Due storie al femminile sullo sfondo della guerra

Articolo di: 
Elena Romanello
Ragazza

A distanza di settant'anni, continuano ad uscire romanzi ambientati durante la Seconda guerra mondiale, scritti anche da autori e autrici che non erano ancora nati allora, ma che si sono documentati per raccontare quella che è stata un'immane tragedia nella Storia europea.

In libreria in particolare ci sono due romanzi che trattano di questo periodo, due storie di donne realistiche e non melodrammatiche, scritte da autrici di oggi che si sono documentate per cercare di essere più efficaci possibili.

La sarta di Dachau di Mary Chamberlain, uscito per Garzanti, racconta la storia di Ada, giovane britannica aspirante sarta, che si lascia coinvolgere in quella che sembra una grande e unica storia d'amore, trovandosi nel Belgio invaso dai nazisti e finendo per fare la cameriera nel famigerato lager.

Purtroppo, una volta tornata a casa, Ada non troverà comprensione per il suo dramma, come capitò a molte donne, precipitando verso una fine tragica. Basato sulla storia dell'abito da sposa e poi da morta di Eva Braun, La sarta di Dachau riprende alcuni topoi del melodramma ottocentesco alla Carolina Invernizio, e in tempi di storie d'amore totali di ragazze che diventano oggetti e basta, racconta i pericoli delle passioni eccessive e le truffe nascoste dietro alle promesse d'amore, tracciando una storia alternativa della Seconda guerra mondiale parlando di condizione femminile, in una Europa e in una Gran Bretagna ancora schiava delle convenzioni patriarcali.

La ragazza con la bicicletta rossa di Monica Hesse, Piemme, porta invece nella Amsterdam dove si nascondeva Anna Frank, dove vive Hanneke, già adulta a 17 anni, che mantiene la sua famiglia rassegnata lavorando per il mercato nero e procurando a chi può pagare, beni che spesso sono diventati lussi irrinunciabili. Ma un giorno le viene chiesto di cercare una ragazzina ebrea scomparsa, e questo le farà scoprire un mondo dove il cinismo della guerra non ha avuto il sopravvento e dove si crede ancora nella possibilità di un avvenire migliore.

Senza grandi speranze La sarta di Dachau, un inno al voler cambiare La ragazza con la bicicletta rossa, due storie appassionanti e non gratuite, realistiche e non stucchevoli, per pensare anche alle tante Ade e Hanneke che esistono ancora oggi, in quei luoghi diventati sfondo dei nostri telegiornali tra uno zapping e l'altro.

Pubblicato in: 
GN21 Anno VIII 7 aprile 2016
Scheda
Titolo completo: 

Mary Chamberlain, La sarta di Dachau, Piemme

Monica Hesse, La ragazza con la bicicletta rossa, Garzanti

Anno: 
2016