Scream 4. Il trionfo del franchise

Articolo di: 
Simone Vairo
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Scream 4: il ritorno di un franchise cinematografico firmato Wes Craven che si conferma come tale; una sceneggiatura senza iniziative, ma che analizza il mondo 'odierno' dei giovani ponendoli come elemento cardine per la ricezione odierna dei film horror.

Torna Ghostface o, meglio, torna l’acclamato franchise firmato Wes Craven: Scream 4, un film che non delude i fan storici e che appassionerà i nuovi adepti del genere horror.

In questo capitolo Sidney (Neve Campbell), diventata autrice di un manuale di auto-aiuto, torna a Woodsboro: la sua città natale nonchè luogo dei primi delitti dello spietato killer Ghostface. In seguito ad una serie di omicidi (paralleli al ritorno della protagonista), nel liceo dove si trova Jill Roberts (Emma Roberts), cugina di Sidney,  quest’ultima sarà costretta a riallacciare i rapporti con la giornalista Gale Weathers (Courtney Cox; autrice di una serie di libri che raccontavano le vicende di Sidney) e con suo marito lo sceriffo Linus (David Arquette). L’assassino di questi delitti altri non è che Ghostface, tornato ancora una volta per uccidere Sidney e tutti quelli che la circondano.

Da come si può evincere la trama, nonostante vanti della collaborazione non solo di Craven, ma anche dello sceneggiatore dei primi due film (Kevin Williamson), non rinnova o rivoluziona le sinossi precedenti, ma si mantiene su uno standard che, stavolta, ha un doppio intento: non solo mantenere i vecchi fan, ma richiamare anche nuovo pubblico. Quest’ultimo è decisamente l’elemento senza il quale il film non sarebbe stato possibile poiché la pellicola, in realtà, non si concentra tanto sui protagonisti ‘storici’ quanto sul mondo americano giovanile e sul loro concetto di ricezione dei film horror. Scream 4, infatti, mette in mostra come questa sia cambiata per due motivi: i remake e internet. Il primo è vero in base ad alcune scene del film che vedono Ghostface protagonista non solo della realtà cinematografica, ma anche di alcuni finti ‘blockbuster’ (sette per l’esattezza chiamati, in italiano, 'Squartati') all'interno del film stesso che i ragazzi di Woodsboro adorano come dei classici del genere. Ovviamente ciò rivela come l'horror non crei più persone che hanno paura, ma solo una serie di giovani adepti e studiosi esperti del genere. Questa reazione si genera per un semplice fattore: il troppo materiale a loro disposizione a causa di internet.

La presenza di internet, infatti, ha tolto quell’aspetto di ‘proibito’ che c’era intorno al film horror. Spiegando meglio: i film horror potevano essere visionati,  a volte, soltanto da determinate fasce d’età e, quando si potevano vedere, non c’erano così tanti titoli. La facile reperibilità di queste pellicole, soprattutto attraverso il web, ma anche il rispondere dei registi horror alla grande domanda di 'mercato dell'orrore', sono state in grado di togliere quell’aura d'attesa nel vedere un'altra storia che procurasse qualche brivido in sala. La nuova ricezione giovanile, però, ha permesso di ridefinire questo genere cinematografico e questo Craven l'ha intuito inserendolo come chiave di lettura fodamentale di Scream 4:  il genere documentario horror ovvero la capacità di riprendere e di dimostrare, in diretta, cosa fa l’assassino; un metodo che, per l’appunto, conferma la frase di Ghostface presente nella locandina: ‘le regole sono cambiate’ (in inglese: new Decade, new rules).

Questi ultimi elementi esaminati mirano alla ricerca di un pubblico nuovo e 'fresco' per il quale Scream 4 risulterà stimolante a livello di tematica. I fan storici, invece, non vengono delusi, ma neanche sorpresi, credo, per la stessa domanda che io stesos mi sono posto: era davvero necessario fare un quarto capitolo? Dire che il film è una macchina per ‘raccogliere fondi’ sarebbe una grande banalità...ma a livello artistico o funzionale cosa racconta Scream 4? Se la trama è la stessa, i personaggi non sono cambiati di molto e il vedere la storia dal punto di vista giovanile è uno standard del cinema di Wes Craven, cosa mi viene raccontato di diverso dai precedenti capitoli? Assolutamente nulla. Scream 4 mantiene il suo standard di ultimo film ‘classico’ del genere horror, ma non va oltre questa categoria, insomma non evolve. Gli sceneggiatori, quindi, hanno preferito continuare a imporre il loro marchio di qualità sulla pellicola piuttosto che creare dei veri e propri colpi di scena che risultassero inaspettati.

In conclusione è pur vero che il marchio di Wes Craven e Kevin Williamson in Scream 4 è sinonimo di qualità, ma non raccontando nulla di nuovo rischia di passare per un capitolo che farà scalpore solo per il richiamo di franchise.

Pubblicato in: 
GN48 AIII 18 aprile 2011
Scheda
Titolo completo: 

SCREAM 4

REGIA: Wes Craven

SCENEGGIATURA: Kevin Williamson

ATTORI: Neve Campbell, Courteney Cox, David Arquette, Emma Roberts, Lake Bell, Hayden Panettiere, Rory Culkin, Adam Brody, Nico Tortorella, Marley Shelton, Erik Knudsen, Anthony Anderson, Mary McDonnell, Alison Brie Ruoli ed

Uscita al cinema 15 aprile 2011

FOTOGRAFIA: Peter Deming

MONTAGGIO: Peter McNulty

MUSICHE: Marco Beltrami

PRODUZIONE: Dimension Films

DISTRIBUZIONE: Moviemax PAESE: USA 2011

GENERE: Horror, Thriller

DURATA: 111 Min

FORMATO: Colore 2.35 : 1

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