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Metamorphosis. La custodia della Fenice
Dal 16 maggio volerà, letteralmente, al cinema, un nuovo film, prodotto da Sattva Films e diretto da Michele Fasano: tratto, tra gli altri libri, da La conferenza degli Uccelli di Farid al-Din ‘Attar, è una sorta di quest, ricerca, alle radici dell'uomo e della sua visione religiosa, attraverso le ali variopinte di uccelli meravigliosamente dipinti attraverso varie tecniche filmiche, dal rotsocping al cut-out, al documentario, ed alla recitazione diretta degli attori. Un film quadridimensionale.
Come riunire ciò che è stato diviso? Attraverso un viaggio, ci spiegano i sette uccelli dell'inizio, seguiti da uno stormo in migrazione al seguito di Upupa, verso la Montagna di Kafh, dimora di Re Simourgh, che può dare tutte le risposte alle loro domande. La domanda capitale si riiferisce alle divisioni religiose tra le tre religioni monoteiste riunite a Gerusalemme: Islam, Ebraismo, Cristianesimo. Un luogo santo che le accoglie, dal quale sono scaturiti il credo ed il verbo di ognuna di loro, con varie catene di condivisione anche simbolica, eppure separate e innescanti una lotta per il prevalere di ognuna di loro sulle altre.
Seguendo il battito d'ali degli uccelli, seguiremo anche dei personaggi umani: personaggi umani: Monika (Albania), Abdurrahman (Turchia), Jihad (Siria) e Susan (Israele), che faranno parlare le loro tradizioni, e mi richiamano alla memoria ciò che il filosofo, massone, poeta e autore teatrale Gotthold Ephraim Lessing, una delle personalità più eminenti dell'illuminismo (Aufklärung) tedesco espresse nella pièce Nathan il saggio (Nathan der Weise). Ambientato a Gerusalemme durante la terza crociata, quella in cui perì l'imperatore Federico Barbarossa, nel dramma si spiega come il saggio mercante ebreo Nathan, il sultano Ṣalāḥ al-Dīn Yūsuf ibn Ayyūb e un cavaliere templare riescano a colmare il divario tra Ebraismo, Islam e Cristianesimo, promuovendo un dialogo interreligioso, in nome della tolleranza e del relativismo culturale ed evitando in tal modo che una delle tre religioni possa sopraffare le altre (non a caso il dramma fu proibito dalla Chiesa cattolica e durante il regime nazista).
Gli uccelli, guidati da Upupa, osserveranno infatti come San Giorgio che "stana ed uccide il Drago", così come il minareto che accoglie la tomba di San Giovanni Battista, fanno convergere, come ha esemplificato Lessing, le tre religioni su una unica via, in nome della pace e dell'amore, poichè "il cuore pulito sceglie sempre la strada giusta", e che tutto ciò lo rende possibile.
Con ben 57 premi vinti in tutto il mondo, tantissimi in India, dove altre due religioni, induismo e buddismo, hanno miliardi di essere umani che le venerano, Metamorphosis dimostra come un dialogo interreligioso con le tre maggiori religioni monoteiste dia i frutti aspettati e come una Fenice rinasce dalla custodia di un fuoco, come recita l'epigrafe di Gustav Mahler al principio del film.