Dio esiste e vive a Bruxelles. Soprattutto la Dea

Articolo di: 
Livia Bidoli
Dio esiste e vive a Bruxelles

Il nuovo film di Jaco Van Dormael, che tradotto letteralmente dal titolo originale sarebbe Il nuovissimo testamento (Le Tout Nouveau Testament), risuona terribilmente attuale proprio a cominciare dal suo titolo: Dio esiste e vive a Bruxelles. Con un maestro della risata mordace e “nera” come Benoît Poelvoorde a interpretare un Dio veramente disastroso nel suo ménage familiare, Dea compresa, assistiamo ad un film poetico e rileggiamo volentieri la Bibbia secondo Van Dormael.

Con David Murgia che dà vita alla statuina di Gesù Cristo e con Frankie Hi Energy che gli doppia la voce, la strana casa di Dio, che somiglia ad un ricovero di matti, abbiamo invece modo di notare la ribelle saggezza della figlia, Ea – la bravissima e convincente Pili Groyne – che con un tocco magistrale, spedendo le date di morte a tutti gli umani, li fa rinsavire con un forte shock e giunge sulla terra per scrivere il “nuovissimo testamento” del titolo, insieme al barbone Victor ed ai nuovi quattro sedicenti apostoli.
 
In questo “Paradiso” per gli umani che è la Terra, secondo le parole di Ea, scopriamo i quattro apostoli tutti caratterizzati da una precisa sigla musicale, un accordo speciale cui il regista ha posto particolare attenzione. Infatti, quando gli abbiamo chiesto in conferenza stampa che cosa volesse significare, ci ha risposto: “La musica rappresenta il mondo interiore degli apostoli, la loro nota interiore, come se fosse una chiave di lettura per il loro spirito profondo”. Ed allora la prima, che sarà una apostola, Aurélie, che ha un braccio in meno ed una grande pena interiore, ascolterà “Lascia ch'io pianga” di Händel danzata da una mano (famosa la versione nel film Farinelli, 1994, regia di Gérard Corbiau); mentre il successo di Dalida Il venait d'avoir 18 ans (Aveva appena diciott'anni) scandirà l'incontro per Martine, impersonata da Catherine Deneuve e che troverà l'amore “animale”. Per l'ex dirigente d'azienda Jean-Claude avremo Rameau con Le rappel des oiseaux; e per Marc, l'erotomane rimasto fissato ad un amore d'infanzia, che sconfinatamente in solitario si consola con i Peek-à-boo (gli spettacoli erotici delle prostitute da guardare dietro una parete di vetro oppure da un occhiolino, appunto, il  Peek-à-boo), la magnifica voce flautata (e farinelliana) di O solitude di Henry Purcell, di cui riportiamo alcuni versi:

O solitude, my sweetest choice!
Places devoted to the night,
Remote from tumult and from noise,
How ye my restless thoughts delight!

(Oh, solitudine, mia dolcissima scelta!/ Luoghi devoti alla notte, /lontanissimi dal tumulto e dal rumore, /Come delizi i miei inquieti pensieri! Trad. mia)

Gli struggenti accordi della schubertiana Der Tod und das Mädchen (La morte e la fanciulla) celebrano François, l'assassino: la versione scelta da chi scrive è del Quatuor Terpsycordes, dal vivo. Per ultimo verrà il piccolo Willy con La Mer di Charles Trenet: Willy è  un bambino che, rimastigli solo pochi giorni di vita, vuole realizzare il suo sogno di diventare femmina.

I sei apostoli formeranno un'ultima cena che per la Dea raggiunge il suo numero prescelto di diciotto, ma non vi sveleremo altro: sappiate che questo film è la risposta europea (non solo belga, olandese, francese, etc.) a quello che sta succedendo, e la risposta migliore. In qualche modo, Dio è dalla parte nostra e soprattutto, la Dea!

Pubblicato in: 
GN4 Anno VIII 26 novembre 2015
Scheda
Titolo completo: 

Dio esiste e vive a Bruxelles
Titolo originale     Le tout nouveau testament
Paese di produzione     Belgio, Francia, Lussemburgo
Anno     2015
Durata     113 min
Colore     colore
Audio     sonoro
Genere     commedia
Regia     Jaco Van Dormael
Sceneggiatura     Thomas Gunzig e Jaco Van Dormael
Fotografia     Christophe Beaucarne
Montaggio     Hervé de Luze
Musiche     An Pierlé
Scenografia     Pascalle Willame

Interpreti e personaggi
Pili Groyne : Ea, la figlia di Dio
Benoît Poelvoorde : Dio
Yolande Moreau : la moglie di Dio
Catherine Deneuve : Martine
François Damiens : François
Laura Verlinden : Aurélie
Serge Larivière : Marc
David Murgia : Gesù Cristo
Johan Leysen : il marito di Martine
Pascal Duquenne : Georges

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