L'Angelo del crimine. L'estetica del male

Articolo di: 
Livia Bidoli
L'Angelo del crimine

Dopo l'esordio con Caja Negra nel 2002, il bonarense Luis Ortega presenta a Cannes L'angelo del crimine (El ángel), nella sezione Un Certain Regard un film inspirato alla storia vera del serial killer argentino Carlos Eduardo Robledo Puch. Il film è stato anche selezionato per rappresentare l'Argentina nella categoria Miglior film in lingua straniera ai premi Oscar 2019, ma non ha ricevuto la nomination, nonostante i premi plurimi vinti in vari festival sia dal film sia dal protagonista clamorosamente bravo, Lorenzo Ferro.

L'Angelo del crimine di cui parliamo, tuttora detenuto in carcere a Buenos Aires a vita per 11 omicidi e oltre quaranta rapine, ha la faccia angelica e riccoluta, come nell'originale: Carlitos è bello, giovane, affascinante e non sembra affatto un criminale, piuttosto un cherubino. 

Il regista lo ritrae con uno sguardo potente, lucido, ironico, non ci si meraviglia che il film sia prodotto da Pedro Almodòvar. Si tratta di un ritratto a tutto tondo, con il fondo di mistero, di questo "chico" dall'andatura spavalda e lo sguardo magnetico. Un criminale in erba mai cresciuto e sempre sul bordo di una vita che è un'astrazione, una sfida, un controsenso, ribollente di fulgori fatui come l'essenza del crimine.

Piu' che l'inizio di una vita criminale è un tentativo di mutare il crimine in una possibilità estetica, una visione ipnotica del male come nichilismo appena percepito, un'ironia della sorte che fa sorridere i pavidi e solletica gli impavidi. Una sottile linea dell'essere che da minaccia dievnta gioco delirante negli occhi di un ragazzo somigliante ad un angelo.

Non vi fate tradire dai riccioli d'oro: Carlitos ha la vocazione al ladrocinio e cerca un compagno in Ramòn (Chino Darìn), con cui allaccia un'ondivaga ed ambigua relazione. Non sapremo mai la vera natura dei suoi gesti, perchè non la conosce nemmeno lui.

Colonna sonora strepitosa: da Moondog (In Vienna, Bird's Lament, Single Foot) ad Astor Piazzolla (Milonga del Angél) passando per una versione ispanica di The House of the Rising Sun degli Animals.

Da appuntarsi: "La gente è fuori di testa. Nessuno considera mai la possibilità di essere libero?Tutti abbiamo un destino. Io sono ladro di nascita."

Pubblicato in: 
GN26 Anno XI 27 maggio 2019
Scheda
Titolo completo: 

L'angelo del crimine
Titolo originale    El ángel
Lingua originale    spagnolo
Paese di produzione    Argentina, Spagna
Anno    2018
Durata    118 min
Rapporto    1,85 : 1
Genere    drammatico, biografico
Regia    Luis Ortega
Sceneggiatura    Sergio Olguín, Luis Ortega e Rodolfo Palacios
Produttore    Agustín Almodóvar, Pedro Almodóvar, Leticia Cristi, Pablo Culell, Esther García, Axel Kuschevatzky, Matías Mosteirín, Sebastían Ortega e Hugo Sigman
Produttore esecutivo    Javier Braier e Micaela Buye
Casa di produzione    El Deseo, Instituto Nacional de Cine y Artes Audiovisuales, Instituto de Crédito Oficial, Instituto de la Cinematografía y de las Artes Audiovisuales, Kramer & Sigman Films, Ministerio de Cultura - ICAA, Telefe e Underground Contenidos
Distribuzione in italiano    Movies Inspired
Fotografia    Julián Apezteguia
Montaggio    Guille Gatti
Effetti speciali    Eduardo Puga e Federico Ransenberg
Scenografia    Julia Freid
Costumi    Julio Suárez
Trucco    Marisa Amenta, Emanuel Miño, Ricardo Molina e Silvina Paolucchi

Interpreti e personaggi
Lorenzo Ferro: Carlos
Chino Darín: Ramón
Daniel Fanego: José
Mercedes Morán: Ana María
Cecilia Roth: Aurora
Peter Lanzani: Miguel
Luis Gnecco: Héctor
Malena Villa: Marisol / Magdalena
William Prociuk: Federica
Fernando Noy: Invitato a casa di Federica
Diego Echegoyen

Uscita al cinema 30 maggio 3019

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