Mommy e l'autentico “quadrato” dei rapporti

Articolo di: 
Livia Bidoli
Mommy

Una madre di nome Die da Diane, il figlio Steve appena uscito da un istituto di correzione perchè ha delle violente crisi, ed un panorama fantascientifico di una società futura ma nemmeno tanto, che permette di internare i propri figli senza autorizzazione legale. Xavier Dolan ha costruito un film con questi ingredienti principali intessendolo di un'autenticità inaudita, commovente,che trapela anche dallo strano formato quadrato del film.

Il formato colpisce subito ed anche le dichiarazioni del giovane regista (classe 1989) che l'ha scelto di comune accordo con il direttore della fotografia, André Turpin: il quadrato entro cui si incidono i caratteri dei personaggi, le loro espressioni, per dei ritratti dall'interno, come se lo sviluppo del film dipendesse ed avenisse solo per conseguenza di quest'ultimi, proiettandoli in una coerente autenticità.

Mommy racconta una storia che potrebbe sembrare ovvia – a parte gli eccessi – di un rapporto conflittuale madre-figlio, ma Steve – l'eccezionale Antoine-Olivier Pilon – ritrae una crisi esistenziale e non solo adolescenziale, andando aldilà delle prospettive che di solito si innescano come fili sottili nei film cosiddetti “family movie”, ed il talento registico è ben presente sia nel girato sia nella scelta di tre attori eccezionali, tra cui le due attrici Anne Dorval e Suzanne Clément, già apparse nelle precedenti prove del regista Dolan, a partite dall'esordio alla macchina da presa J'ai tué ma mère nel 2009. Con questo primo lungometraggio girato a vent'anni, Dolan ha vinto tre premi al 62° Festival di Cannes nella sezione Quinzaine des Réalisateurs, mentre con Mommy si è aggiudicato il Premio della Giuria al 67° Festival di Cannes, quello appena passato.

Certamente la Mommy che vediamo nel film non è quella ovvia che ci aspettiamo tutti: Diane Després è una specie di guerrigliera rimasta vedova e che dopo aver lasciato il figlio in un centro specializzato per problemi comportamentali, è costretta a riprenderselo perchè Steve ha dato fuoco alla mensa ed in particolare ad un suo coetaneo. Steve ha delle crisi violente che si scatenano anche contro di lei e sarà l'intervento fortuito della vicina Kyla (la commovente Suzanne Clément), diventata balbuziente per un trauma e insegnante in anno sabbatico, ad aiutare lei e Steve a far emergere quella parte più evoluta cognitivamente, e meno schiava dei suoi cambi d'umore piuttosto repentini e pericolosi per sé e gli altri. Ma il rapporto con Die (diminutivo di Diane e piuttosto simbolico a livello edipico) è sempre burrascoso e ai limiti dell'amore incestuoso.

La colonna sonora tinge ed enfatizza tutti i rivolgimenti emotivi che attraversano Die, la mozzafiato Anne Dorval – un carisma eccezionale -, e che si dipingono sugli occhi di suo figlio Steve, come se il cordone ombelicale non fosse mai stato reciso: lui è il figlio, il padre, il marito e l'amante di questa donna dalla poliedrica ed inarrestabile personalità e potenza nel difendere suo figlio ad ogni costo, anche da lei. Ed allora tutti i brani della playlist del padre, a cominciare da Sarah MacLachlan per finire a Lana del Rey con Born to die, ma anche la straconosciuta Wonderwall degli Oasis, formano i tasselli su cui si distende questa storia che non lascia riposare gli occhi per l'intensità e non annoia nemmeno per un secondo, ritraendo un po' di sbieco quei tratti di noi stessi che abbiamo civilmente imparato a smussare.

Pubblicato in: 
GN5 Anno VII 4 dicembre 2014
Scheda
Titolo completo: 

Mommy
Titolo originale Mommy
Lingua originale francese
Paese di produzione Canada
Anno     2014
Durata     134 min
Colore     colore
Audio     sonoro
Rapporto     1:1
Genere     drammatico
Regia     Xavier Dolan
Sceneggiatura     Xavier Dolan
Produttore     Xavier Dolan, Nancy Grant
Casa di produzione     Metafilms
Distribuzione (Italia)     Good Films
Fotografia     André Turpin
Montaggio     Xavier Dolan
Musiche     Eduardo Noya
Costumi     Xavier Dolan

Interpreti e personaggi
Anne Dorval: Diane (Die) Després
Antoine-Olivier Pilon: Steve O'Connor Després
Suzanne Clément: Kyla
Alexandre Goyette: Patrick
Patrick Huard: Paul Béliveau

Uscita al cinema 4 dicembre 2014