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Film di Natale. Amelia e Arthur e la vendetta di Maltazard
Due film per Natale: uno per adulti, Amelia (da vedere anche con i ragazzi), l’altro per bambini e ragazzi. Arthur e la vendetta di Maltazard. Entrambi didattici, l’uno di Mira Nair, l’altro di Luc Besson, che è oltretutto di animazione in 3D una parte.
Amelia narra la vita della pilota americana Amelia Earhart che fu la prima donna a sorvolare l’Oceano Pacifico in solitario nel 1935, l’Atlantico l’aveva conquistato tre anni prima. L’inquietante rassomiglianza tra Amelia e l’attrice che l’interpreta Hilary Swank è assolutamente incredibile: il raffronto con le foto di Amelia Earhart in chiosa al film fa rabbrividire. E probabilmente anche il carattere somiglia, vista la carriera della Swank che si è conquistata due Oscar come attrice con film durissimi come Boys don’t cry (2000) e Million Dollar Baby (2005). Io però mi azzardo a dire che questa parte la vedeva più statica, perché dopotutto, sarà anche la prima grande pilota, ma piuttosto ben supportata, sia dal marito George P. Putnam (Richard Gere in una parte perfetta, oserei dire, per lui), sia dal collega e amante Gene Vidal (l’attraente Ewan MMcGregor). In uscita il 23 dicembre 2009.
Arthur e la vendetta di Maltazard è invece il nuovo capitolo di Luc Besson, libro e film, sul popolo dei Minimei e Arthur, l’eroe umano che adottano per la loro salvezza, con la quale però resteremo in sospeso e fiduciosi, sicuramente senza frustrazioni di sorta: si sa come va a finire, anche se il film è solo il secondo capitolo di una saga che si ultimerà tra cinque mesi (non ne siamo sicuri!), e che forse i più piccoli aspetteranno con trepidante incertezza come dice Luc Besson: “bisogna insegnare ai ragazzi – come è successo a me da piccolo che aspettavo per ben due mesi i film di Natale – che la frustrazione è normale, fa bene in fondo, insegna a calcolare le cose in un mondo in cui viene tutto prodotto e consumato”. Noi siamo d’accordo con lui ma i bambini capiranno la lezione? E aldilà della lezione forse potremmo aggiungere che – a detta degli stessi ragazzi intervistati della scuola media Don Milani di Cerveteri che assisteva alla proiezione – forse quella cesura narratuva improvvisa poteva essere più fluida.
Il film è bello, ha ritmo, mette in scena stereotipi di genitori e bambini piuttosto diffusi e che conosciamo tutti, l’animazione è perfetta. Però due dubbi: uno è sulla differente età di Arthur – a detta dei ragazzi sui 12 anni – e l’innamorata Principessa Selenia, che sembra veleggiare fra i 15 e 17, truccata e vestita come in discoteca; l’altro, è sulla scena della discoteca e della città alternativa dove mafia e guardie-unicorno (che brutta fine hanno fatto questi esseri fantastici, sic!) detengono la territorialità insieme a pusher e panorama tra Harlem e Studio 54. Ci doveva proprio stare tra coccinelle e insettucoli di varie specie compreso il feroce Maltazard? In uscita il 30 dicembre 2009.