Caravaggio alle Scuderie del Quirinale. L'impetuosa sacralità degli umili

Articolo di: 
Livia Bidoli
Musici

Dal 20 febbraio fino al 13 giugno 2010 in mostra alle Scuderie del Quirinale di Roma di ventiquattro opere di sicura attribuzione a Michelangelo Merisi da Caravaggio. I Curatori della mostra sono Rossella Vodret e Francesco Buranelli, l’ideazione di Claudio Strinati e l’allestimento di Michele De Lucchi.

A quattrocento anni dalla morte, a soli 39 anni, di Caravaggio, si allestisce una mostra a base delle sue opere migliori, dalla Cena in Enmmaus conservata alla National Gallery di Londra ai Musici del Metropolitan Museum of Art di New York. Naturalmente i pezzi più ambiti sono in realtà quelli conservati in Texas, ovvero i Bari del Kimbell Art Museum; ed il San Giovanni Battista, il terzo della mostra, quello del 1603-04, che proviene dal Nelson-Atkins Museum of Art dfi Kansas City nel Missouri. Chiaramente queste due opere sono meno raggiungibili di quelle europee oppure di quelle conservate in musei italiani come il Bacco degli Uffizi, oppure la Giuditta taglia la testa ad Oloferne di Palazzo Barberini.

Detto ciò, passiamo ai capolavori di un uomo che ha scelto di rappresentare l’uomo di per sé stesso, senza annichirlo in visioni troppo celesti, e neppure di spiritualizzarlo ghiacciandolo in ritratti di un mondo parallelo che purtroppo possiamo soltanto immaginare in questo momento di deriva politica che tanto ha a che fare con l’epoca dissoluta in cui è vissuto l’artista. Artista che ha saputo ritrarre con naturalezza gli “umili” e porli alla stregua dei santi, la Madonna rappresentata come una semplice popolana, come in l’Adorazione dei Pastori (1608-09), proveniente dal Museo Regionale di Messina, oppure la Conversione di Saulo (1600-01) da una collezione privata di Roma, per anni criticato come contrario agli Atti degli Apostoli e poi riabilitato da Maurizio Calvesi come unificante proprio i tre atti discordi fra di loro tramite la folata immensa di luce.

In fondo Caravaggio è e rimane un popolano, non un borghese come alcuni vorrebbero farlo diventare oggi, va contro tutti gli schemi proprio approfondendo i Vangeli e l’iconografia cristiana che gli accademici copiavano pedissequamente. Sempre dalla parte degli oppressi, degli impetuosi per carattere, antistituzionale sebbene “protetto” da alcuni potenti come i Colonna ed il Cardinal Del Monte. Autoritrattosi come testa tagliata in Davide con la testa di Golia (1610, Galleria Borghese di Roma) oppure in Giuditta che taglia la testa ad Oloferne (1599-1600, Palazzo Barberini, Roma), e nella stessa Testa di Medusa che qui manca (1598, Galleria degli Uffizi a Firenze), Caravaggio temeva la propria natura e presagiva le accuse e la pena di morte: fu solo un caso che morì per malattia, a cui fu condotto proprio fuggendo alla legge.

Qualche rimostranza per le luci, a volte inadeguate alla visione corretta delle opere, ed in particolare per i quadri di grandi dimensioni come la Conversione di Saulo oppure l'ultimo, rifulgente angelo dell'Annunciazione (1608-10) proveniente dal Musée des Beaux Arts di Nancy.

Nota sull’avvicendamento delle opere in mostra

La Flagellazione di Cristo, del Museo nazionale di Capodimonte, arriverà a Roma il 13 aprile. I quadri seguenti invece lasceranno le Scuderie in anticipo: il Riposo durante la fuga in Egitto della Galleria Doria Pamphilj (22 marzo), lo straordinario Suonatore di Liuto dell’Hermitage (entro il 15 maggio), il Bacco e il Sacrificio di Isacco degli Uffizi, più l’Amorino dormiente di Palazzo Pitti (visibili fino al 16 maggio) e la Conversione di Saulo della collezione privata Odescalchi (fino al 4 giugno; per quest’ultima e per il Suonatore si sta lavorando per ottenere la proroga dei prestiti fino al termine).

Pubblicato in: 
GN9 Anno II 3 marzo 2010
Scheda
Titolo completo: 

Caravaggio
Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica
In collaborazione con: Ministero per i Beni e le Attività Culturali; Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Romano
Promotori: Comune di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione, Azienda Speciale Palaexpo, Fondazione Roma, MondoMostre
Organizzazione: Azienda Speciale Palaexpo e MondoMostre

Sede: Roma, Scuderie del Quirinale, via XXIV Maggio, 16
Periodo: 20 febbraio 2010 – 13 giugno 2010
Orari: da domenica a giovedì 10.00-20.00; venerdì e sabato 10.00-22.30.
L’ingresso è consentito fino a un’ora prima della chiusura.

Informazioni e prenotazioni: singoli, gruppi e laboratori d’arte tel. 06.39967500;
scuole 06.39967200
Costo del biglietto di ingresso: Intero: € 10 - Ridotto: € 7.50
Curatori: Rossella Vodret, Francesco Buranelli
Ideata da: Claudio Strinati
Allestimento: Michele De Lucchi
Catalogo: Skira

LE MOSTRE IMPOSSIBILI
un progetto di Renato Parascandolo
Caravaggio in digitale