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Alessio Bidoli plays Branco. Un trio con Meunier e Canino
Un talento inverosimilmente sconosciuto quello del compositore portoghese Luìs de Freitas Branco, che Alessio Bidoli al violino, Alain Meunier al violoncello e Bruno Canino presentano in questo notevole cd: Complete Violin Sonatas and piano trio edito da Sony Classical.
Una scelta che apprezziamo profondamente questa dei musicisti, per sottolineare come questo musicista portoghese (Lisbona 1890 - ivi 1955), critico musicale, insegnante al conservatorio di Lisbona, compositore di lavori sacri, sinfonici e da camera, autore di scritti teorici e storici, fu personalità di primo piano nella vita musicale portoghese. Il fratello Pedro (Lisbona 1896 - ivi 1963) fu apprezzato direttore d'orchestra. Avversato dal regime di Antonio Oliveira Salazar, "dittatore che teneva sulla sua scrivania la foto di Benito Mussolini. Fautore di un brutale colonialismo. Salazar era stato animatore di uno stato corporativo rimasto al potere per 35 anni (1933-68)": così leggiamo nel curatissimo libretto del cd, che evidenzia come Branco fosse preoccupato per la rovina evolutiva dei talenti a venire in un regime culturale simile.
Il clima di propaganda imperante infatti propendeva per una banalità proterva e obnubilante che innervava tutti i campi della cultura, dal teatro all'arte, al giornalismo, completamente asservito al potere. Nonostante ciò, Branco continuò a lavorare alacremente fino al 1951, quando fu colpito dalla censura per aver indossato una cravatta rutilante: finì sotto processo e perse il suo lavoro di commentatore radiofonico e cassati tutti i suoi articoli. Nel 1974 c'è stata una rinascita postuma per il musicista, che nell'anno successivo ha festeggiato la pubblicazione del catalogo delle opere nel 2005 una registrazione dell'opera completa con la formazione ulteriore di un Festival a lui dedicato.
In questo cd prezioso fin dai risvolti di copertina per le informazioni che contiene, apprezziamo il connubio tra tre artisti di elevato valore tecnico e virtuosistico: nel caso di Alain Meunier ed Alessio Bidoli siamo alla prima incisione ensemble. Della produzione virtuosistica di Alessio Bidoli insieme a Bruno Canino, ora consolidata, abbiamo parlato in altri articoli di approfondimento cui rimandiamo in fondo, mentre Alain Meunier è il terzo anello di questo trio, proveniente dal Conservatorio di Parigi (quattro primi premi), sua città di nascita, dopo le sue celebri suites di Bach insieme ad altre innumerevoli registrazioni, è attualmente presidente del Consiglio di amministrazione del Pôle Supérieur de Musique et de Danse di Bordeaux-Aquitaine e co-dirige il Fêtes Musicales d’Aubrac e nel 2016 è stato nominato direttore artistico della Scuola di Musica di Fiesole. Inoltre é professore onorario dei Conservatoires Nationaux Supérieurs di Lione e Parigi, e ha insegnato anche in molte istituzione europee.
La produzione raccolta in questo cd, come sostanziano i brani: due sonate, un trio ed un Prélude, sono tutti di vena intimistica e partono dal 1908, data della Sonata n.1 quando Freitas Branco aveva 18 anni: qui il violino di Alessio Bidoli è curato in ogni dettaglio, con estrema sensibilità fa risaltare ogni nota. Il Trio, che ha la stessa data della Sonata, avverte fin da subito la presenza del violoncello che contrasta con l'archetto del violino in un dinamismo estremamente pregiato, quasi di vena folcloristica, riecheggiando nostalgicamente esotiche rimembranze sulle punte dei sogni. Il Prélude, sempre dello stesso periodo ma di due anni dopo (1910), denota un andamento oscillante tra violino e piano, alternativamente dominanti, però come in una serenata nascosta alla luce del sole. La Sonata n.2 che data 1928è particolarmente briosa, dal fraseggio ricco e pulsante. Un cd nel complesso ricco e avvolgente, che denota una ricercatezza nello stile interpretativo come nella scelta dei brani.