Macchine mortali. Apocalisse steampunk

Articolo di: 
Livia Bidoli
Macchine mortali

In perfetto stile steampunk, Macchine mortali, del regista Christian Rivers, al suo debutto ma non è uno sconosciuto – infatti è lo storyboard artist e curatore degli effetti speciali di Peter Jackson da inizio carriera, e quest'ultimo ha prodotto il suo primo film. Rivers ha vinto inoltre nel 2006 l'Oscar per i miglior effetti speciali grazie al suo lavoro in King Kong, diretto sempre da Jackson.

Macchine mortali è il primo capitolo di una saga omonima scritta da Philip Reeve e pubblicata nel 2001 col titolo di Mortal Engines, che ha vinto il Nestlé Smarties Book Prize l'anno seguente ed è stato tradotto in Italia nel 2004 da Mondadori. Dell'intera saga, quattro libri, composta anche da tre prequels pubblicati successivamente, in Italia è stato tradotto anche il secondo capitolo, Freya delle Lande di Ghiaccio (Predator's Gold, 2003).

Il film ritrae la condizione umana dopo un'apocalisse, chiaramente una distopia fantascientifica di genere steampunk, composta essenzialmente da due tipi di società rimaste dopo una non precisata catastrofe nucleare durata 60 minuti (Sixty Minutes War): la prima è trazionista e coprotagonista del film insieme ai personaggi; l'altra è stanziale ed è la Lega Anti-trazionista protetta dalla Shield-Wall, una sorta di Grande Muraglia cinese post-apocalittica.

Tutto inizia con la “deglutizione” da parte della gigantica città di Londra con in cima la cattedrale di Saint Paul unica sopravvissuta, di una città minuscola, Salzhaken, dove si trova Hester Shaw, la protagonista interpretata da Hera Hilmar, un'attrice islandese conosciuta soprattutto per il suo ruolo di Vanessa nella serie Da Vinci's Demons. Hester Shaw è la figlia di Pandora, una storica che ha trovato per caso un monile con l'occhio di Medusa; scopriremo più tardi che è al centro del film. Spronata dalla vendetta, è decisa a uccidere Thaddeus Valentine (Hugo Weaving), una volta che la città dove si era rifugiata viene incapsulata e distrutta dalla cannibalica e trazionista Londra. Non riveleremo altro, ma ci vorranno pochi minuti per presentarci l'altro protagonista di questo esteticamente perfetto universo steampunk, ovvero Tom Natsworthy (Robert Sheehan) e l'incredibile Anna Fang, ovvero l'artista multimediale e musicista Jihae.

Un film quindi in cui l'estetica steampunk la fa da padrone e la colonna sonora è curata da Tom Holkenborg (Junkie XL) e in cui la celebre citazione dall'Otello (1604) di William Shakespeare (Atto III, scena iii, vv. 352-353) del titolo: «And, O you mortal engines, whose rude throats / Th'immortal Jove's dread clamours counterfeit» (E voi, macchine mortali le cui aspre gole / contraffanno il fragore tremendo dell'immortale Giove) viene rappresentata dalla sorprendente voracità di queste macchine, che proprio le parole del Bardo hanno di qualche secolo anticipato.

Pubblicato in: 
GN6 Anno XI 10 dicembre 2018
Scheda
Titolo completo: 

Macchine mortali
Titolo originale    Mortal Engines
Lingua originale    inglese
Paese di produzione    Stati Uniti d'America, Nuova Zelanda
Anno    2018
Durata    128 min
Genere    fantastico, fantascienza, avventura
Regia    Christian Rivers
Soggetto    dal romanzo di Philip Reeve
Sceneggiatura    Peter Jackson, Philippa Boyens, Fran Walsh
Produttore    Deborah Forte, Peter Jackson, Amanda Walker, Fran Walsh, Zane Weiner
Produttore esecutivo    Ken Kamins, Philippa Boyens
Casa di produzione    Media Rights Capital, Universal Pictures, WingNut Films
Distribuzione (Italia)    Universal Pictures
Fotografia    Simon Raby
Effetti speciali    Brian Duff, Trevor Kiely, Gavin Legge
Musiche    Junkie XL (Tom Holkenborg)
Scenografia    Dan Hennah
Costumi    Bob Buck, Kate Hawley
Trucco    Nancy Vincent

Interpreti e personaggi

Hera Hilmar: Hester Shaw
Robert Sheehan: Tom Natsworthy
Jihae: Anna Fang
Hugo Weaving: Thaddeus Valentine
Leila George: Katherine Valentine
Stephen Lang: Shrike
Colin Salmon: dott. Chudleigh Pomeroy
Ronan Raftery: Bevis Pod
Patrick Malahide: Magnus Crome
Mark Mitchinson: Vambrace
Poppy MacLeod: Hester Shaw giovane
Regé-Jean Page: Capitan Khora
Menik Gooneratne: Sathya
Mark Hadlow: Orme Wreyland
Kee Chan: Governatore Kwan
Sophie Cox: Clytie Potts
Caren Pistorius: Pandora Shaw
Leifur Sigurdarson: Nils Lindstrom
Aaron Jackson: Gench
Stephen Ure: Pewsey
Peter Jackson: Sooty Pete
Andrew Lees: Herbert Melliphant

Al cinema dal 13 dicembre 2018

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