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Una doppia verità. Legal-thriller a scatola cinese
Col titolo originale di The Whole Truth (La completa verità) e quello italiano di Una doppia verità, il prossimo 15 giugno esce nelle sale il film diretto da Courtney Hunt con Keanu Reeves, Renée Zellweger, Jim Belushi e Gugu Mbatha-Raw.
Precedentemente premiata al Sundance con il Gran Premio della Giuria per Frozen River - Fiume di ghiaccio, del 2008, Courtney Hunt dirige un legal-thriller cosiddetto “a scatola cinese”, con una serie quindi di sorprese l'una dentro l'altra nel percorso di scoperta svolto dall'indagine dell'avvocato Ramsey, il protagonista Keanu Reeves. Aiutato dalla figlia di un amico avvocato,Janelle – impersonata dalla brava Gugu Mbatha-Raw, perfetta nella parte – cerca di dirimere un caso di omicidio che di primo acchito sembra già risolto: Mike Lassiter (Gabriel Basso), pronto per il college, accoltella il padre Boone (Jim Belushi), miliardario, in un momento di rabbia. La madre Loretta (Renée Zellweger) è presente in casa quando accade l'assassinio e non tutto sembra così chiaro come all'avvocato dell'accusa...
Un Keanu Reeves leggermente imbolsito ma sempre attraente fa la parte del leone nelle indagini, citando il caso di Foreman contro Mohammed Ali, che riesce a batterlo sfiancandolo prima per assestargli il colpo di grazia quando è stanco; così farà Ramsey durante il processo che segue deduzioni ed induzioni, in una speculazione continua che analizza nel profondo il comportamento delle persone coinvolte, a partire da Mike, che non parla né a Ramsey – che inoltre è un amico di famiglia e non solo il suo avvocato – né alla madre da quando è iniziato il processo che lo vede come l'unico imputato.
Ben giocato e dosato nei dettagli, si avvale di una buona sceneggiatura che ogni tanto rallenta però la tensione: riflessivo ed intelligente, mostra una buona squadra di attori ed è del tutto credibile in un America in cui una serie di successo è dedicata ad uno dei delitti del secolo scorso, quello di O.J. Simpson.