Da Boldini a De Pisis. Firenze accoglie i capolavori di Ferrara

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Boldini Marina a Venezia

A Firenze la Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti e Villa Bardini ospiteranno fino al 19 maggio 2013 una parte significativa delle opere appartenenti alle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara.

L'occasione dell'esposizione nasce da un evento luttuoso: il sisma, che ha colpito nel maggio 2012 l’Emilia Romagna e ha reso inagibile Palazzo Massari, sede delle collezioni dell’Ottocento e del Museo d’Arte Moderna e Contemporanea Filippo De Pisis, causandone la chiusura, che ci auguriamo sia il più breve possibile. Una parte delle collezioni è stata esposta temporaneamente a Palazzo dei Diamanti, ma poi la direzione dei musei ferraresi, non volendo lasciare le opere in deposito ha chiesto alla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo museale della città di Firenze, di ospitare temporaneamente una selezione delle opere. Richiesta prontamente accolta con entusiasmo.

La mostra è stata curata da Maria Luisa Pacelli, Barbara Guidi e Chiara Vorrasi, già  dalla sua prima edizione in Palazzo dei Diamanti a Ferrara, con il coordinamento oltre che la cura, per questa seconda edizione fiorentina, di Simonella Condemi e Alessandra Griffo per la sezione della Galleria d’arte moderna e di Carlo Sisi per quella di Villa Bardini. Un'iniziativa culturale molto positiva che ha permesso al pubblico che affolla i musei fiorentini di godere della visione di capolavori e opere di rilevante interesse artistico, che ben si inseriscono nelle collezioni della Galleria di Arte Moderna di Palazzo Pitti come hanno ben evidenziato, nell'interessante catalogo della mostra, Simonella Condemi e Alessandra Griffo.

Per quello che riguarda la visita, Villa Bardini si può raggiungere da Palazzo Pitti, attraversando lo splendido giardino di Boboli, anche se il percorso non è chiaramente indicato. È una deliziosa villa da cui si gode un panorama mozzafiato di Firenze e che possiede un incantevole giardino. Qui sono esposte 26 opere del XIX secolo a cominciare dal Romanticismo storico,che hanno trovato negli ambienti di Villa Bardini una collocazione ideale.

Di questo periodo,nella prima sala ci sono opere di ispirazione religiosa ispirate alla tradizione rinascimentale come la Madonna col Bambino di Giovanni Pagliarini  o soggetti storici o letterari come Torquato Tasso a Sant'Anna di Gaetano Turchi e La condanna di Ugo e Parisina di Massimiliano Lodi. Nella successiva ci sono autoritratti  dei principali artisti locali da Giuseppe Mentessi a Giovanni Boldini a cui è dedicata la terza sezione. Per quello che riguarda i quadri di Boldini, a Ferrara, una parte fu donata dalla vedova del pittore, che più volte aveva manifestato l'intenzione di lasciare alla sua città natale le opere che aveva tenuto per sé. Per questo motivo i quadri esposti sono particolarmente significativi in quanto si può ammirare il Boldini sperimentatore, che dipingeva per sé.

Dopo aver reinterpretato originalmente l'esperienza con i Macchiaioli, a Firenze, e, a Parigi, quella degli Impressionisti, anticipa le avanguardie futuriste cogliendo il dinamismo della vita della metropoli parigina: un esempio il Notturno a Montmartre (1883c.). In questa tela straordinaria si intuisce lo sfrecciare dei cavalli delle carrozze nella notte parigina con le luci in lontananza, reso con rapide pennellate; è un peccato che sia posto in una posizione di passaggio in cui né la luce né lo spazio consentono di apprezzarlo a pieno. Boldini utilizzò questa tecnica anche nei quadri degli interni  come nella Cantante Modana per evidenziare la vivacità della scena (1884).

