Santa Cecilia. Afflati nordici per un doppio inglese

Articolo di: 
Livia Bidoli
Santa Cecilia Paul Lewis

A Santa Cecilia un profilo d'Albione per l'ultimo dei concerti in sala, con Paul Lewis al pianoforte e Daniel Harding, enfant prodige da anni affermatissimo, come direttore dell'Orchestra di Santa Cecilia. Le dita di Lewis si sono affastellate per tre giorni sul nordico e romantico Edvard Grieg, col suo concerto piu' celebre: in la minore op. 16. La seconda parte ha visto Harding dirigere Ein Heldenleben (Una vita da eroe) di Richard Strauss. Per tre giorni, dal 16 al 18 giugno come chiosa al futuro avvento in Cavea.

Se volessimo riassumere l'impeto che si traduce in suono del Concerto per pianoforte ed orchestra in la minore di Grieg, potremmo parlare di una lettera d'amore: prima suadente, ardita, poi turbata dalla tristezza fino alla tragedia, riconquistando l'adagio riflessivo nel secondo movimento, in cui il mistero si impadronisce delle linee melodiche presentate liricamente nel primo Allegro molto moderato. I temi nordici sono intrecciati nello sviluppo e nel terzo movimento, Allegro molto moderato e marcato, che sul tema dell'Halling, una danza tipicamente nordica, chiude in una dolcezza infinita. La cristallinea soavità del fraseggio di Grieg, ammirato dal dedicatario del concerto, Edmund Neupert come da Anton Rubinstein, e prima ancora da Liszt di cui il compositore accolse le felici modifiche, è perfettamente delineato da Paul Lewis, che conosce Harding fin dagli studi ad Oxford, rinomato per aver suonato con le migliori orchestre del pianeta. Applausi scroscianti a fine esecuzione lo hanno richiamato sul palco per ben tre volte.

Uno dei capolavori di Richard Strauss: Ein Heldenleben, Una vita da eroe, poema sinfonico profondamente nietzschiano che rappresenta Strauss stesso che affronta la sua esistenza come un eroe, siglando la sua musica con la tonalità di mi bemolle, che è la stessa tonalità della Sinfonia “Eroica” di Beethoven.

L'affermazione immediata, potente e luminosa dell'Eroe (Der Held) di Richard Strauss in Ein Heldenleben con i corni in primo piano, il suo tema in bella vista e l'intero organico orchestrale, è evidenziato vieppiù dalla direzione sicura di Daniel Harding: la repentina entrata dell'artista e dell'uomo Strauss, peraltro grande direttore d'orchestra più volte a Santa Cecilia nel primo Novecento a dirigere proprio questo suo poema sinfonico, sono riflesse in quello che è l'ultimo capitolo della trilogia che parte con Also sprach Zarathustra (1896), prosegue con Don Quixote (1897) per terminare con la Vita d'eroe del 1898.

L'uomo Eroe si contrappone ai Nemici dell'eroe (Des Helden Widersacher), pavidi e fruscianti (come il leitmotiv attribuito al critico Eduard Hanslick, nemico anche di Wagner) grottescamente delineati dallo Scherzo. Il violino solista di Andrea Obiso svetta sinuoso e lirico delineando la voce de La compagna dell'eroe (Des Helden Gefährtin) che conduce senza soluzione di continuità al Campo di battaglia (Des Helden Walstatt) con squilli di tromba da lontano (fuoriscena). Disturbante e cupo, il lancio della tromba in si bemolle chiama alla lotta che porterà al trionfo dell'eroe. Da Also sprach Zarathustra, Der Genesende in particolare (Il convalescente) come anche da Das Tanzlied (La canzone a ballo), provengono citazioni dirette e dal Don Juan, in special modo in Le opere di pace dell'Eroe (Des Helden Friedenswerke) mentre nel capitolo finale in cui l'Eroe si ritira dal mondo (Des Helden Weltflucht und Vollendung) è diffusa una sostanziale serena accettazione della fine. L'empito, in continuo crescendo, è ben evidenziato da direttore ed Orchestra che fanno risaltare con compiutezza il romantico trionfo dell'Eroe di Strauss.

Pubblicato in: 
GN34 Anno XIV 25 giugno 2022
Scheda
Titolo completo: 

Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Stagione sinfonica 2021-2022

Giovedì 16 giugno ore 19.30, venerdì 17 giugno ore 20.30, sabato 18 giugno ore 18
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Sala Santa Cecilia

Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Daniel Harding direttore
Paul Lewis pianoforte
 
Grieg Concerto per pianoforte
R. Strauss Una vita d’eroe
Andrea Obiso violino