nessuno crede sia una rosa “in pectore” (nel segreto del suo cuore), da cui tutti si allontanano quando lo rivela, e qui ci viene in mente l'aforisma tratto da Il faraone delle sabbie di Valerio Massimo Manfredi (Mondadori, 1998): “La verità, per sua natura, esige di essere rivelata. La verità, per sua natura, non viene mai creduta. In realtà il silenzio è quasi sempre l'unica verità possibile.” Tutti coloro infatti, cui rivela di essere lui l'uomo che sprigiona il profumo di rosa, non gli credono, presupponendo da qualche parte ci sian delle rose vere e proprie.

Certamente, quest'Uomo di Rosa crea anche qualche disturbo pratico, profumando tutto di rosa, sia i gatti sia i topi prolificano, odorando entrambi di rosa ed è a questo punto che i leggiadri disegni ovattati, tutti su tinte tenui, opache, melangiate, dell'esordiente Claudia Palmarucci – che invero ci sembra affermata ed allo stesso livello dei professionisti -, si fanno più sferzanti con l'immagine degli accademici dottori. L'Accademia Botanica lo tratta proprio come un fiore: lo innaffia, gli mette un vaso in testa, gli fa prendere un consequenziale raffreddorre che gli toglie definitivamente l'odore, esponendolo come una specie di freak à la Tod Browning (il famoso e censurato film del 1932), senza per fortuna nessuna deformità, piuttosto un profumo ora di Mosca Rossa. 

La meravigliosa chiosa al libro rimarca un aforisma di Wilde: “Siamo tutti in una fogna ma alcuni di noi guardano le stellle” (We are All in the Gutter but some of us is looking at the Stars), oppure, profuma di rosa, prima fuori, poi dentro

Pubblicato in: 
GN7 Anno IV 19 dicembre 2011
Scheda
Titolo completo: 

Orecchio Acerbo

La rosa
di Ljudmila Petruševskaja
illustrazioni di Claudia Palmarucci
traduzione di Raffaella Belletti
 
pubblicato anche in Francia
collana: albi
 
area tematica: Storie visionarie e dell'assurdo
premi: Finalista alla quarta edizione del CJ Picture Book Award
luglio 2011
dagli 8 anni in su, pagine 44, cm. 16,6 x 21
isbn 978-88-96806-15-9, € 13,50