Naturalmente ci sono i celeberrimi ritratti di cui Boldini fu un maestro indiscusso per la capacità di intuire la personalità del soggetto, di farla vivere con la sua pittura, tra quelli esposti:il Ritratto di Edgar Degas , carboncino su tela, in cui il pittore viene colto in un'espressione assorta o il Ritratto del Piccolo Subercaseaux, annoiato e insofferente . Conclude l'esposizione uno strepitoso Paolo e Francesca di Gaetano Previati, unico quadro delle avanguardie, forse per motivi di spazio, non è esposto a Pitti, dove ci sono gli altre opere non solo di questo pittore ma anche di Boldini.

Alla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti sono esposte 35 opere, tra dipinti e sculture  realizzate tra la fine dell'800 e il '900 che riguardano anche le avanguardie del '900 come quelle appartenenti al Simbolismo di Giovanni Muzzioli e Gaetano Previati. La decisione di esporre qui tre capolavori di Giovanni Boldini, molto lontani dal repertorio consueto del pittore ma anticipate dal Il cardinale del Bernini nella camera del pittore, presente a Villa Bardini, si spiega forse  nella volontà di accostare le due nature morte (Un angolo della mensa del pittore; Le mele calville) a quelle di De Pisis . Anche il terzo: la Marina a Venezia ( 1909-10) con le sue rapide pennellate è molto vicino alle avanguardie novecentesche.

In questa sezione ci sono opere di Giuseppe Mentessi (Sagrato della Basilica di San Marco- 1887-90), e Il ponte di Charing-Cross, Londra (1901) di Alberto Pisa ma anche le avanguardie con opere futuriste di Arnoldo Bonzagni ed un Bronzo di Annibale Zucchini e simboliste di Previati. Il ritorno all'ordine della tradizione classica è presente con il Ritratto della sorella (1921) e il (1930) Foro romano di Achille Funi e il Bove (1932) di Carrà. Tra gli altri quadri si rimane colpiti anche dall'intensità de La madre del carcerato di Mario Pozzati, di particolare interesse anche le opere di Roberto Melli.

Non poteva mancare un'ampia selezione di opere del grande artista Filippo De Pisis: nature morte (tra le altre Natura morta con martin Pescatore 1925) ritratti, vedute parigine ( come  Strada di Parigi 1938), fiori (come Il gladiolo fulminato 1930). Come per  la mostra Firenze negli occhi dell’artista. Da Signorini a Rosai, la Galleria d’arte moderna ha colto questa occasione per proporre dai suoi depositi opere poco viste degli stessi autori presenti in mostra cioè: Boldini, Minerbi, De Pisis, Carrà  e Sironi, nella Sala della Musica lungo il percorso del museo.

La nostra passione per i Macchiaioli ci ha fatto scovare un delizioso piccolo quadro del Boldini macchiaiolo (Paese), che un discreto bigliettino indicava connesso con la mostra, che forse poteva trovare una collocazione più evidente nella  Sala della Musica. La decisione di accogliere questa mostra è stata un'iniziativa encomiabile, che si è armoniosamente inserita e ha degnamente impreziosito la pur ricchissima raccolta della Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti. Speriamo sia di buon augurio per restituire presto al pubblico nella loro interezza le imprtanti collezioni delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara.

Pubblicato in: 
GN27 Anno V 14 maggio 2013
Scheda
Titolo completo: 

Da Boldini a De Pisis
Firenze accoglie i capolavori di Ferrara
19 febbraio – 19 maggio 2013
Sede espositiva       
Villa Bardini       
Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti

Cura della mostra
Maria Luisa Pacelli, Barbara Guidi, Chiara Vorrasi
Enti Promotori
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana
Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze
Galleria d’arte moderna, Palazzo Pitti,  Firenze
Firenze Musei
Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron

La mostra è realizzata in collaborazione tra le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Ferrara, la Fondazione Ferrara Arte, la Galleria d’arte moderna di Firenze e la Fondazione Parchi Monumentali Bardini e  Peyron