Australia. I magici balli di Nullah

Articolo di: 
Barbara Gigliotti
Australia

Australia di Baz Luhrmann è già paragonato a Via col Vento. La trama è lineare e affascinante: una donna aristocratica inglese, Lady Ashley (Nicole Kidman),  eredita una proprietà in Australia, ma deve unire le forze per difenderla.

Al momento del suo arrivo Sarah Ashley guarda Faraway Downs ma non la vede. Servono gli occhi grandi del piccolo Nullah, i suoi balli magici, con canti che paiono vibrare anima. Serve nascondersi in una cisterna per sfuggire agli sbirri. Serve trasportare su una nave di ferro una mandria di 1500 capi di bestiame, attraversando una terra incantevole e misteriosa. Solo allora Sarah Ashley vede davvero e cambia la storia della tenuta di Faraway Downs.

Nullah (Brandon Walters), bambino semi-aborigeno trascinatore del desiderio di libertà e riscatto, scorge subito in Lady Alshley, donna dagli ingombranti bagagli e dai modi strani, il veicolo del cambiamento di quella terra per troppo tempo sfruttata ed ingannata. Con lei il rude mandriano Drover (Hugh Jackman) e un ristretto ma eterogeneo gruppo di lavoratori del ranch fanno sì che questo desiderio si trasformi in azione nonché in un viaggio emozionante senza tempo. Spettacolari le immagini dei paesaggi sconfinati, i canti rituali di sottofondo, il rumore della corsa del bestiame per sfuggire i pericoli che i personaggi dovranno affrontare per raggiungere la nave di ferro e vincere un concorrente sleale e crudele: King Carney (Bryan Brown).

Se dovessimo scomporre il film nelle varie parti emozionali sarebbero soprattutto le immagini a farla da padrone: i paesaggi della ruvida terra d’Australia e l’energia fascinosa che suscita la figura di Nullah. Anche l’uso dei movimenti (vento, danze magiche, corse delle mandrie, voce di Nullah, canti aborigeni) ha il suo fascino, mentre la colonna sonora (Somewhere Over The Rainbow da Il mago di Oz, 1939, a parte) accompagna semplicemente la storia con i timbri sonori che si é soliti aspettare dai kolossal. La trama, seppure fascinosa, non giustifica la durata del film, forse troppo lungo.

Le tematiche rintracciate sono varie: oltre all’amore (soprattutto fra uomo e donna) e alla guerra (inutile e spietata), sono l’indipendenza (privata e sociale); la rivalsa (dai soprusi e dall’astuzia); la maternità (sacrificante, attesa ma anche temuta, naturale e d’adozione); la natura (sorprendente, misteriosa, spietata ma anche conciliante), il problema delle generazioni rubate (i meticci all’epoca venivano allontanati dalla madre e fatti crescere in istituti religiosi).

Australia è stata da più parti paragonata all’eterno Via col vento (Gone with the Wind, 1939). Infatti, come Via col vento è una storia d’amore e di guerra legata ad una terra, come Via col vento entrambi i protagonisti hanno un carattere forte e vivace. Ma dalla Guerra di Secessione alla Seconda Guerra Mondiale qualcosa si è perso.

La caratterizzazione dei personaggi, con le esigenze del mercato e dello stupore superficiale che ci si attende, non é pienamente definita come allora. Davanti allo schermo si è consapevoli della forza dei personaggi sin dall’inizio, ma non si riesce a seguirne il percorso razionale ed emotivo se non attraverso le immagini e l’(unica) azione, né si riesce a personalizzarla per portarla nella propria realtà individuale.

Quello che resta è una potenza metaforica sul fascino della magia, affine alla spinta individuale verso la realizzazione dei propri sogni.

Pubblicato in: 
GN6/ 22 gennaio 5 febbraio 2009
Scheda
Titolo completo: 

Australia
Regia di Baz Luhrmann
Sceneggiatura di Baz Luhrmann, Ronald Harwood, Stuart Beattie, Richard Flanagan
Interpreti
Nicole Kidman, Hugh Jackman, David Wenham, Brian Brown, Jack Thompson,
Fotografia di Mandy Walker
Musiche di David Hirschfelder
Australia, USA 2008
Uscita al cinema il 16 gennaio 2009
Durata di 165'

Voto: 
7
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