Gli equilibristi. Intervista a Ivano De Matteo

Articolo di: 
Camilla Furia Corsi
Ivano De Matteo

Il film Gli equilibristi di Ivano De Matteo, attualmente in programmazione nei cinema, tratta un tema all'ordine del giorno: la crisi economica dalla prospettiva di un padre che si separa dalla moglie e dai figli e non riesce, con lo stipendio da dipendente comunale, a pagare l'affitto di una casa a Roma ed il mantenimento dei figli. L'intervista al regista risponderà alle  domande che ci facciamo tutti.

La famiglia italiana e' diventata la cornice di una micro guerra fra nuovi poveri, ma lo Stato dov'é?

Primo film italiano a Venezia per la sezione Orizzonti, ultima opera del regista e scrittore Ivano De Matteo, "Gli equilibristi" spacca la critica ma la bilancia pende dalla parte dei plausi. Sbarcato da una settimana nelle sale italiane, riscuote il successo anche dal grande pubblico. Rai Cinema, la Rodeo Film e la Babe Film francese hanno finanziato la pellicola e il Ministero dei Beni Culturali lo ha riconosciuto come film di interesse culturale.

Ivano, parlare di realismo come genere narrativo per il tuo film e' riduttivo. Secondo te la critica, che non ha usato parole tenere, e il pubblico entrato in sala a vedere il tuo film si aspettava che gli sbattessi davanti tanto reale?

No, la realta' fa paura, da' fastidio, nel migliore dei casi inquieta e arriva sempre inaspettata. Noi viviamo, da piu' di un ventennio, un realismo virtuale, la nostra realta' e' camuffata. Nel caso del film volevo svelare un'illusione molto diffusa oggi: hanno fatto credere al ceto medio di essere benestante e quella e' stata l'ispirazione, il liet motiv, di tanto cinema e tanta televisione realista. Specie nella pubblicita', uno dei generi che ha ottenuto piu' successo nel mercato cinematografico odierno, modelli come "la famiglia del Mulino bianco" hanno creato una finta qualita' della vita a cui tutti tentano di aspirare. Fin quando un uomo fa parte di questo modello, di questa farsa felice che lo confonde, ci sguazza dentro fino al collo, e' quando ne esce e si volta a guardarla sembra di vederla per la prima volta, sgretolarsi davanti agli occhi. Quando la realta' e' stata travisata per tanti anni e' duro guardar arrivare il conto che pochissimi possono pagare.

A te invece piace la realta', spiarla, con le tue inquadrature uaieristiche, conoscerla, carpirla da dietro le quinte che spesso crei davanti alla tua cinepresa?

Si io amo la vita autentica, sono padre e sono curioso di conoscere quello che mi circonda e circonda la vita delle nuove generazioni. Ho viaggiato molto e vissuto fra i vicoli. Ho vissuto anche momenti duri e i miei amici hanno vissuto momenti anche piu' duri dei miei. Questa forza, queste esperienze sto cercando di metterla nei miei film.Valentina Ferlan, la mia compagna, e' con me da 23 anni e abbiamo fatto un lungo e intenso percorso insieme. Lei ha scritto con me, oltre a "Gli equilibristi" anche le sceneggiature precedenti: "Ultimo stadio", "La bella gente" e vari documentari per il piccolo schermo. Abbiamo due splendidi figli, il piu' grande, Lupo, interpreta la parte del figlio di Valerio Mastrandrea, il pratogonista.

E' un film coraggioso, che parla di famiglia e di dignita' ma, nella vita familiare dei tuoi interpreti chi e' il più colpito dalla separazione? Chi e' la vittima? E chi il carnefice?

Sono tutte vittime di questa societa', sono vittime entrambe i genitori e lo sono di conseguenza i figli, costretti a sopportare tensioni e fratture psicologiche dolorose, nell'indifferenza di uno Stato assente che abbandona i suoi componenti a se stessi, alla deriva. Non si possono sostituire gli ammortizzatori sociali pubblici con l'aiuto della famiglia. Ci vuole uno stato famiglia, non una famiglia stato. Non fanno che criticare i "bamboccioni" ma, bisogna decidere, a casa ci dobbiamo tornare o no?

Quindi parli di crisi affettiva solo come diretta conseguenza della crisi economica?

Nasce tutto dalla crisi economica che provoca scollamento sociale, crisi degli affetti, fratture, aggressivita', separazione, dissociazione; sono tanti i fattori psicologici. Per il film ho parlato con tante persone, psicologi, psichiatri, Associazioni di volontariato, i fantasmi che ti girano intorno, in una Roma dove sono tutti sfocati e dove ti perdi per strada anche gli amici.

Nel film c'e' un riferimento all'iniziativa promossa dal Comune di Roma per mostrare una certa sensibilita' di fronte a problematiche conseguenti le separazioni in condizioni economiche "svantaggiate". Cosa mi sai dire sulla "casa dei papa'?

"La casa dei papa' " fu un'iniziativa promossa dal neo vicesindaco Sveva Belviso. Iniziativa apparentemente lodevole ma di scarsa utilita'. La prima casa garantiva 20 posti letto, poi ne aprirono una seconda con 10 posti; quella di cui Tiberio Timperi fu il testimonial. C'é una graduatoria: si entra con 200 euro al mese, puoi stare dentro un anno e devi avere un reddito inferiore ai 7.000 euro se sei da solo, sotto i 9.000 se hai una famiglia, quindi gia' sei bello sotto in partenza. Secondo i dati Istat sono 200.000 le persone in Italia che per separazione vivono in macchina o fuori casa e altre 300.000 che tornano nella loro casa o in quella dei genitori per una convivenza coatta che comporta ulteriori problemi. A Roma , o in un'altra metropoli, anche quando hai trovato un buco di casa a 600 euro, con uno stipendio di 1.200 euro, lo stipendio del protagonista da dipendente comunale, come fai a dare 400 euro minimi per il mantenimento dei figli per poi sopravvivere con 200 euro al mese? Un mese di poverta' e' lungo e puo' succedere di tutto.

Pubblicato in: 
GN45 Anno IV 1° ottobre 2012
Scheda
Titolo completo: 

Gli equilibristi
GENERE: Commedia, Drammatico
REGIA: Ivano De Matteo
SCENEGGIATURA: Ivano De Matteo, Valentina Ferlan
ATTORI: Valerio Mastandrea, Barbora Bobulova, Maurizio Casagrande, Rolando Ravello, Rosabell Laurenti Sellers, Grazia Schiavo, Antonio Gerardi, Antonella Attili, Stefano Masciolini, Francesca Antonelli, Damir Todorovic, Daniele La Leggia, Pierluigi Misasi, Paola Tiziana Cruciani

Uscita al cinema 14 settembre 2012

FOTOGRAFIA: Vittorio Omodei Zorini
MONTAGGIO: Marco Spoletini
MUSICHE: Francesco Cerasi
PRODUZIONE: Rodeo Drive, Babe Films
DISTRIBUZIONE: Medusa Film
PAESE: Italia 2012
DURATA: 100 Min
FORMATO: Colore

Nella sezione Orizzonti della 69ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia