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Dal 15 al 20 giugno torna a Torino il Lovers film festival, già Da Sodoma ad Hollywood, rassegna dedicata al cinema a tematica omosessuale, lesbico, transgender, queer, come è spiegato dalla sigla LGBTI. La rassegna con questa edizione festeggia il suo trentaduesimo compleanno, con film in programma nelle tre sale del cinema Massimo, a due passi dalla Mole e dal Museo del cinema. 

Si parte nella serata del 15 con uno spettacolo di inaugurazione, Pensieri in musica oltre il confine, presentato da Pino Strabioli, con un inedito di Umberto Bindi, le lettere di Lucio Dalla, con le musiche degli Gnu Quartet e la voce narrante di Violante Placido.

Molti i film proposti, tra lungometraggi, cortometraggi e documentari, con una sezione che torna corposa e con tante proposte, per raccontare un mondo che è cambiato e ha cambiato la sua percezione al mondo.
Nel programma ci sono la prima storia che ha raccontato nel 1996 le donne lesbiche afroamericane, The Watermelon Woman un omaggio al regista francese Paul Vecchiali, un ricordo di George Michael con Watch without prejudice vol. 1, il thriller Women who kill di Ingrid Jungermann, Tom of Finland, storia dell'illustratore che ha codificato l'immaginario omoerotico, Check it, bullismo e omofobia con un gruppo di ragazzi neri che si ribellano, il documentario Mr Gay Siria sull'essere omosessuali e rifugiati.

All'interno del festival ci sarà anche una collaborazione con Fish & Chips, il festival di cinema erotico, nella serata del 16 giugno, che proporrà il vincitore della sezione corti della scorsa edizione Heimat XXX di Sebastian Dominic Auer e l'ultimo film di Bruce LaBruce The Misandrist.
Quest'anno Lovers presenta ottantatré titoli, di cui cinquantasei in concorso, per cui sono previsti quattro giurie e sei premi, come il Premo Ottavio Mai, il Premio del pubblico e la Borsa Querealle offerta dalla fondazione del libro e della cultura. 

I film provengono da trentun nazioni, tra cui ci sono Paesi famosi per il loro apporto dato alla causa, come il Regno Unito, gli Stati Uniti, la Germania, l'Olanda, la Francia, la Svezia e l'Italia, altri sorprese come le Filippine, il Sud Africa, Tawan, la Polonia e la Turchia, da cui giunge il documentario già citato Mr Gay Siria.
Il festival è accompagnato da una serie di altri eventi collaterali, tra luoghi come il Teatro Gobetti, la Tesoriera, la Libreria Bodoni, il Laboratorio Guido Quazza a Palazzo Nuovo.