Shrek Forever After. La consolazione del perturbante

Articolo di: 
Teo Orlando
Shrek

Dal 25 agosto 2010 è in programmazione in tutte le sale italiane Shrek. E vissero felici e contenti (Shrek Forever After), la quarta puntata della fortunata serie cinematografica d'animazione dedicata all’ormai celebre Shrek, l’orco umanizzato che tanto successo ha riscosso presso i bambini, nonostante già nel nome, derivante dal tedesco Schreck, “terrore”, avesse tutti i requisiti per infondere terrore e angoscia.

Con la voce e lo spirito di Mike Myers, l’orco, dopo aver sfidato, nelle saghe precedenti, un terribile drago, aver liberato una stupenda principessa e salvato il regno dei suoceri, si trasforma in un tranquillo cittadino piccolo-borghese, diventando quasi un’attrazione circense che ruggisce a comando e concede pigramente autografi ai suoi numerosi ammiratori.

Ma, improvvisamente, i conati di saudade di quando era un vero dreadful ogre inducono Shrek a firmare una sorta di patto faustiano con il villain di turno, ossia il malefico nano Tremotino (Rumpelstiltskin, a sua volta ispirato al Rumpelstilzchen di una fiaba dei fratelli Grimm, così cara a Rudolf Steiner e a Sigmund Freud, che la cita nello scritto del 1913 Materiale fiabesco nei sogni), il quale lo immerge in una sorta di realtà alternativa, il mondo di Molto Molto Lontano (Far Far Away).

Qui il nostro Shrek si ritrova implicato in avventure che lo riportano al suo passato di “vero orco”. In questo reame immaginario sugli orchi pende una taglia, al punto che fioriscono i bounty-killer dediti alla caccia di siffatte mostruose creature; Tremotino è il sovrano incontrastato che dispone di un vero e proprio esercito di streghe, mentre Shrek non è sposato né conosce la sua amata Fiona, l’orchessa con cui nella realtà ordinaria aveva coronato il suo sogno d’amore.

In questa realtà alternativa invece vediamo Fiona capeggiare un movimento di rivoluzionari a cui Shrek si aggrega anche nel segreto intento di conquistarla, accompagnato da Ciuchino (Donkey) e da un Gatto con gli Stivali (Puss) decisamente sovrappeso. L’happy ending è d’obbligo, pur con le dovute peripezie, con Shrek che riporta tutto alla normalità, salva i suoi amici e riconquista l’unico suo vero amore.

Per molti versi un finale consolatorio, perché il film deve comunque mirare al massimo intrattenimento: certo, ci sono piccole scene quasi pulp, ma non viene raggiunto quell’effetto perturbante (das Unheimliche, the Uncanny), di familiarità ed estraneità allo stesso tempo, che Freud associa ad un’altra celebre fiaba incentrata su una figura simile a quella di un orco, il Mago Sabbiolino (Der Sandmann – detto anche l’Orco Insabbia) di E. T. Hoffmann.

Il regista Mike Mitchell e soprattutto il cofondatore della DreamWorks, Jeffrey Katzenberg, credono molto nell’importanza del cinema tridimensionale, i cui effetti qui sono ampiamente sfruttati e che amplifica la spettacolarità, memori anche della lezione di Tim Burton con Alice in Wonderland: ma amplificare vuol dire appunto accrescere e rendere più ampio qualcosa partendo da una base cospicua. E qui questa base è costituita dalla trama, incentrata sulla scelta catastrofica – stile What if? controfattuale - di Shrek di tornare inizialmente a essere un orco enorme e terrificante. Scelta che poi cercherà di annullare, per riottenere quello che aveva conquistato e improvvisamente perso.

Anche in un film solo apparentemente per bambini (e del resto la matrice originaria è il libro per bambini Shrek! di William Steig) emergono temi di riflessione: dal libero arbitrio al perturbante, alla possibilità di tornare indietro nel tempo. Una prova ulteriore di come il fantastico sia particolarmente imparentato con la speculazione filosofica, anche quando si propone in termini elementari e di puro intrattenimento.

Pubblicato in: 
GN19 Anno II 3 agosto 2010
Scheda
Autore: 
Mike Mitchell - Tim Sullivan
Titolo completo: 

Shrek. E vissero felici e contenti (Titolo originale: Shrek Forever After)
Paese     USA
Anno     2010
Soggetto     Tim Sullivan
Casa di produzione     DreamWorks Animation
Fotografia     Yong Duk Jhun
Montaggio     David Teller
Musiche     Harry Gregson-Williams

Uscita al cinema 25 agosto 2010

Doppiatori originali:

    * Mike Myers: Shrek
    * Eddie Murphy: Ciuchino
    * Cameron Diaz: Fiona
    * Antonio Banderas: Gatto con gli stivali
    * Walt Dohrn: Tremotino
    * Julie Andrews: Regina Lillian
    * Jon Hamm: Brogan l'Orco
    * Craig Robinson: Cookie l'Orco
    * Jane Lynch: Gretched l'Orco
    * Julie Andrews: Regina Lillian
    * John Cleese: Re Harold

Doppiatori italiani:

    * Renato Cecchetto: Shrek
    * Nanni Baldini: Ciuchino
    * Selvaggia Quattrini: Fiona
    * Antonio Banderas: Gatto con gli stivali
    * Francesco Vairano: Tremotino
    * Maria Pia Di Meo: Regina Lillian
    * Alessandro Rossi: Brogan l'Orco
    * Giorgio Lopez: Re Harold

Anno: 
2010
Voto: 
8