Blue Jasmine di Woody Allen. La leggerezza dei temi universali

Articolo di: 
Alessandro Nardis
Jasmine

È veramente con piacere che mi trovo a recensire la nuova pellicola di Woody Allen, Blue Jasmine. Di fronte al fallimento di tutta la sua vita, compreso il suo matrimonio con un ricco uomo d'affari Hal (Alec Baldwin), Jasmine (Cate Blanchett), una donna elegante e mondana newyorchese, decide di trasferirsi nel modesto appartamento della sorella Ginger (Sally Hawkins) a San Francisco, per cercare di dare un nuovo senso alla propria vita. Jasmine arriva a San Francisco in uno stato psicologico molto fragile, perché la sua mente è annebbiata dall’effetto dei cocktail di farmaci antidepressivi.

Sebbene sia ancora in grado di mantenere il suo portamento prettamente aristocratico, in verità lo stato emotivo di Jasmine è precario e totalmente instabile, tanto da non poter neanche essere in grado di badare a sé stessa. Mal sopporta Chili (Bobby Cannavale), il fidanzato di Ginger che considera un "perdente", né il suo ex marito Augie (Andrew Dice Clay).

Non ho mai considerato Allen un regista dal grande temperamento visivo, ma, grazie al  suo straordinario acume intellettuale, si è ritagliato uno spazio di tutto rispetto tra i registi contemporanei. Il grande talento di Allen è quello di poter trattare temi della vita umana universali (eros, thanatos, manie e nevrosi varie) con grande leggerezza, senza mai sconfinare minimamente nel grottesco e nel banale.

Il film in questione, ispirato a mio avviso a Un tram chiamato desiderio di Elia Kazan, appartiene di diritto ai canoni tipici cui il regista ci ha abituati, anche se si nota un minore apporto da parte di Allen nei dialoghi, meno incisivi che in passato.  Il personaggio femminile Jasmine, nella sua tragicità, non lascia spazio a nessun paragone con figure femminili tragiche a noi già note.

Forse la non riuscita completa del film si deve proprio nell'aver troppo indugiato a "seguire e ad assecondare" la sensibilità tragica di Jasmine, la quale pero è figlia dei tempi poco edificanti che passivamente subiamo. Il film quindi si appiattisce e si esaurisce in una riflessione estemporanea e non ambisce ad una dimensione più propriamente universale cui forse un'opera d'arte dovrebbe sempre ambire.

Consiglio comunque la visione di Blue Jasmine, a patto però che poi andiate a vedere (per chi non l'avesse ancora fatto) il capolavoro di Kazan, Un tram chiamato desiderio.

Pubblicato in: 
GN8 Anno VI 24 dicembre 2013
Scheda
Titolo completo: 

BLUE JASMINE
GENERE: Commedia
REGIA: Woody Allen
SCENEGGIATURA: Woody Allen
ATTORI:  Cate Blanchett, Alec Baldwin, Peter Sarsgaard, Alden Ehrenreich, Michael Stuhlbarg, Bobby Cannavale, Louis C.K., Sally Hawkins, Max Casella, Charlie Tahan, Steven Wiig, Andrew Dice Clay, Tammy Blanchard, Vanessa Ross, Tom Kemp, Catherine MacNeal, Glenn Fleshler

Uscita al cinema 5 dicembre 2013

FOTOGRAFIA: Javier Aguirresarobe
PRODUZIONE: Perdido Productions
DISTRIBUZIONE: Warner Bros.
PAESE: USA 2013
DURATA: 98 Min
FORMATO: Colore