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De Agostini presenta nel suo catalogo un interessante romanzo per giovani e non solo proveniente dal Giappone: Il castello invisibile di Mizuki Tsujimura.

Un libro interessante perché viene dato spazio ad una voce giovane dal Paese del Sol levante, con un romanzo che in patria è stato un vero e proprio fenomeno di costume, più vicino alla cultura contemporanea dei manga e delle light novels, i primi conosciutissimi anche da noi, le seconde pressoché inedite malgrado il grande successo ottenuto.

Il castello invisibile presenta una trama sospesa tra fantasy e realtà, con al centro di tutto la tredicenne Kokoro, che, dopo aver subito a scuola alcuni odiosi episodi di bullismo, si è chiusa in casa, diventando quello che anche qui da noi si chiama una hikikomori. 

Kokoro vive in mezzo a videogames e anime, finché un giorno dallo specchio che ha in camera si sprigiona una luce improvvisa che la porta in un castello dove vive una bambina con il volto da lupo e dove ci sono altri sei ragazzi e ragazze come lei alle prese con un periodo difficile della loro vita. 

Nei mesi successivi Kokoro e i suoi nuovi amici viaggeranno tra le dimensioni, affrontando prove e scoprendo cose nuove su di loro e sulla loro vita. Un libro che si richiama a classici come Alice nel paese delle meraviglie, Il mago di Oz e La storia infinita, dove trovano spazio l'incanto ma anche drammi di oggi come il bullismo e gli hikikomori, il crescere e il dolore, l'amicizia e l'elaborazione del lutto.

Sospeso tra avventura e introspezione, Il castello incantato sarebbe perfetto trasposto in un film d'animazione, magari di Hayao Miyazaki, o di Mamoru Hosoda o di Makoto Shintai, e svela un Giappone che gli appassionati di manga e anime conoscono ma forse non così a fondo e che è interessante da scoprire. 

Il castello invisibile è un libro per chi sta crescendo ma anche per adulti, per ricordare cosa si è stati e trovare nuovi spunti per la propria vita, in quel rapporto tra realtà e fantasia fondamentale a qualsiasi età.