Festival Orizzonti 2014. Celestini celebra Prokofiev

Articolo di: 
Angela Bruni
Ascanio Celstini con il Premio Orizzonti

Il Festival Orizzonti d'Arte nella città di Chiusi è un susseguirsi di eventi a tutte le ore. Una festa a cui tutta la città partecipa, un convivio perdurato dieci giorni nella nel piccolo centro in terra di Siena. Proseguiamo verso l'ultima notte del Festival, il 10 agosto.

Apre la danza il concerto d'organo nel Duomo. L'organista Alessandro Manara sceglie un programma che attraversa Bach, Buxtehude per arrivare da Mendelssohn fino a Hindemith; un viaggio cronologico nel capolavori del repertorio organistico, che percorre strade conosciute e mostra nuove alternative. Intelligente e coraggiosa la scelta di suonare Idylle, composizione di Marco Enrico Bossi ('800 inoltrato) dalla sonorità classico romantica con qualche sorpresa armonica e inaspettate dissonanze, un ponte sonoro tra la tonalità bachiana e l'atonale modalità hindemithiana.

Chiude la serata la celeberrima fiaba di Sergej Prokofiev Pierino e il lupo narrata da Ascanio Celestini con l'Orchestra da Camera del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Sergio Alapont.
Sul palco un ascoltatore d'eccezione: il figlio di Ascanio che attento e serissimo, muove le gambe a tempo di musica senza perdere nemmeno una nota.
Una narrazione spontanea ma non priva di tensione: gli impetuosi attacchi di Sergio Alapont tengono ben sostenuta la carica di Celestini per amalgamare la parola con la musica, eliminando i tempi morti e orchestrando l'intera favola con un ritmo omogeneo e fluido.

L'orchestra ha un suono rotondo e ben amplificato, spicca il virtuosismo del flauto che gorgheggia il canto dell'uccellino e la voce vellutata dell'oboe nel personaggio dell'anatra.
La direzione di Alapont è chiara, ordinata ma allo stesso tempo intensa e mai scontata, la sua folta scapigliatura “pappanesca” scandisce attacchi netti e corposi: una direzione che dipinge la fiaba con accenti decisi ed escursioni dinamiche.

Pierino e il Lupo fu commissionata a Prokofiev nel 1936 dal Teatro Centrale dei Bambini di Mosca con l'obbiettivo di far conoscere la musica e gli strumenti dell'orchestra anche ai più piccini. La composizione completata in breve tempo dall'autore (soli quattro giorni), narra la storia di Pierino che con i suoi amici animali cerca di cacciare un famelico Lupo.
Il compositore utilizza il timbro di ogni strumento per ritrarre il carattere dei personaggi: dal nonno mimato dal grottesco fagotto al gatto sinuosamente delineato dal clarinetto; gli spari dei fucili sono resi da colpi di timpano e gli ottoni calcano i passi dell'affamato canide.
Una fiaba per bambini magistralmente interpretata, che chiude il Festival con un dolce lieto fine in cui siamo tutti adulti bambini, invitati a questa festa nel magico mondo di Chiusi.

Il Festival Orizzonti alla sua undicesima edizione è completamente rinnovato: un nuovo intraprendente direttore artistico Andrea Cigni e Giovanna Rossi, storica presidente della Fondazione, aprono l'ultimo pomeriggio di festa con un meeting che svela il nome della prossima edizione: MediTERRAnea. Letteralmente “in mezzo alle terre”, il Festival del 2015 sarà basato sul dialogo tra espressioni diverse provenienti da terre lontane. La comunicazione tra i linguaggi dell'arte si incontra nel luogo più giusto: la Toscana, culla della cultura italiana.
Il binomio Cigni - Rossi è lungimirante: tante promesse e qualche lacrima di commozione per salutarci al prossimo anno.

Pubblicato in: 
GN36 Anno VI Numero doppio 31 luglio - 7 agosto
Scheda
Titolo completo: 

Festival Orizzonti
Chiusi 1-10 agosto 2014

Gallery di Photo a cura di Livia Bidoli

Cattedrale di Chiusi ore 18
Alessandro Manara - organo

Piazza Duomo ore 21.30 - 10 agosto 2014
Sergeij Prokofiev – Pierino e il Lupo
Voce narrante: Ascanio Celestini

Orchestra da Camera del Maggio Musicale Fiorentino – AidaStudio
Direttore: Sergio Alapont
Direttore artistico di AidaStudio e primo violino dell'Orchestra: Lorenzo Fuoco